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Pnr Italia 2008-2010, pubblicato Rapporto sullo stato di attuazione

In primo piano figurano l'elaborazione di strategie anti-congiuntura dei mercati e una politica di risanamento

cartina italia

Il Rapporto dell'Italia sullo stato di attuazione al 2009 del Pnr 2008-2010 e risposta alla crisi, è stato approvato dal consiglio dei ministri il 28 ottobre 2009. Due sono le priorità parallele ed entrambe, per usare un sintagma di uso corrente, "anticrisi". In particolare l'attuazione nazionale degli obiettivi della Strategia di Lisbona contenuta nelle raccomandazioni-Paese per il 2009 e il risanamento e la sostenibilità delle finanze pubbliche. Il raggiungimento della pianificazione delle scelte di politica economica sarà possibile soltanto attraverso la semplificazione delle procedure amministrative, le liberalizzazioni dei mercati e l'efficienza del mercato del lavoro. Il Rapporto traduce le priorità in un palinsesto di interventi articolati in un piano di riforme strutturali nei settori macroeconomico, microeconomico, del lavoro.

Gli interventi macroeconomici
Nell'area macroeconomica la linea che l'esecutivo dovrà adottare punta a privilegiare piani di riforma diretti a sostenere la domanda attraverso azioni correttive anticicliche che possano alleggerire e superare, per quanto possibile,  le limitazioni connesse alla presenza onerosa del debito pubblico e, contestualmente, alla opportunità (necessità) di evitare l'aumento dei tassi di interesse sul debito. Il piano in funzione anticrisi, in coerenza con quello europeo di ripresa economica e preservando il sistema creditizio, attinge a tutte le modalità strumentali per rendere apprezzabilmente efficaci gli interventi per l'economia reale settoriali e per lo stimolo dei consumi, di sostegno al reddito, e di accelerazione degli investimenti pubblici. Escludendo gli interventi a favore del settore bancario, il piano anticrisi ha stanziato, dunque, risorse lorde per circa 35,5 miliardi per il quadriennio 2008-2011, corrispondenti al 2,3 per cento del Pil.
Nel rispetto delle finalità imposte dalla strategia di Lisbona, la politica regionale ha richiesto una particolare attenzione impegnando  il governo nell'accrescimento della dotazione infrastrutturale e la competitività dei territori. Infatti, alla fine del 2008 oltre il 69% della spesa per interventi previsti dai due cicli di programmazione dei fondi strutturali 2000-2006 e 2007-2013 ha riguardato le priorità della strategia di Lisbona e oltre la metà di questi investimenti è stato destinato al settore delle infrastrutture e alla tutela dell'ambiente.

Esame dei dati e risultati raggiunti
Dai dati resi noti nel Rapporto emerge, in particolare, che alcuni interventi varati nell'ambito del piano anti-crisi, infatti, hanno trovato parziale o totale copertura finanziaria nell'ambito del Fondo Aree sottoutilizzate: il potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale (circa 12 miliardi di euro); la creazione del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale (9 miliardi di euro, di cui 4 miliardi di euro per l'emergenza terremoto in Abruzzo); l'incremento del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione per sostenere il reddito dei disoccupati (4 miliardi di euro).
 
Interventi microeconomici
Il Rapporto descrive le principali linee di riforma implementate nel corso dell'anno mettendo in evidenza i risultati conseguiti nella liberalizzazione dei mercati e nella definizione normativa degli ambiti di intervento. L'articolo 47 della legge n. 99/2009, nelle more del recepimento della direttiva 2006/123/CE in materia di liberalizzazione dei servizi, che dovrà semplificare i rapporti fra imprese e amministrazioni e modernizzare la Pubblica Amministrazione, ha introdotto la legge annuale per il mercato e la concorrenza codificando, così, un efficace "protocollo" di intervento nella selva normativa e/o amministrativa che disciplina  l'apertura dei mercati e la tutela dei consumatori. Altro elemento degno di attenzione è l'impegno nella disciplina e modernizzazione della  regolazione, in particolare attraverso il dispositivo "taglia leggi" (che ha prodotto, sino ad ora, l'abrogazione di oltre 36mila disposizioni normative statali obsolete) e la riforma del pubblico impiego che, si spera, valorizzerà le eccellenze presenti nella Pubblica Amministrazione attraverso la valorizzazione del merito.
 
