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Ocse: contromisure ad hoc per CFC
residenti nei paradisi fiscali - 5

Nel mirino l’eterogeneità che consente alle multinazionali di adottare schemi di pianificazione aggressiva

paradisi fiscali
Nell'ultima puntata del focus dedicato al Rapporto Ocse “Implementazioni di regole efficaci in materia di controllate estere”, l'attenzione si polarizza sugli strumenti utlizzati per evitare la doppia imposizione.

Regimi CFC e fenomeni di doppia imposizione
L’applicazione dei regimi CFC provoca, in maniera fisiologica, fenomeni di doppia imposizione. Come detto, l’Ocse sconsiglia di mitigare la stessa tramite il meccanismo dell’esenzione e consiglia di implementare esclusivamente il sistema del credito di imposta. Al di là dello strumento, è utile soffermarsi brevemente su quali situazioni possono produrre una doppia imposizione poiché, talvolta, più che di doppia imposizione è più corretto parlare di imposizione plurima.
L’Ocse analizza le seguenti situazioni: doppia imposizione tra Stato della controllante e Stato della controllata; plurima imposizione nei casi di controllo indiretto; doppia imposizione di dividendi e capital gain.
 
Doppia imposizione tra Stato della controllante e Stato della controllata
Il primo caso esaminato è quello che potremmo definire classico. Infatti, nessuno Stato ha un’aliquota di imposta pari a zero e, di conseguenza, il reddito imputato per trasparenza ha già subito un’imposizione, seppur minima, nello Stato della controllata. La sua imputazione alla controllante, quindi, genera una doppia imposizione. La stessa può essere eliminata con il sistema del credito di imposta o tramite l’applicazione di un’aliquota differenziale. Il secondo metodo consiste nell’applicare un’aliquota pari alla differenza tra aliquota dello Stato della controllante ed aliquota dello Stato della controllata. Ovviamente, tale meccanismo presuppone che le basi imponibili coincidano ed è difficilmente implementabile. Per tale motivo, il credito di imposta è sicuramente più diffuso.
 
Plurima imposizione nei casi di controllo indiretto
L’imposizione plurima si genera nei casi di catene di controllo con controllanti residenti in Stati diversi. Si pensi al seguente esempio:
L’esempio
Aco, società residente in uno Stato ad alta imposizione, controlla al 100% Bco, anch’essa residente in uno Stato ad alta imposizione. Entrambi gli Stati hanno implementato una normativa CFC.
Bco controlla al 100% Cco, una società residente in uno Stato a bassa fiscalità. In applicazione della norma CFC, entrambi gli Stati attribuiscono l’intero reddito di Cco alla controllante in essi residenti. In tal caso, il reddito di Cco viene tassato in tre diverse giurisdizioni.
Fermo restando l’opportunità che la situazione sia indirizzata tramite appositi accordi convenzionali bilaterali o multilaterali, l’Ocse ritiene che la soluzione preferibile sia dare precedenza al potere impositivo della prima controllante intermedia.
Nel nostro esempio, quindi, lo Stato di residenza di Aco dovrebbe concedere alla propria controllante un credito di imposta anche in relazione alle imposte corrisposte allo Stato di residenza di Bco. Tale situazione potrebbe creare particolari criticità nel caso in cui l’aliquota di imposta dello Stato di Bco sia più elevata di quello dello Stato di Aco: in tal caso lo Stato di Aco dovrebbe sostanzialmente rinunciare all’imposizione.
A tal riguardo l’Osce osserva che consolidare la tassazione nello Stato con il regime fiscale più severo è solo apparentemente “ingiusto”, poiché se lo Stato di residenza di una controllante intermedia ha un livello di imposizione più gravosa rispetto a quello delle controllanti di livello superiore, è probabile che eventuali manovre elusive siano state finalizzate ad erodere la base imponibile del primo Stato e non degli altri.
 
La doppia imposizione di dividendi e capital gain
Quando il reddito del soggetto non residente è tassato per trasparenza nei confronti del soggetto controllante, la distribuzione di detto reddito, sotto forma di dividendi, crea fenomeni di doppia imposizione. Situazione analoga si verifica con riferimento alle eventuali plusvalenze da cessione: le plusvalenze, nella maggioranza dei casi, si realizzano grazie alla presenza di riserve di utili non ancora distribuite. Per mitigare tale fenomeno, l’Ocse consiglia di esentare i dividendi e le plusvalenze fino a concorrenza degli utili precedentemente imputati per trasparenza al soggetto partecipante.
 
Le conclusioni
Il Final Report brevemente delineato fornisce a tutti gli Stati membri utili indicazioni per preservare la propria base imponibile. 
Nell’ambito dell’Unione europea, peraltro, i contenuti del Report sono stati in parte trasfusi nella direttiva 2016/1164/UE, il cui recepimento dovrà avvenire entro il mese di dicembre dell’anno 2018.
La presenza di una normativa CFC all’interno di un provvedimento unionale è sicuramente da salutare con favore, poiché ciò consentirà agli Stati membri di armonizzare i propri regimi nazionali riducendo le possibilità di profit shifting e limiterà le possibilità di conflitto tra questi e le libertà fondamentali euro-unitarie che, troppo spesso, hanno richiesto interventi della Corte di Giustizia (ex plurimis,  causa C-196/04, Cadbury Schweppes Plc e Cadbury Schweppes Overseas Ltd contro Commissioners of Inland Revenue, sentenza del 12 settembre 2006).
A livello interno, la normativa CFC è recata dall’articolo 167 del TUIR da leggere in uno con il D.M. di attuazione n. 429/2001.
Il nostro sistema, seppur in linea di massima compatibile con gli orientamenti internazionali, presenta alcune idiosincrasie. In particolare, si ricordano: il riferimento al livello nominale di tassazione, l’utilizzo dell’approccio generalizzante e l’imputazione basata non sulla quota di partecipazione agli utili ma sulla percentuale di controllo.
Dette previsioni richiederebbero un ripensamento al fine di rendere il sistema pienamente conforme alle regole sovranazionali e maggiormente coerente con la sua ratio.
 
5 - fine
La quarta puntata è stata pubblicata l'8 marzo 2017
La terza puntata è stata pubblicata il 7 marzo 2017
La seconda puntata è stata pubblicata il 6 marzo 2017
La prima puntata è stata pubblicata giovedì 2 febbraio
 
 
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