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Portogallo: entrate in crescita
grazie alla lotta all’evasione

A indicarlo è il ministero delle Finanze per il quale il risultato del 2014 si deve alle nuove strategie amministrative

trust
Il ministero delle Finanze ha comunicato nei giorni scorsi che l’andamento delle entrate fiscali è stato rafforzato dalle nuove misure approvate dal Parlamento, su proposta del governo, e finalizzate a combattere l’evasione fiscale ma anche da controlli più mirati sull’economia sommersa.
 
Il raffronto dati tra 2014 e 2013
Il deficit di bilancio del governo ha raggiunto il 4,9% del Pil nel periodo che va da gennaio a settembre, in diminuzione rispetto al 5,7% dello stesso periodo lo scorso anno. Il budget 2015 del Paese si focalizza su un’ulteriore riduzione del deficit al 2,7% del Pil, con una delle misure chiave costituita dal decremento dell’aliquota dell’imposta sul reddito delle società dal 23% al 21%. Le accise sul carburante hanno portato a un ulteriore 33,7%, mentre le imposte sul tabacco a un 7,7% in più per fornire 18,2 miliardi di euro per incoraggiare il bilancio dello stato.
 
L’andamento delle entrate tributarie
Le entrate fiscali del Portogallo ammontano a 33,55 miliardi di euro nel periodo compreso tra gennaio e novembre del 2014, portando a un incremento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il tasso di crescita è più alto di quello previsto dal Governo nella seconda correzione del budget 2014. In questi 11 mesi dello scorso anno, le entrate derivanti dall’Iva e dall’Irpef sono cresciute del 7% (12,91 miliardi di euro) e del 9%  rispetto al 2013. In termini di entrate derivanti dalle imposte sulle società, esse sono scese del 5% durante i primi 11 mesi del 2014 attestandosi sui 3,62 miliardi di euro.
 
Trust tassati per la prima volta
Inoltre, a metà dicembre 2014 il governo portoghese ha introdotto una novità nella sua legge fiscale, quella di tassare al 28% le distribuzioni da parte dei trust ai residenti del Paese, a partire da quest’anno. Quindi, una distribuzione di utili pagata al di fuori di un trust come per esempio i pagamenti dei salari sarebbe tassato al 28%. Inoltre, quando la durata del trust sta per terminare e gli asset vengono distribuiti al proprietario dei beni, anche questa distribuzione sarà tassata con un’aliquota del 28%.In quest’ultimo caso, l’aliquota del 28% sarà applicata soltanto alla differenza tra il valore dei beni deciso nel trust all’inizio e il valore del trust quando è concluso, piuttosto che all’intera distribuzione. Precedentemente, l’istituto del trust cadeva al di fuori della legge fiscale del Paese, legittimando questa struttura come non tassabile nell’ambito della legge civile del Portogallo.
 
Perché investire in trust in Portogallo
I trust sono comuni strutture legali e sono da sempre inseriti al di fuori dei sistemi legali civili in Europa. Molti cittadini inglesi che si sono trasferiti a vivere in Portogallo e avevano 250mila sterline di asset da investire sono stati probabilmente incoraggiati a stabilire un trust. E’ anche possibile che alcuni espatriati si siano registrati come residenti non abituali per beneficiare di un regime fiscale più vantaggioso. In quest’ambito, questi cittadini beneficerebbero di un’imposta del 20% sul loro reddito prodotto in Portogallo e di un’esenzione su quasi tutto il loro reddito estero per dieci anni. In ogni caso, la recente novità della tassazione dei trust introdotta nella legge fiscale potrebbe apparire come uno sforzo del Paese di allinearsi con gli altri Paesi per quanto riguarda la chiusura di possibili scorciatoie fiscali.
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