Il mercato del lavoro
Il delicato settore del mercato del lavoro è particolarmente oggetto di attenzione. Il Rapporto evoca  gli interventi di completamento delle azioni di riforma strutturale già avviate nel passato facendo riferimento alla decisiva attività di contrasto del lavoro irregolare, allo sgravio delle onerosità amministrative per le imprese e alla necessità di premiare i comportamenti virtuosi. La strategia si fonda sui principi comuni sulla "flessicurezza" approvati dal Consiglio europeo nel 2007 e sui parametri (salute e sicurezza, opportunità di apprendimento continuo e equa remunerazione) in materia contenuti nel DPEF 2010-2013. Le misure anticrisi convivono con quelle di sostegno dell'indigenza e contrasto  alla povertà e continuano ad essere adottate a  beneficio dei pensionati,  dei nuclei familiari a basso reddito e dei disoccupati o in cerca di prima occupazione. Per avere un quadro più dettagliato dell'azione politica intrapresa si riporta, di seguito, la ripartizione degli stanziamenti in riferimento alle attività intraprese nelle macroaree di intervento:

Tab. 1 - Principali stanziamenti nazionali per la Strategia di Lisbona fino al 2011. Ripartizione per priorità del PNR
 

Priorità nazionali (2008)
Numero di misure 
Stanziamenti fino al 2011
(mln di euro) 
Ampliare l'area di libera scelta dei cittadini e delle imprese
19
1.453,00
Incentivare la ricerca e l'innovazione
10
3.959,00
Istruzione e formazione per rafforzare il capitale umano
6
246,00
Adeguare le infrastrutture materiali e immateriali
9
9.838,26
Tutelare l'ambiente
5
942,00
Politiche per l'occupazione e l'inclusione
7
1.123,00
 Totale
 
17.561,26
Migliorare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche
6
-34.070,00
 Totale
62* 
 


* Il totale delle misure è 60. Il valore sopra indicato è dovuto alla rispondenza di alcune misure a più priorità nazionali. Di cui:



Implementate  
5
In corso
48
Non ancora avviate
7
Totale
60


Tab. 2
- Risorse aggiuntive della politica regionale: stima della spesa 2008-10 destinata alle priorità del PNR


Priorità
Previsioni di spesa
mln di euro (%)
 Ampliare l'area di libera scelta dei cittadini e delle imprese
 845 (3,2%)
 Incentivare la ricerca e l’innovazione
 2.928 (11,1%)
 Istruzione e formazione per rafforzare il capitale umano
 3.002 (11,4%)
 Adeguare le infrastrutture materiali e immateriali
 8.555 (32,4%)
 Tutelare l'ambiente
 6.117 (23,2%)
 Politiche per l'occupazione e l'inclusione
 4.946 (18,7%)
 Totale priorità di Lisbona
 26.393 (100,0%)



Fonte MSE -
elaborazioni DPS. Nel periodo 2008-10 le previsioni di spesa a valere sulle risorse aggiuntive della politica regionale comprendono anche le erogazioni effettuate nella fase di chiusura dei programmi dei fondi strutturali 2000-06.


Tab. 3
- Fondi strutturali 2000-2006, pagamenti per le priorità del Pnr (milioni di euro)  


 
 
Spesa cumulata al 31.12.07
Spesa 2007
 Ampliare l'area di libera scelta dei cittadini e delle imprese
 999
 174 
 Incentivare la ricerca e l'innovazione
 2.690
 321
 Istruzione e formazione per rafforzare il capitale umano
 5.017
 791
 Adeguare le infrastrutture materiali e immateriali
 9.142
 1.492
 Tutelare l'ambiente
 10.790
 1.814
 Politiche per l'occupazione e l'inclusione
 6.609
 1.175
 Totale priorità Lisbona
 35.248
 5.767
 Totale Fondi Strutturali 2000–2007
 51.199
 8.221


Fonte: elaborazioni su dati Monit–IGRUE

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