Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Dal mondo

Paesi Bassi, ok alla minimum tax.
Al lavoro su un disegno di legge

Presentato un disegno di legge per il contrasto all'elusione fiscale globale

mappa paesi bassi

A fine maggio il Governo dei Paesi Bassi ha presentato alla Camera dei rappresentanti del parlamento olandese una proposta che prevede che le grandi multinazionali, con entrate annue pari o superiori a 750 milioni di euro, siano soggette ad un'imposta sui loro profitti, la cui aliquota effettiva non sia inferiore al 15%. Quindi, i Paesi Bassi sono tra i primi Paesi europei ad aver presentato un disegno di legge per il contrasto all'elusione fiscale globale, in attuazione del Pillar 2 dell’Ocse e della direttiva Ue del 14 dicembre 2022.

Le premesse
L’ obiettivo  della “Global Anti-Base Erosion Model Rules (Pillar 2)” è garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali  (vedi articolo Ocse, global tax sulle multinazionali. Col sì di 136 Paesi, al via dal 2023). In un mondo sempre più digitale e globalizzato, l’Ocse e il G20 hanno redatto queste regole con la finalità di fornire un modello preciso ai vari governi, per poter raggiungere il suindicato obiettivo di livello di imposizione fiscale minimo globale.
Gli Stati membri dell'Unione Europea, a dicembre 2022, avevano raggiunto un accordo unanime riguardo la proposta di una direttiva sull'attuazione di un livello minimo globale di tassazione (cosiddetto Pillar 2), avanzata dalla Commissione europea, approvando la direttiva (Ue) 2022/2523, del Consiglio del 14 dicembre 2022, la quale ha attuato tali regole. Il Pillar 2 fa parte dell'accordo Ocse sulla riforma del sistema fiscale internazionale, a cui hanno aderito 138 paesi. Entro il 31 dicembre 2023 i vari Stati membri dovrebbero recepire la direttiva nella loro legislazione nazionale.

Cosa contiene la legge olandese
Riguardo la tassazione minima globale, i Paesi Bassi, già alla fine del 2022, hanno avviato una consultazione online sul progetto di legge di attuazione della direttiva. A conclusione di tale consultazione, il disegno di legge è stato sottoposto al Consiglio di Stato, per un parere consultivo. Nel disegno di legge, presentato il 31 maggio scorso, è previsto che le aziende siano assoggettate alla nuova imposta integrativa solo se il gruppo di appartenenza versa un'imposta sul reddito delle società ad un'aliquota effettiva inferiore all'aliquota minima. A tutela di questi grandi contribuenti, è prevista la possibilità di dedurre l'aliquota fiscale effettiva dall'aliquota minima del 15%.
L’obiettivo delle nuove norme è quello di contrastare le policy dei grandi gruppi societari, ovvero quelle di allocare i profitti nei Paesi a bassa tassazione. Perseguendo questo obiettivo si dovrebbe riuscire anche a raggiungere lo scopo di ridurre la concorrenza fiscale tra gli Stati, la quale avviene tramite il riconoscimento di allettanti aliquote d'imposta sul reddito delle società al fine di attirare nel proprio paese le varie multinazionali. Quindi, con una reale imposizione fiscale minima globale si dovrebbe riuscire ad impedire una corsa al ribasso dell'imposta sulle società e conseguentemente garantire condizioni di parità per tutte le multinazionali.
Il disegno di legge sarà discusso dalla Camera dei Rappresentanti nei prossimi mesi, e poi dal Senato olandese. Sul sito del ministero delle finanze dei Paesi Bassi si legge che l'amministrazione finanziaria si adopererà per attuare efficacemente le nuove norme e che tale provvedimento legislativo dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre 2023.

URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/dal-mondo/articolo/paesi-bassi-ok-alla-minimum-tax-al-lavoro-disegno-legge-0