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Olaf, l'efficienza operativaguida la proposta di modifica (1)

Presentata il 17 marzo scorso dalla Commissione europea la bozza di trasformazione della task force per la lotta alle frodi

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L'attività investigativa dell'Olaf (l'Ufficio europeo per la lotta antifrode) è da oltre un decennio polarizzata sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea  e, quindi, dei suoi cittadini e delle istituzioni europee. Al punto da essere, a giusto titolo, definita una "missione", la struttura è stata in più di un'occasione oggetto di focus nelle pagine di questa rubrica. 

Una task force polifunzionale
L'Olaf rappresenta una delle eccellenze comunitarie e come, tutte le istituzioni che possano vantare un pari merito per la piena adesività agli obiettivi che ne hanno dettato la costituzione, su di essa  confidano gli organi legislativi europei per rendere ancora più capillare l'efficienza operativa.
Istituito nel l999 con il regolamento (CE) n. 1073/99 del Parlamento europeo e del consiglio e nell'alveo delle norme contenute nel regolamento (EURATOM) 1074/99, l'Olaf ha condotto indagini non limitate alle frodi in senso stretto ma estese anche alle decisioni interne adottate dagli organi comunitari. L'obiettivo è contrastare la corruzione e le colpe personali gravi all'interno degli organi comunitari e denunciare le questioni riguardanti gravi inadempimenti connessi all'esercizio di attività professionali da parte del personale comunitario perseguibili in sede disciplinare o penale.

Il supporto normativo
Un impegno titanico supportato anche dalla normativa parallela n. 2185/96 e (Ce, Euratom) n. 2988/95, da relative norme settoriali che consentono di effettuare controlli in loco e ispezioni nei locali degli operatori economici interessati da irregolarità o frodi nonché dagli accordi di cooperazione e mutua assistenza conclusi dall'Unione con Paesi terzi e organizzazioni internazionali in tali settori.
Per frode comunitaria (così come definita dall'articolo 1 della Convenzione del 26 luglio 1995 relativa alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee) si intende qualsiasi condotta illecita a danno degli interessi finanziari dell'Unione europea. In particolare, tale definizione comprende tutti gli atti o le omissioni intenzionali da cui deriva un danno per il bilancio comunitario sotto forma di minori entrate (prelievi agricoli, dazi doganali, quota parte dell'Iva e del prodotto nazionale lordo) o maggiori uscite (finanziamenti all'agricoltura o per finalità di sviluppo sociale o industriale.

La collaborazione della società civile
La tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea e la lotta contro le frodi si avvale della collaborazione di cittadini, imprese e funzionari dell'Unione europea che, utilizzando il nuovo sistema online, dopo aver segnalato le irregolarità, possono essere totalmente protetti da possibili forme di ritorsione. In concreto, la denuncia agli uffici dell'Olaf può avvenire attraverso vari canali: per telefono, chiamando i numeri verdi attivi in ciascuno Stato membro; per posta, inviando una lettera presso gli uffici di Bruxelles; per e-mail, con un messaggio di posta elettronica; ed infine, online, compilando il modulo disponibile sul portale dell'Olaf.

La mission istituzionale
La missione dell'Olaf riguarda in linea di principio tutte le spese e le entrate dell'Unione europea, compreso il bilancio generale, i bilanci amministrati dalle Comunità o a loro nome, nonché alcuni fondi che non rientrano nel bilancio e che vengono amministrati dalle agenzie comunitarie per proprio conto.
Senza contare l'entità volumetrica delle attività, definite come "operazioni" o"attività operative" condotte in stretta collaborazione tra le autorità competenti degli Stati membri e i Paesi terzi, al fine di coordinare le loro attività investigative, di natura diverse dalle indagini interne ed esterne, nelle quali l'Ufficio impegna funzioni di informazione, intelligence e supporto tecnico.

Il ruolo delle nuove tecnologie informative
Dallo scorso anno  è attivo, inoltre, il nuovo portale all'interno del sito web dell'Olaf, grazie al quale i cittadini comunitari, le imprese ed i funzionari dell'Ue possono segnalare online in maniera più semplice e sicura e qualora desiderato, anche in forma anonima, casi di corruzione e frodi a danno del bilancio dell'Unione europea.
L'informatizzazione consente agli investigatori esperti dell'Olaf di interagire con tutti i potenziali informatori, per circostanziare meglio i fatti denunciati, valutare la loro fondatezza ed evitare i possibili abusi che si verificavano con il precedente sistema di denuncia anonima. Il sistema, attraverso un format strutturato, ha raggiunto in questi mesi una efficacia notevole nell'ottimizzazione del processo di denuncia delle irregolarità. Infatti, essendo simile a una casella di posta elettronica, assicura, con il reciproco scambio di messaggi, una continuità colloquiale maggiore tra le parti interessate necessaria per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
 

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