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Ocse: con l’adesione di Bahamas
raggiunta la quota di 111 Stati

L’attuale rilevanza della sottoscrizione del trattato risiede nell’articolo 6 che costituisce la base giuridica dell’accordo

bahamas
La Convenzione multilaterale concernente la reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa e i Paesi membri dell’Ocse ha un nuovo Stato aderente. Lo scorso 29 maggio il ministro delle Finanze della Bahamas ha formalmente comunicato all’OCSE l’intenzione del proprio Governo di aderire al trattato, attraverso la sua formale sottoscrizione. Con l’adesione delle Bahamas sono 111 gli Stati aderenti alla Convenzione multilaterale.
 
La base giuridica per l’implementazione dello standard
L’attuale rilevanza della sottoscrizione della Convenzione risiede nell’articolo 6 della stessa, che costituisce la base giuridica per l’implementazione dello standard per lo scambio automatico di informazioni finanziarie sviluppato dai Paesi dell’Ocse e del G20 (cd. Common Reporting Standard – CRS) e può anche essere utilizzato per attuare rapidamente le misure di trasparenza del progetto OCSE/G20 BEPS (Base erosion and profit shifting), come ad esempio lo scambio automatico Country-by-Country Reports, previsto dalla cd. Action 13 e la condivisione delle informazioni relative all’esistenza di Accordi amministrativi (sharing of rulings), previsto dalla cd. Action 5.
 
Le Bahamas e lo scambio informazioni
In questo senso, la volontà di sottoscrivere alla Convenzione Multilaterale è coerente con il fatto che le Bahamas hanno aderito allo scambio automatico CRS, a partire dal 2018 approntando direttamente una propria legislazione domestica ad hoc (Automatic Exchange of Financial Account Information ACT del 29 dicembre 2016 e le relative disposizioni attuative del 7 marzo 2017), senza aver firmato CRS Multilateral Competent Authority Agreement.
Attualmente sono novanta gli Stati che hanno aderito al CRS sottoscrivendo il Multilateral Competent Authority Agreement. L’ultima firma è stata apposta dal Pakistan lo scorso 7 giugno, per il quale la Convenzione multilaterale è entrata in vigore lo scorso 1° aprile.
Il 9 giugno, inoltre, il Presidente della Repubblica del Guatemala Jimmy Morales ha depositato presso la sede dell’Ocse gli strumenti di ratifica della Convenzione multilaterale, che entrerà in vigore per questo Paese a partire dal prossimo primo ottobre.
 
La Convenzione multilaterale: un po’ di storia
La Convenzione multilaterale è stata sviluppata congiuntamente dall’Ocse e dal Consiglio d’Europa e sottoscritta a Strasburgo il 25 gennaio 1988, per essere poi integrata dal protocollo emendativo di Parigi del 27 maggio 2010. La recente modifica è stata fatta per rispondere alle sollecitazioni ed alle richieste venute dal G20, al fine di realizzare un più incisivo strumento di scambio di informazioni così da conseguire una maggiore trasparenza fiscale. Oggi la Convenzione multilaterale costituisce il principale strumento a livello globale per incrementare la trasparenza e la lotta contro l’evasione e l’elusione fiscale internazionale.
L’Italia ha ratificato il trattato con la legge n. 19 del 10 febbraio 2005, entrata il vigore il primo maggio 2006, mentre il protocollo modificativo è stato ratificato dalla legge n. 193 del 27 ottobre 2011 ed è entrato in vigore il primo maggio 2012.
 
I rapporti bilaterali tra Italia e Bahamas
È opportuno ricordare che, a livello bilaterale, tra Italia e Bahamas non è in vigore una Convenzione contro le doppie imposizioni, né è stato sottoscritto un accordo di scambio d’informazioni (cd. Tax Information Exchange Agreement - TIEA)
In considerazione di questo fatto, le Isole Bahamas sono incluse nelle cd. Black List, di cui all’art. 1 del decreto ministeriale del 4 maggio 1999 e dell’articoli 1 del decreto ministeriale del 21 novembre 2001. La Convenzione multilaterale costituisce, pertanto, l’unico strumento attuale per porre in essere uno scambio d’informazioni bilaterale tra Italia e Bahamas.
 
 
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