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Dal mondo

Ocse: arriva la cassetta degli attrezzi
per individuare i beneficiari effettivi

Pubblicato il “Beneficial Ownership Toolkit” realizzato in partnership con l’Inter-American Development Bank

ocse

Vita più dura per i criminali che nascondono le loro attività illecite dietro “strutture opache”. Per la prima volta nella storia della cooperazione amministrativa in ambito fiscale, arriva sulle scrivanie degli ispettori del fisco un vademecum per aiutarli a individuare i beneficiari effettivi che si celano dietro a società o ad altre entità giuridiche. Il  beneficial ownership toolkit, realizzato in collaborazione dal Global Forum on Transparency and Exchange of Information for Tax Purposes  dell’Ocse e dall’Inter-American Development Bank, è stato presentato in occasione del Global Integrity and Anti-Corruption Forum  dell’Ocse, che si è tenuto a Parigi lo scorso 20 e 21 marzo.

Il Toolkit, un documento di oltre 50 pagine disponibile sul sito dell’Ocse, ha l’obiettivo di aiutare i governi a implementare gli standard stabiliti dal Global forum. In particolare, mira ad assicurare che gli ispettori del fisco, e non solo, abbiano accesso a informazioni attendibili per identificare i beneficiari effettivi che si nascondono dietro società o altre entità giuridiche, come, ad esempio, fondazioni, associazioni etc., o istituti giuridici, come i trust. In questo modo sarà più difficile per chi svolge attività criminali riuscire a nascondersi dietro strutture opache.

L’importanza di conoscere il beneficiario effettivo
La disponibilità di informazioni sui beneficiari effettivi, come, ad esempio, la persona fisica che si cela dietro enti o istituti  giuridici, è ora un requisito fondamentale della trasparenza fiscale internazionale e della lotta contro l'evasione fiscale e gli altri reati finanziari. Dal punto di vista fiscale, sottolinea l’Ocse nell’introduzione al Toolkit, conoscere l'identità dei beneficiari effettivi, che spesso utilizzano strutture giuridiche complesse che abbracciano più giurisdizioni, non solo aiuta  i singoli Paesi a preservare l'integrità del proprio sistema fiscale, ma offre anche agli Stati con cui si hanno accordi un mezzo per raggiungere meglio i propri obiettivi fiscali. La trasparenza sulla proprietà delle persone giuridiche e degli altri istituti è importante anche per combattere i crimini finanziari, come la corruzione, il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento del terrorismo.
Si tratta di un tema cruciale che è al centro degli standard di trasparenza fiscale, sia per quanto riguarda l’EOIR, lo scambio di informazioni su richiesta, sia per lo scambio automatico di informazioni, lo standard AEOI. Di conseguenza, il problema dell’individuazione dei beneficiari effettivi è stato al centro dei lavori condotti da numerose organizzazioni internazionali, come la Financial Action Task Force (FATF), che formula raccomandazioni sulle misure volte a contrastare il riciclaggio di denaro e a combattere il finanziamento del terrorismo e il Forum globale ospitato dall'Ocse sulla trasparenza e lo scambio di informazioni per fini fiscali. Le raccomandazioni del FATF, il Gruppo di Azione finanziaria internazionale, conosciuto in Italia con il nome di GAFI, rappresentano il più alto standard per assicurare la disponibilità delle informazioni sui beneficiari effettivi e sono state adottate negli standard EOIR e AEOI.

Il Toolkit in aiuto soprattutto dei Paesi in via di sviluppo
Il vademecum realizzato dall’Ocse e dall’Inter-American Development Bank è stato sviluppato per supportare i membri del Global Forum ed in particolare i Paesi in via di sviluppo poiché gli attuali standard relativi alla proprietà effettiva non forniscono un metodo specifico  per l’implementazione degli stessi. Il Toolkit copre, infatti, una serie di importanti questioni riguardanti i concetti di effettiva proprietà  e di beneficiari effettivi, i criteri utilizzati per identificarli, l'importanza della questione per la trasparenza nei settori finanziario e non finanziario. Inoltre, tra le atre cose, illustra gli aspetti tecnici dei requisiti di titolarità effettiva, distinguendo tra persone giuridiche e istituti giuridici (come i trust) e le misure adottate a livello internazionale per garantire la disponibilità di informazioni e una serie di checklist.

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