Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Dal mondo

Porti Ue: il rilancio della logistica passa anche per l'aliquota

Brema e Barcellona tra le prime a varare una serie di novità fiscali per promuovere lo sviluppo di traffici mercantili

unione europea

Riduzione del 10% dei diritti portuali con sconto del 14% della tassa portuale sulle merci e del 7% sulla tassa di ancoraggio, blocco delle tariffe praticate dal porto di Brema/Bremerhaven. Sono alcune delle novità che vedono Germania e Spagna fare da apripista al rilancio del settore portuale in alcune delle principali capitali europee ai vertici del trasporto marittimo continentale.

Barcellona la prima al debutto
La città catalana è stata la prima a proporre una generalizzata riduzione delle tariffe. E lo ha fatto in piena estate in coincidenza con l'entrata in vigore, dalla fine di agosto 2010, della nuova legge sui porti. La legge n. 33 del 5 agosto 2010, pubblicata sul Boletin Oficial del Estado, oltre a una radicale riforma dell'ordinamento marittimo, prevede anche una serie di sconti connessi alla legge finanziaria per il 2011 di cui si attendeva l'approvazione in via definitiva. Riduzione dei canoni demaniali, della tassa portuale sulle merci sbarcate e imbarcate, della tassa di ancoraggio e della tassa erariale sulle merci sono soltanto alcune delle novità principali.

La Spagna e la legge sui porti
Rilanciare l'efficienza e la competitività dei porti spagnoli per fronteggiare l'agguerrita concorrenza di quelli nordafricani. È uno degli obiettivi che si propone la nuova legge sull'ordinamento portuale. Il provvedimento, che ha sostituito la legge n. 48 del 2003, attribuisce grande importanza alle tariffe e introduce un meccanismo più competitivo che, ai fini della gestione, si avvale storicamente della collaborazione delle autorità portuali a cui è demandato il compito di definire in assoluta autonomia il livello delle tasse da applicare. Il sistema, nelle intenzioni dei suoi ideatori, punta a valorizzare l'uso dei porti da parte delle compagnie armatoriali rendendo più conveniente il ricorso alle infrastrutture. Il tutto facendo leva sulla nota caratterizzazione decentrata del sistema portuale iberico che movimenta quasi il totale delle importazioni e la metà delle merci esportate.

Su Brema stop agli aumenti
Nessun aumento delle tasse portuali nel 2011 e blocco delle tariffe. Sono due delle novità contenute nel provvedimento che, a ridosso della fine dell'anno, la commissione Economia e Porti del Senato di Brema ha deciso di approvare in via definitiva. Una misura considerata strategica per far fronte alla crisi economica internazionale che ancora si fa sentire sulle banchine e sui terminal. A fare eccezione saranno soltanto le tariffe di pilotaggio che, dal 1° gennaio 2011, aumenteranno, rispettivamente del 4,5% e del 4%, sul porto di Brema e Bremerhaven. Un aumento del 3% era stato applicato dal 1° gennaio 2009 e rappresenta l'ultimo effettivo adeguamento.

Gli ultimi dati sulle merci movimentate nel porto di Brema
68,7 milioni di tonnellate di merci movimentate nel 2010 contro i 63,1 milioni del 2009. È l'ultimo dato ufficiale fornito dalle autorità portuali e relativo al traffico sul porto del Land di Brema/Bremerhaven. Questo significa un incremento del 9% che lascia presagire un ulteriore progresso nel 2011. Soltanto sul porto di Bremerhaven il traffico merci dovrebbe attestarsi per il 2010 intorno ai 55 milioni di tonnellate contro i 51,8 milioni nel 2009, mentre su quello di Brema dovrebbe essere di circa 13 milioni di tonnellate contro gli 11 milioni di tonnellate dell'anno trascorso.



Fonti:
InforMARE per alcuni dati di traffico sui porti
 

URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/dal-mondo/articolo/porti-ue-rilancio-della-logistica-passa-anche-laliquota