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Dal mondo

Ocse, confronto globale sul Fisco – 3
La cultura fiscale parte a scuola

Durante il Tax and development day di gennaio, una sessione di lavoro è stata dedicata a come costruire la tax morale

L’educazione fiscale sotto la luce dei riflettori internazionali. L’Organizzazione della cooperazione e lo sviluppo ha dedicato, infatti, nell’ambito del Tax and development day tenutosi a fine gennaio, una riunione su questo tema dal titolo Taxpayer education: an integral component for tax morale

La tax morale
Il primo intervento del meeting, a cura di Samia Abdelghani dell’Ocse, si è soffermato sulla tax morale, ovvero la propensione dei cittadini alla compliance fiscale. Argomento a cui l’Organizzazione con sede a Parigi ha dedicato il report What drives people and businesses to pay tax. L’intervento dell’Ocse si è concentrato in particolare sulla tax morale nei Paesi africani, dove l’importanza di pagare le tasse e, quindi, di avere maggiore compliance e maggiori entrate tributarie è fondamentale per lo sviluppo delle economie nazionali, come messo in evidenza dall'Agenda 2030 dell’Onu. 

Costruire cultura fiscale partendo dalla scuola 
Joseph Stead dell’Ocse ha illustrato i primi risultati della ricerca Building Tax Culture, Compliance and Citizenship che sarà pubblicata nella seconda metà del 2021 e che continua il lavoro iniziato nel 2013 culminato con la prima edizione del report nel 2015. Allo studio, che ha preso in esame 145 iniziative in 60 Paesi, ha partecipato anche l’Italia fornendo i propri dati sul progetto Fisco e Scuola e sulle campagne informative e le altre iniziative di comunicazione realizzate per promuovere la legalità fiscale.  
Tra i progetti oggetto di analisi, il 28% sono stati realizzati nell’Unione europea, il 32% in Africa, il 18% in Sud America, il 17% in Asia, il 4% nel Nord America e l’1% in Oceania. Le iniziative analizzate sono state suddivise in tre macroaree: il 44% appartengono all’area dell’insegnamento/formazione sui contenuti fiscali, il 37% circa alle attività di comunicazione e il 19% all’assistenza ai contribuenti. 
Sul fronte dell’insegnamento, vengono differenziate le iniziative rivolte agli studenti da quelle per altri gruppi (imprese e singoli contribuenti). Nel primo caso, si consiglia di prendere accordi con le scuole e con gli insegnanti e coinvolgere gli uffici territoriali sia per promuovere le iniziative, sia per coinvolgere i funzionari nell’organizzazione degli incontri. Una spinta decisiva verrebbe anche dall’inserimento dell’educazione fiscale nell’offerta formativa scolastica ufficiale. Sul fronte della formazione per adulti, è necessario segmentare bene i target (imprese, associazioni di categoria, singoli contribuenti, etc.) e adattarsi ai loro bisogni organizzando iniziative ad hoc come webinar, workshop e convegni, anche in sinergia con università ed enti locali. 
Per quanto riguarda le attività di comunicazione finalizzate ad accrescere la consapevolezza dei cittadini sulla fiscalità (come, ad esempio, le campagne informative), i consigli sono quelli di utilizzare un linguaggio semplice che si adatti alle caratteristiche dei diversi target
Anche sul fronte dell’assistenza e dei servizi ai contribuenti, una soluzione importante è quella di conoscere bene i propri target (ad esempio, attraverso ricerche specifiche) e attivare forme di comunicazione mirata. Sul tema dei servizi è intervenuto anche Oliver Petzold dell’Ocse, che ha evidenziato l’importanza di utilizzare sempre di più strumenti digitali nell’interazione con i contribuenti. In quest’ambito, la sfida più importante è quella rappresentata dal divario digitale esistente tra i vari Paesi e all’interno dei singoli Stati tra le varie fasce della popolazione. 
 
Un caso di studio: l’America latina 
L’ultima parte del meeting è stata dedicata all’illustrazione di un case study sull’America latina, esempio di come una strategia fiscale possa essere inclusiva e aiutare i gruppi più vulnerabili della società. Il responsabile del progetto, Borja Díaz, ha illustrato il programma Naf, che prevede il coinvolgimento di studenti universitari nell’offerta di informazioni e assistenza fiscale ai cittadini meno abbienti e alle microimprese. Dal 2014, anno di avvio dell’iniziativa, al 2019 il numero degli studenti partecipanti è aumentato del 78%, nel 2019 erano quasi quasi 12mila, mentre le persone assistite quasi 250mila.  

La prima puntata è stata pubblicata martedì 2 febbraio 2021
La seconda puntata è stata pubblicata giovedì 4 febbraio 2021

Fine

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