Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Dal mondo

Regno Unito, cessioni immobiliari.
Novità per i soggetti non residenti

Dal 6 aprile, i proventi derivanti dalle cessioni di immobili realizzati dai non residenti sono soggetti alla Corporation Tax e alla Capital Gains Tax

regno unito e governo

A partire dal 6 aprile 2019, i proventi derivanti dalle cessioni di immobili ubicati nel Regno Unito realizzati da soggetti non residenti sono soggetti a tassazione. Nel caso delle società, a questi ricavi si applica l’imposta sui redditi societari (Corporation Tax), nel caso degli altri soggetti l’imposta sulle plusvalenze (Capital Gains Tax). Con questo intervento normativo, il governo britannico mira all’obiettivo di assicurare lo stesso trattamento tributario ai soggetti residenti nel Regno Unito e ai soggetti non residenti.

Il perimetro della norma
La nuova misura riguarda i proventi derivanti dalle cessioni di immobili siti nel Regno Unito e quelli derivanti da cessioni indirette di immobili ubicati nel Paese. Verranno sottoposte a tassazione anche le cessioni effettuate da soggetti non residenti a società, partnership e trust che detengono un immobile sito nel Regno Unito. Altri punti chiave dell’estensione dell’imposta sulle plusvalenze per i non residenti sono i seguenti:  per le cessioni sia dirette che indirette, le società non residenti sono soggette al pagamento della corporation tax (19%) sulle plusvalenze realizzate; gli investitori non residenti hanno diritto, se alcune condizioni vengono rispettate, a richiedere uno sgravio fiscale sulle plusvalenze che in precedenza poteva essere fruito solo dai residenti del Regno Unito.

Proprietà e terreni delle società property rich
Dal 6 aprile 2019, i non residenti (con alcune eccezioni) saranno soggetti all’imposta sulle plusvalenze derivanti dalle cessioni dirette di investimenti in terreni del Regno Unito e dalle cessioni di diritti o quote di entità giuridiche che, direttamente o indirettamente, derivano almeno il 75% del loro valore patrimoniale lordo da proprietà immobiliari presenti nel Regno Unito e detengono molti immobili (“property rich company”). Una società viene considerata “property rich” se almeno il 75% del suo valore lordo di mercato deriva da immobili ubicati nel Regno Unito e la commissione si applicherà solo se il proprietario che effettua la vendita detiene più del 25% dell’investimento (direttamente, o attraverso una serie di altri gruppi) nella struttura in questione in qualsiasi momento nei due anni precedenti alla vendita. Dunque, alle cessioni effettuate a partire dal 6 aprile dell’anno in corso, si applica la tassa sulle plusvalenze generate dalle cessioni effettuate da parte di soggetti non residenti relative a quote in enti che detengono immobili nel Regno Unito. Le “cessioni indirette” sono le cessioni di quote in società definite “property rich entities”, cioè nel caso in cui, al momento dell’alienazione, almeno il 75% del valore venduto (ad esempio delle azioni) derivi da immobili ubicati nel Regno Unito. L’altro caso è quello in cui il soggetto non residente che effettua la cessione detiene almeno il 25% della società in questione.

Coinvolti dalle modifiche i Collective Investment Vehicles
Anche le cessione compiute dagli enti e organismi di investimento collettivo saranno soggette a imposta qualora questi rientrino nella definizione di “property rich”. La definizione degli strumenti interessati è ampia e contempla la maggior parte delle società immobiliari e delle strutture di joint venture tra società di persone, fondi comuni di investimento e fondi comuni di investimento immobiliare. I proventi derivanti dalla vendita di quote di un organismo collettivo di risparmio saranno soggetti alle imposte britanniche, a meno che la persona che effettua la cessione rientri in un regime tributario specifico.

URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/dal-mondo/articolo/regno-unito-cessioni-immobiliari-novita-soggetti-non-residenti