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Dal mondo

Messico: crescono le entrate fiscali.
La compliance supera le previsioni

Nel 2017 riscossi 115 miliardi di pesos in più rispetto alle aspettative della “Ley de Ingresos de la Federation”

Città del Messico
Aumenta in Messico la fedeltà fiscale dei contribuenti. A dirlo sono le casse dello Stato centroamericano, dove, nel 2017, sono entrati oltre 2.854 miliardi di pesos, il 4,2% in più rispetto a quanto atteso. La Ley de Ingresos de la Federation (LIF) per l’anno fiscale 2017 prevedeva, infatti, un riscosso per circa 2.739 miliardi di pesos sul fronte delle imposte. Risultato in salita anche rispetto ai 2.716 miliardi di pesos riscossi nel 2016, con maggiori entrate tributarie per 138 miliardi. Un 2% netto in più, secondo i dati forniti dal Servicio de Administration Tributaria, se si tiene fuori l’imposta speciale sulla produzione e il rifornimento di carburante.

Imposta sul reddito e Iva trainano le entrate
Tra le più importanti imposte in termini di gettito versate spontaneamente dai contribuenti messicani ci sono l’imposta sul reddito e l’Iva che da sole valgono circa l’80% delle entrate tributarie. Nel paniere anche l’Imposta speciale sulla produzione e i servizi, quella sulle automobili nuove, sull’estrazione di idrocarburi e l’imposta sul commercio con l’estero. Dai dati, diffusi lo scorso 31 dicembre dal Ministero delle finanze e del credito pubblico (SHCP), attraverso il Servizio di amministrazione fiscale (SAT), emerge indiscussa la performance dell’Imposta sul reddito, con versamenti spontanei da parte dei contribuenti per 1.574 miliardi di pesos. Si tratta di una cifra che sorpassa del 4,1% il risultato raggiunto nel 2016 e arriva a quota +10,4% rispetto alle previsioni della LIF. Anche le entrate relative all’Iva sono in aumento nel 2017, l’imposta sul valore aggiunto ha fatto registrare incassi per 816 miliardi di pesos, il 2,3% in più rispetto a quanto programmato nella LIF e circa il 3,2% in più rispetto ai 791 miliardi del 2016.

Una stagione di cambiamento
Il dato positivo sulle entrate tributarie può essere letto da diverse angolazioni ma va sicuramente inquadrato in un complessivo impegno che il Paese sta compiendo per migliorare il proprio sistema tributario, ampliare la base imponibile e aumentare la compliance, anche attraverso una maggiore e più efficiente offerta di servizi dedicati ai contribuenti onesti e  i nuovi sforzi, come auspicati anche dal Fondo monetario internazionale, per contrastare l’evasione fiscale. Di fondamentale importanza anche l’adesione della Repubblica federale agli obiettivi di consolidamento fiscale, il programma pluriennale finalizzato a conseguire il contenimento della spesa pubblica e l’aumento del gettito. Uno sforzo su quest’ultimo fronte che è stato ripagato con la diminuzione del debito pubblico in relazione al Pil. Il dato è stato diffuso il 4 febbraio con la pubblicazione de “los Informes sobre la Situación Económica, las Finanzas Publicas y la Deuda Pública”, relativi al quarto trimestre del 2017. Il debito è passato dal rappresentare il 48,7% del prodotto interno lordo nel 2016 a 46,2% nel 2017, un’inversione di tendenza nel rapporto debito pubblico/Pil che non si verificava da 10 anni e che racconta di un Paese in cui la crescita economica è stata del 2,1% nel 2017, con un rialzo del settore della manifattura e dei servizi, e la creazione, nei 12 mesi dello scorso anno, di 127mila nuovi posti di lavoro negli stabilimenti che aderiscono al programma Immex. E le previsioni dell’Ocse parlano di una crescita moderata anche per il 2018.

Nessuna nuova, buona nuova
“Un 2018 senza nuove imposte e un grande anno per il Messico”. È questo il cuore del messaggio alla nazione di inizio anno che il presidente della Repubblica federale, Peña Nieto, ha pronunciato l’8 gennaio scorso. Il capo dell’esecutivo federale ha ricordato come quattro anni fa aveva promesso che non ci sarebbero state nuove tasse e ha sottolineato che manterrà quest’impegno anche nel 2018. E, di fatto, il pacchetto economico per l’esercizio fiscale 2018 mantiene le promesse e non prevede nessuna iniziativa di riforma delle leggi in materia fiscale.
 
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