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Dal mondo

Norvegia: per il settore marittimo
un 2017 con molte novità fiscali

Dalla proroga del regime della tonnage tax alle agevolazioni decise per ridurre l'inquinamento del trasporto su strada

norvegia_porto di tromsø
La Norvegia ha deciso di aprire il nuovo anno con una serie di misure fiscali che vedono protagonista il trasporto marittimo. Per la verità questi provvedimenti, primo tra tutti la proroga del regime di tonnage tax, erano già allo studio nel 2016, ma, per alcune di queste misure, la data di entrata in vigore è stata fissata al primo gennaio 2017. A deciderle l’Autorità per la sorveglianza dell’AELS (EFTA Surveillance Authority) che, nell’ambito dell’Associazione europea di libero scambio, di cui attualmente fanno parte oltre alla Norvegia anche l’Islanda, il Liechtenstein e la Confederazione elvetica, svolge una funzione analoga alla Commissione europea nell'ambito dell’Unione europea. Ovvero di custode dei trattati per i Paesi che vi aderiscono.
 
Prorogato di sei mesi il regime della tonnage tax
L’Autorità per la sorveglianza dell’AELS (EFTA Surveillance Authority), innanzitutto, ha deciso di prorogare di sei mesi l'attuale sistema di calcolo forfetario delle imposte basato sul tonnellaggio delle navi delle imprese armatoriali. Lo schema attuale è stato approvato a partire dall’1 gennaio 2007 con validità fino al 31 dicembre 2016. L'Autorità sta ora valutando i piani fiscali nazionali per rivedere e rinnovare il regime agevolativo per altri dieci anni fino al 2027. La proroga di sei mesi permetterà di continuare a utilizzare il sistema di calcolo vigente fino a quando non sarà conclusa la valutazione del regime che, stando ai risultati ottenuti fino a oggi, si è rivelato una preziosa fonte di vitalità economica per la Norvegia.
 
La tonnage tax in Norvegia
Lo schema di tonnage tax adottato dalla Norvegia, che è stata tra le prime nazioni al mondo ad averla introdotta, prevede l’applicazione di una tassa forfetaria che assume come punto di riferimento il tonnellaggio della nave e un sistema di calcolo che è alternativo al regime fiscale ordinario del 25%. A determinate condizioni il regime di tonnage tax si applica anche alle società che possiedono indirettamente almeno il 3% di una società titolare di una nave così come non sono previste restrizioni per quanto riguarda il rapporto tra proprietà e noleggio e sul noleggio a scafo nudo. A differenza di alcuni regimi Ue, quello norvegese trova applicazione anche alle piattaforme di rifornimento, alle navi da rifornimento, da ancoraggio, manutenzione e riparazione di altre navi, alle navi posatubi e ai rimorchiatori per i quali vi sono, però, regole speciali da rispettare.

La tonnage tax, una risorsa per l’economia marittima
Il regime di tonnage tax norvegese è considerato oggi uno tra i più favorevoli e competitivi del mondo. Ad attestarlo è l’apprezzamento da parte delle maggiori associazioni di categoria, tra cui armatori, finanziatori e operatori del trasporto marittimo, che, nel corso degli ultimi anni, hanno mostrato un crescente interesse per questo regime fiscale. Per non parlare poi di quegli armatori nazionali norvegesi che, dopo anni di operatività all’estero, hanno deciso di ritornare a navigare sotto l’egida dei registri nazionali e tra questi figurano grandi e ben noti protagonisti della scena economica internazionale. Fonti ufficiali calcolano che il registro nazionale norvegese sia oggi uno tra i più competitivi sulla scena internazionale in termini di navi iscritte negli albi ufficiali. Anche la nautica da diporto è particolarmente diffusa. Secondo il Rapporto 2015 di Infomercatiesteri vi sono più di 750mila imbarcazioni da diporto, a vela o a motore e una famiglia su quattro (una su tre nelle zone costiere del sud o dell'ovest del Paese) possiede una imbarcazione.
 
Le misure in favore del trasporto marittimo a corto raggio
Incentivare il trasferimento modale del trasporto delle merci dalla strada all'acqua. Con questo obiettivo l'Autorità di vigilanza EFTA (ESA) ha approvato un regime di aiuti economici per incrementare l’utilizzo di mezzi di trasporto marittimo in alternativa a quelli su strada. L'aiuto è concesso ai servizi marittimi costieri o a breve raggio a una condizione: incrementare i trasferimenti via nave delle merci sì da decongestionare il traffico su strada di camion e autobus a tutto vantaggio dell’ambiente. Nelle linee guida sugli orientamenti marittimi, l’Autorità di vigilanza riconosce che questa riqualificazione ha delle inevitabili ricadute economiche sulle imprese e dei costi di non poco conto. Gli interventi decisi tengono conto di queste implicazioni. Le autorità norvegesi prevedono di introdurre il sistema di incentivazione nei primi mesi di quest’anno. L'aiuto assumerà la forma di una sovvenzione diretta e il bilancio annuale del programma è di 60 milioni di corone norvegesi. Nell’arco di cinque anni, secondo le proiezioni ufficiali elaborate a livello governativo, si stima di raggiungere un trasferimento annuale da 100 a 300 milioni di tonnellate-chilometro dalla strada al trasporto per via d'acqua.
 
Gli interventi per l’inquinamento marittimo
Infine per il 2017 l'Autorità di vigilanza EFTA (ESA) ha approvato un regime di aiuti economici finalizzati a ridurre l'inquinamento causato del trasporto marittimo. Il programma prevede una riduzione delle aliquote fiscali dell’energia elettrica utilizzata per la propulsione delle navi. Negli ultimi anni i sistemi di propulsione elettrica per la motorizzazione, si sono affermati in Norvegia a livello della progettazione e della cantieristica in quanto garantiscono indubitabili vantaggi. Dalla riduzione delle emissioni di combustione con ricadute positive sull’ambiente ai costi di manutenzione, comfort per i passeggeri a bordo, riduzione di vibrazioni e rumori soltanto per citarne alcuni.  L'aliquota ridotta dovrebbe assicurare agli utenti un incentivo economico, favorire l’uso dell'energia elettrica al posto dei combustibili e ridurre le emissioni di CO2 a tutto vantaggio dell'inquinamento atmosferico nelle città portuali lungo la costa e nelle aree dei fiordi norvegesi.
 
La Norvegia tra le più avanzate in campo ambientale
Sin dal 2007 il governo norvegese, in sinergia con gli esperti di questioni ambientali, ha avviato una decisa politica a favore della green-economy basata anche sulla leva fiscale. Tasse e sconti mirati hanno permesso di mutare la visione della quotidianità legata ai trasporti, ai movimenti e agli spostamenti individuali e collettivi in senso più ambientalista. In ambito marittimo degno di nota è il progetto Green Coastal Shipping Programme per la navigazione costiera sostenibile, deciso in vista della conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici che si è tenuta dal 30 novembre al 12 dicembre del 2015. L’obiettivo del progetto è fare in modo che tutte le tipologie di imbarcazione, a cominciare dalle navi per il trasporto di passeggeri e merci, dispongano di una trazione elettrica o ibrida. Nell’ambito dello stesso programma una apposita sezione è poi dedicata alla ingegneria portuale per la quale sono previsti progetti a basso consumo energetico con stazioni di ricarica elettrica per tutte le tipologie di imbarcazione.
 
 

 
 
Fonti (per alcune informazioni)
  • Seico
  • The Maritime Executive
  • Rinnovabili.it
URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/dal-mondo/articolo/norvegia-settore-marittimo-2017-molte-novita-fiscali