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Dal mondo

Negli Usa, on-line i nomi degli evasori che non si pentono

La Rete, vero incubo per coloro che abitualmente fuggono le tasse

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L'evasione fiscale si può combattere utilizzando le nuove tecnologie in due modi differenti: il primo, oramai entrato a far parte del Dna delle amministrazioni tributarie di tutto il mondo, riguarda il potenziamento dei mezzi informatici a disposizione di uffici ispettivi e investigativi dove il know how tecnologico, abbinato a sofisticati percorsi digitali, consente la verifica, l'utilizzo e, soprattutto, il confronto pressoché istantaneo delle numerose banche dati oggi disponibili in Rete.

Ma la tecnologia può mettersi al servizio del fisco anche uscendo dal perimetro tradizionale dei controlli ed entrando, invece, in un'area meno battuta, almeno fino a oggi, quella della privacy e della pubblicità dei dati personali che interessano la persona, i cittadini, i contribuenti che, però, non sono in regola con l'erario. E' precisamente in tale direzione che una pattuglia di amministrazioni statali americane si sta rapidamente orientando.

Negli ultimi anni, si sono infatti moltiplicati programmi e iniziative finalizzati a rendere pubblici nomi, cognomi e profili tributari e personali di migliaia di contribuenti che sistematicamente evadono il fisco. Negli Usa si parla oramai del "DelinqNet" boom, ovvero, della pubblicazione su Internet da parte delle agenzie fiscali di ciascuno Stato - in realtà soltanto alcuni l'hanno ammesso - di vere e proprie Web-list, dove i contribuenti in debito con il fisco, ma recalcitranti a pagare il dovuto, sono indicati con nome e cognome. Naturalmente, oltre ai dati personali, sono anche elencati in maniera rigorosa l'ammontare del debito fiscale, la tipologia dell'imposta o della tassa evasa o dimenticata e gli anni ai quali si riferiscono i mancati versamenti.

Nel Minnesota due Web-list: per le imprese morose e per gli evasori individuali
Per esempio, nel Minnesota, il fisco locale ha da alcuni mesi pubblicato due Web-list di evasori sul proprio sito: con i nomi dei contribuenti individuali, la prima, e con l'indicazione delle aziende distratte e sleali nei confronti dell'erario, la seconda. A scorrere le due liste, una sorta di messa al bando via-Internet dei furbi e dei cittadini allergici alle tasse, si comincia dal solito Mr Adams che deve al fisco soltanto 5mila dollari per aver dimenticato di versare la sales state tax nel 1991, ma che, nonostante ripetuti solleciti scritti e innumerevoli telefonate, proprio non vuol saldare il suo debito. Al capo opposto della graduatoria invece il debito con l'erario cresce fino a 29mila dollari, ovvero quanto deve uno dei tanti Mr Smith che risiedono nel Minnesota per aver dimenticato di pagare l'imposta sui redditi nel 1993 e nel 1998.
La medesima puntualità dei dati e la stessa rigorosità contabile dei profili tributari si osservano spostando il mouse sulla lista delle imprese morose che, però, esibiscono una bolletta sorprendentemente più bassa rispetto alla media dei contribuenti individuali.

Nel Connecticut una "Top 100" con i nomi degli evasori maggiori finisce su Internet
Il menù delle "DelinqNet-list" è naturalmente molto diverso da Stato a Stato. Nel Connecticut, per esempio, dove peraltro l'iniziativa ha avuto un inatteso successo in passato, l'amministrazione tributaria locale pubblica su Internet soltanto la "Top 100" degli evasori. Gli altri, invece, evidentemente non all'altezza, restano all'interno di un documento cartaceo che chiunque può chiedere di prendere in visione. Si tratta infatti di una lista pubblica.

Comunque, scorrendo il "listone" dei super-evasori dal primo all'ultimo dei 100 più famosi, si scende da 336mila dollari al top, a 40mila all'ultimo scalino. L'annuncio della pubblicazione imminente di questa Web-list di evasori produsse un effetto sbalorditivo in termini di gettito: in un solo anno, l'Agenzia delle Entrate del Connecticut raccolse oltre 25 milioni di dollari da contribuenti in debito con il fisco desiderosi di uscire, presto, dalla graduatoria dei 100 maggiori evasori dello Stato.

Le regole della DelinqNet-list
Naturalmente, non tutti i contribuenti o le imprese in debito con il fisco finiscono automaticamente on line. In realtà, esiste una procedura molto complessa e, soltanto a conclusione di tale meccanismo, l'evasore rischia di conquistarsi un posto "pubblico" nella Rete, ovvero, nel foro, nella piazza della modernità, una sorta di contrappasso per chi, invece, ha agito per occultare e per celare le proprie ricchezze.

Innanzitutto, tutti i gradi di giudizio devono essere stati percorsi. In secondo luogo, il contribuente o l'impresa sono stati invitati ripetutamente, per iscritto e per telefono, ha regolarizzare la loro posizione fiscale. Infine, trascorsi 180 giorni o comunque un congruo termine di tempo e non essendo pervenuta risposta, l'amministrazione tributaria avvisa il contribuente (o la società morosa) che entro 30 giorni i suoi dati saranno inseriti nella DelinqNet pubblica, ovvero, nella lista che comparirà sul Web.

A questo punto c'è un solo modo per evitare la gogna telematica: pagare, subito, o a rate, il debito con l'erario. 
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