Ocse: il fisco non ha più segreti.
Online dati da tutto il mondo

L’Ocse mette a disposizione degli studiosi, delle Amministrazioni fiscali, dei giornalisti e perché no, dei semplici curiosi, un patrimonio di informazioni fiscali mai organizzato prima in modo così organico.  Grazie alla pubblicazione online del Global Revenue Statistics Database è ora possibile mettere a confronto le informazioni sulle entrate tributarie di 80 Paesi,  che entro la fine di quest’anno dovrebbero superare quota 90.

Un viaggio nelle statistiche fiscali
Attraverso la piattaforma è possibile analizzare l’andamento delle entrate tributarie negli anni e entrare nel dettaglio selezionando esclusivamente  i dati riguardanti l’imposta sul reddito delle persone fisiche, quella che grava sulle società, le informazioni relative all’imposta sul valore aggiunto oppure  le informazioni riguardanti i contributi previdenziali. Il tutto focalizzandosi su un unico Paese o realizzando un confronto internazionale, tenuto conto che i dati messi a disposizione dall’Ocse sono riferiti a un periodo di tempo che va dal 1990 ad oggi e sono comparabili. Gli importi, infatti, sono espressi sia in valuta nazionale sia in dollari al fine di agevolare le analisi cross-country e consentire un più facile confronto dei valori nel tempo oltre che per singola categoria fiscale. Tra i Paesi mappati dall’Organizzazione di Parigi ci sono quelli dell’area asiatica, africana, latinoamericana e caraibica, oltre, ovviamente ai Paesi Ocse. Numerose le elaborazioni realizzate dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico sui dati disponibili: ad esempio, analizzando le informazioni degli 80 Paesi emerge per quanto riguarda il rapporto tra gettito fiscale e Pil una forbice che va dal 10,8% al 45,9%, con una media del 26,2%.
 
Il successo della cooperazione anche sul fronte delle informazioni
 Il database, che raccoglierà, entro la fine del 2018, informazioni su oltre 90 Paesi in giro per il mondo,  e che potrebbe in futuro estendere ulteriormente il suo raggio d’azione, fornisce anche informazioni sulla pressione fiscale, globale e per imposta, e numerose indicazioni sulle singole amministrazioni fiscali. Inoltre, trovano spazio sulla piattaforma anche dati riguardanti la tassazione a livello sub nazionale e locale. La cooperazione tra Paesi in ambito Ocse, già consolidata in molti ambiti della fiscalità, si è rivelata, quindi, di successo anche sul fronte della messa a sistema dei singoli patrimoni informativi, dando vita a un quadro d’insieme che è stato possibile realizzare grazie al contributo dei Paesi interessati, delle organizzazioni regionali e al supporto finanziario dell’Unione europea.  
Il Global Revenue Statistics Database è stato presentato lo scorso  28 giugno, a Lima in Peru, in occasione  della quinta riunione plenaria dei membri dell’Inclusive framework on Beps, cioè degli oltre 100 Stati e giurisdizioni che collaborano al fine di implementare le 15 azioni previste dall’Ocse/G20 per contrastare  l’erosione delle basi imponibili e lo spostamento indebito dei profitti in Paesi a fiscalità bassa o nulla.

Conoscere il passato per progettare il futuro
Il valore di questo immenso patrimonio informativo va oltre la mole di numeri. Le statistiche sulle entrate fiscali sono, infatti, il punto di partenza per analizzare e comprendere a fondo l’efficacia delle politiche fiscali e doganali. È questa, nelle intenzioni dichiate dall’Ocse, una delle principali ragioni che hanno portato alla realizzazione del database che, contenendo statistiche comparabili e affidabili, consente di intraprendere quest’analisi.  L’obiettivo è chiaro: contribuire in ogni modo alla crescita delle entrate in un’ottica di sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi fissati dall’ Addis Ababa Action Agenda. Uno strumento come il Global Revenue Statistics Database dovrebbe rafforzare, infatti, la capacità dei governi e di chi realizza strategicamente le politiche fiscali di sviluppare e implementare riforme fiscali  che consentano di aumentare le entrate tributarie con la volontà di finanziare la realizzazione di beni e servizi per la collettività.