Quali progressi sono stati fatti nella lotta all'evasione fiscale internazionale? I Paesi partecipanti sono in grado di rispettare gli impegni di trasparenza e scambio d'informazioni sui potenziali evasori? Come coinvolgere i Paesi in via di sviluppo?
Sono queste le principali questioni che verranno discusse in occasione del terzo meeting del Global Forum on Transparency and Exchange of Information for Tax Purposes che si terrà il prossimo 31 maggio e 1° giugno alle Bermuda.
Il Global Forum, che opera in seno all'Ocse e che, con le recenti adesioni di Ghana, Georgia e Nigeria, ha raggiunto quota 101 Paesi e giurisdizioni aderenti, rappresenta l'organismo chiave a cui il G20 ha affidato il compito di promuovere e monitorare l'implementazione degli standard globali sullo scambio di informazioni in ambito fiscale.
Quest'incontro, che arriva dopo quello di Singapore del 2009, è finalizzato da un lato a tirare le somme delle attività di peer review portate avanti, e dall'altro a formulare proposte per supportare i Paesi con maggiori difficoltà nell'implementazione degli standard.
Tra le attività più importanti della due giorni caraibica ci sono sicuramente la valutazione e approvazione dei peer review reports sull'implementazione dei Global Standard di Italia, Francia, Ungheria, Isola di Man, Nuova Zelanda, Filippine, Singapore, Svizzera e Stati Uniti.
Un'attenzione particolare sarà dedicata ai Paesi piccoli e in via di sviluppo, per i quali si stanno studiando particolari modalità di assistenza, tra cui lo sviluppo di strumenti multilaterali e di assistenza tecnica per agevolarli nella piena implementare dei Global Standard.
Completa la rosa delle attività chiave di questo incontro, la discussione e l'adozione di un report da presentare al G20 sui progressi compiuti verso una piena trasparenza in ambito fiscale.
