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Dal mondo

Qatar: la crescita economica
passa per una tassa sui “vizi”

Alcol, sigarette e cibi calorici nel mirino del governo che intende estendere la tassazione ad alcuni prodotti voluttuari

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Il Qatar sta pianificando l’introduzione di una “tassa sui vizi” per i beni di lusso e i prodotti che sono dannosi per la salute e l’ambiente in linea con l’accordo condiviso dai Paesi che fanno parte del Consiglio di Cooperazione del Golfo, in sigla CCG, che comprende Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman. Una imposta che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe colpire cibo spazzatura, tabacco, bevande analcoliche, oggetti di lusso e qualsiasi sostanza pericolosa per l'ambiente.
 
La tassa nei Paesi aderenti al CCG
Un progetto di legge per la nuova tassa è stato approvato dal Consiglio dei ministri del Qatar. Nel corso di una riunione del 16 giugno 2016, infatti, i ministri delle Finanze dei Paesi che fanno parte del Consiglio di Cooperazione del Golfo, in sigla CCG, hanno approvato un quadro comune per lo sviluppo di sistemi nazionali per i dazi doganali e per l'imposta sul valore aggiunto. L'accordo ha aperto la strada all'introduzione di accise armonizzate dal primo gennaio 2017, che sono state posticipate, e per una imposta sul valore aggiunto (Iva) dal primo gennaio 2018. L'anno scorso, i Paesi del CCG hanno annunciato che avrebbero introdotto un’Iva del 5% a partire dal 2018. La decisione è arrivata quando i Paesi del Golfo hanno risentito degli effetti dei prezzi del petrolio significativamente più bassi.

Gli effetti del calo del prezzo del greggio
I prezzi bassi del petrolio hanno costretto i governi del CCG a riesaminare i sussidi ai cittadini, fare tagli di bilancio di massa ed eseguire grandi deficit di bilancio. Nel mese di dicembre 2016, l'Arabia Saudita ha anche annunciato una serie di nuove imposte sui prodotti del tabacco, bevande analcoliche zuccherate e bevande energetiche. Una tassa del 50% sarà applicata sulle bevande analcoliche e una tassa al 100 % sulle sigarette e bevande energetiche a partire dal secondo trimestre del 2017. Il regno saudita mira a combattere l'obesità e il diabete tra la sua popolazione, soprattutto bambini, attraverso questa imposta. Il Qatar si trova ad affrontare un problema simile con i suoi cittadini. La decisione di imporre questa tassa arriva in un momento in cui i Paesi del Golfo sono alla ricerca di ulteriori flussi di entrate a causa dei prezzi del petrolio più bassi. Inoltre, la nuova tassa dei beni di lusso potrebbe fornire ai residenti un incentivo finanziario per spendere entro i loro limiti territoriali, infatti, nel Qatar il 75% della popolazione locale è in debito.
 
La nuova tassa in linea con le raccomandazioni dell’Fmi
Il Fondo monetario internazionale, in un Report recente, ha accolto positivamente l’idea del Qatar di introdurre, a partire dal 2017, tasse sul tabacco e sulle bevande gassate che possono generare un extra gettito. Il Paese, secondo il Fondo, si sta muovendo nella giusta direzione con l’abbassamento dei prezzi dell’energia ed è ben posizionato a crescere quest’anno. Nell’aggiornamento sulle previsioni dell’economia mondiale diffuso a fine gennaio sempre dal Fondo, il tasso di crescita del Qatar dovrebbe attestarsi intorno al 3,4 % nel corso del 2017, in aumento rispetto al 2,7 % del 2016. Il Fondo ha inoltre aggiunto nel suo Rapporto che tra il 2017 e il 2018 il paese del Golfo avvierà un ulteriore taglio dei sussidi, un aumento delle tasse, una moderata ripresa dei prezzi delle materie prime e l’imposizione a partire dal primo gennaio 2018 dell’imposta sul valore aggiunto.
 
Il budget del Paese
Il budget 2017 del Qatar intende ridurre il deficit del governo del 38,9%, passando da 46,5 miliardi di rial qatariani nel 2016 a 28,4 miliardi di rial qatariani nel 2017. Il deficit dovrebbe scendere grazie alla raccolta delle entrate fiscali del Governo e alla razionalizzazione della spesa corrente. Il budget del Paese stima su base annuale un aumento delle entrate fiscali del 9% nel 2017, basato sulla supposizione che il prezzo del petrolio sia di 45 dollari al barile.
 
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