Si è tenuto a Stoccolma, nelle giornate del 27 e 28 giugno, il primo incontro in presenza del 2023 del Gender Balance Network (GBN). Organizzato dall’Agenzia delle entrate svedese (la Skatteverket), con il supporto del Segretariato del Forum on Tax Administration dell’Ocse, il meeting ha visto la partecipazione di 55 delegati da 25 differenti Paesi inclusa l’Italia, oltre ai rappresentanti di BIAC (Business at OECD), IMF (International Monetary Fund) e ATAF (African Tax Administration Forum). L’Agenzia delle Entrate è stata rappresentata dalla Responsabile nazionale delle pari opportunità e del benessere organizzativo e dall’Ufficio Rapporti con gli Organismi Internazionali.
GBN, cos’è?
Il Gender Balance è un network del Forum on Tax Administration lanciato durante la Plenaria di Santiago de Cile del marzo 2019. Nasce con lo scopo di accrescere, nelle Amministrazioni fiscali membri dell’FTA, l’equilibrio di genere all’interno delle loro organizzazioni e di favorire la presenza delle donne nelle posizioni di rilevo e decisionali, identificando politiche e pratiche efficaci per promuovere le pari opportunità per gli individui, indipendentemente dal loro genere. Dopo diversi mesi di inattività, anche a causa della pandemia, e con una nuova guida (la Direttrice generale dell’Amministrazione fiscale svedese, Katrin Westling Palm, che ha sostituito la Direttrice dell’Amministrazione finanziaria neozelandese, Naomi Ferguson), il GBN ha ripreso i lavori a inizio 2023.
La Conferenza di Stoccolma
Durante le due giornate di Conferenza, si sono alternati momenti formativi ed altri di workshop e di interazione tra i partecipanti, finalizzati ad uno scambio di idee, esperienze e buone prassi in materia. Tra le presentazioni, infatti, hanno spiccato quelle delle donne rappresentanti di Paesi come il Sud Africa, l’India o il Brasile, con realtà molto diverse rispetto a quelle europee (più di tutte quelle di Paesi come la stessa Svezia o Norvegia) a cui siamo abituati.
Argomenti chiave oggetto dell’incontro sono stati innanzitutto l’importanza di accrescere l’empowerment femminile mediante la creazione di reti a supporto e di nuovi mezzi attraverso i quali promuovere le pari opportunità. Si è discusso altresì dell’utilità all’interno delle organizzazioni della raccolta dei dati statistici disaggregati per genere e di quanto sia fondamentale l’analisi e la comprensione dei pregiudizi “inconsci”, sottolineando l’importanza di basare le decisioni sui fatti e non sulle supposizioni.
Temi comuni a tutti i Paesi partecipanti sono poi stati i vantaggi, le opportunità e i rischi connessi al lavoro da remoto, “esploso” durante la pandemia. Argomenti in agenda più “tecnici”, invece, sono stati quelli relativi ai Maturity Model, ovverosia modelli di maturità quali strumento utile, specie in termini di autovalutazione, per aiutare le Amministrazioni fiscali a comprendere il loro attuale livello di capacità in una particolare area funzionale, strategica o organizzativa.
In ultimo, ma non di minore importanza, si è parlato di Intelligenza Artificiale, quale ulteriore strumento per favorire lo sviluppo positivo, inclusivo ed etico della società, aiutando ad effettuare analisi secondo una prospettiva di genere (ad esempio per analizzare chi parla di più in un meeting o chi interrompe gli altri). D’altro canto però, la stessa AI potrebbe comportare un pericolo per la propagazione di stereotipi e modelli culturali arretrati e iniqui, qualora sia fondata su dati incompleti o errati o se usata per scopi diversi da quella per cui è nata. L’impegno di tutti dovrebbe dunque essere quello di garantire un utilizzo sostenibile dell’AI, anche attraverso l’individuazione di appositi comitati consultivi.
I prossimi step
L’intento della Commissaria svedese Katrin Westling Palm, è quello di evidenziare, anche nel corso della prossima riunione plenaria dell’FTA, l’importanza per le nostre Amministrazioni di favorire l’equilibrio di genere, attraverso azioni e strategie mirate. Raggiungere la parità di genere nel posto di lavoro è un obiettivo che non solo risponderebbe esigenze etiche e morali, ma potrebbe avvantaggiare le stesse Amministrazioni fiscali a migliorare l’ambiente lavorativo oltre che la produttività, l’inclusione, la soddisfazione lavorativa, la reputazione e la credibilità verso l’esterno. È indubbio che tutto ciò, inoltre, può contribuire al raggiungimento di una piena parità di genere anche riguardo alla società civile.
Ocse, Gender Balance Network:
una rete per l’equilibrio di genere
Tra i temi discussi a Stoccolma il ricorso all’Intelligenza Artificiale per favorire lo sviluppo positivo, inclusivo ed etico della società
