L’Ocse ha reso disponibile nei giorni scorsi il report Taxing Wages 2023, la pubblicazione che analizza l’andamento e l’impatto del cuneo fiscale nei Paesi membri dell’Organizzazione. Nel 2022, si legge nel documento, le imposte sui redditi da lavoro sono aumentate in tutta l’area Ocse a causa dell’aumento dei salari nominali, che ha spinto i redditi verso scaglioni fiscali più elevati, riducendo al contempo l’ammissibilità a crediti d'imposta e altri benefici in denaro. Allo stesso tempo, però, l’elevata inflazione ha causato un calo dei salari reali, con un doppio colpo per i lavoratori. I più penalizzati dalla situazione generale, con l’inflazione ai massimi dopo oltre 30 anni, sono state le coppie di lavoratori con bambini. Il report esamina nel dettaglio le variazioni del cuneo fiscale, ossia la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la retribuzione netta ricevuta dal lavoratore, e pone sotto indagine otto tipologie di famiglie, che variano per livello di reddito e composizione del nucleo familiare.
Cuneo fiscale: invariato nella media Ocse, ma in aumento in molti Paesi
Nel 2022 il cuneo fiscale medio dei Paesi Ocse è rimasto invariato rispetto all’anno precedente, con un valore pari al 34,6%, calcolato con riferimento ai redditi di lavoratori single senza figli che percepiscono la retribuzione media nazionale. A ben guardare, però, tra il 2021 e il 2022 il cuneo fiscale per questa tipologia di famiglia è aumentato in 23 Paesi, è diminuito in 11 ed è rimasto stabile in 4. I valori più alti sono stati osservati in Belgio (53%), Germania (47,8%), Francia (47%), Austria (46,8%) e Italia (45,9%). Rispetto al 2021, la crescita più consistente ha interessato gli Stati Uniti (+2,20 punti percentuali), a causa della cessazione delle agevolazioni previste per fronteggiare gli effetti della pandemia da Covid-19. Per tutti gli altri Paesi, l’aumento del cuneo fiscale è da attribuire all'aumento delle imposte sui redditi.
Si registrano, invece, riduzioni del cuneo fiscale superiori a un punto percentuale rispetto all’anno precedente in Polonia (-1,23 punti percentuali), Ungheria (-2,01 punti percentuali) e Turchia (-2,66 punti percentuali), dovuti a diversi interventi che vanno dall'introduzione di un nuovo credito d’imposta non rimborsabile in Polonia, all’abbassamento dell’imposta contributiva in Ungheria, fino all’introduzione dell'esenzione dall'imposta sul salario minimo in Turchia.
Cresce la tassazione per famiglie con bambini
Il cuneo fiscale medio Ocse per le coppie con due redditi e con due figli è stato del 29,4% nel 2022 (+0,45% rispetto all’anno precedente). Per questa tipologia di famiglia il cuneo fiscale è aumentato in 24 paesi, è diminuito in 13 ed è rimasto invariato in uno. Il cuneo fiscale medio Ocse per la coppia con un reddito fisso e due figli è aumentato di 1,05 punti percentuali tra il 2021 e il 2022, raggiungendo il 25,6%, mentre quello del genitore single che guadagna il 67% della retribuzione media si attesta su un valore pari al 16,6%.
E’ proprio quest’ultimo tipo di famiglia - genitore single che guadagna il 67% della retribuzione media - a subire l'aumento più pesante del cuneo fiscale, cresciuto di oltre un punto percentuale in ben 12 Paesi nel 2022. Per una coppia monoreddito che percepisce il salario medio con due figli, il cuneo fiscale medio del 25,6% nel 2022 riflette un aumento di 1,1 punti percentuali rispetto all'anno precedente, il maggiore aumento per questo tipo di famiglia dal 2000.
Prima e dopo il Covid-19: una riflessione
Il report propone anche in questa edizione una riflessione sul cuneo fiscale prima e dopo l’impatto della pandemia. Sebbene molti Paesi abbiano agito sulla tassazione sul lavoro in risposta allo shock economico causato dalla pandemia nel 2020, la maggior parte delle misure adottate sono state ritirate nel corso del 2021. Nel 2022, il cuneo fiscale medio dell'Ocse è stato inferiore per sette tipi di famiglie rispetto al 2019, prima dell'inizio della pandemia. Tuttavia, per quattro degli otto tipi di famiglie il cuneo fiscale è stato più elevato nel 2022 rispetto al 2019 nella maggior parte dei Paesi. Per tre tipi di famiglia, il cuneo fiscale è stato inferiore nel 2022 rispetto al 2019 nella maggior parte dei Paesi. E per un tipo di famiglia il cuneo fiscale è aumentato in 18 Paesi ed è diminuito in 18 Paesi tra il 2019 e il 2022.
Salari medi e redditi reali
Interessanti i dati sulle retribuzioni: il report mette nero su bianco che il salario medio è aumentato in tutti i Paesi membri in termini nominali tra il 2021 e il 2022, ma è diminuito in termini reali in 35 Paesi su 38. Di questi, 9 Paesi hanno fatto registrare diminuzioni dei salari reali superiori al 5%: è accaduto in Repubblica Ceca (-7,0%), Estonia (-10,0%), Grecia (-7,4%), Lettonia (-6,2%), Lituania (-6,3%), Messico (-6,8%), Paesi Bassi (-8,3%), Spagna (-5,3%) e Turchia (-8,8%).
Il rapporto tra inflazione e sistemi fiscali e previdenziali
Il report dedica, infine, un approfondimento ai diversi approcci adottati dai Paesi membri per indicizzare i sistemi fiscali e previdenziali all'inflazione. L’analisi rileva che 17 Paesi adeguano automaticamente i sistemi di imposta sul reddito delle persone fisiche in linea con l'inflazione, mentre i restanti 21 lo fanno su base discrezionale. I contributi previdenziali e le prestazioni in denaro vengono adeguati automaticamente rispettivamente in 21 e 19 Paesi. In ogni caso, a pagare il prezzo più alto sono le famiglie a basso reddito con figli, più vulnerabili agli aumenti delle aliquote fiscali effettive quando i sistemi fiscali e previdenziali non sono completamente adeguati all'inflazione.
Ocse, nel 2022 cuneo fiscale stabile.
Ma sui salari pesano inflazione e tasse
Tutti i dati nel report annuale “Taxing Wages”, che analizza l’andamento del costo del lavoro nei 37 Paesi membri
