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Dal mondo

Regno Unito, per le impreseon line i videoclip fiscali

È l'ultima iniziativa dell'Inland Revenue per informare i contribuenti sulle ultime novità che sono state introdotte in materia tributaria

videoclip fiscali

La guida fiscale in formato cartaceo, per come la conosciamo con le collaudate informazioni in pillole magari distribuite anche attraverso la rete, è destinata a essere soppiantata o comunque affiancata da un nuovo genere di instant book. All'orizzonte negli ultimi tempi stanno spuntando modalità di distribuzione delle informazioni sempre più originali. E se è vero che l'informazione è la percezione di una differenza, il videoclip fiscale distribuito su internet sembra essere l'assoluta novità. Grazie alla convergenza di informatica e telecomunicazioni, il computer si è oggi trasformato in una sorta di mediacenter per applicazioni interattive legate a oroscopi, previsioni del tempo, annunci su eventi e manifestazioni culturali, servizi di consultazione di elenchi telefonici, stradari, scommesse e giochi. In Canada e Australia, ad esempio, l'idea ha già superato la fase della sperimentazione ed è stata applicata con successo dalle rispettive Amministrazioni finanziarie. L'Europa non si è lasciata sfuggire l'occasione per essere al passo con i sistemi più avanzati. È il caso del Regno Unito e, più precisamente, del fisco di Sua Maestà che ha deciso di puntare sui videoclip fiscali, distribuiti sul proprio sito internet, per una informazione puntuale, rapida, aggiornata e basata su casi reali.

Gli obiettivi e le modalità
L'obiettivo è di offrire al contribuente un canale ulteriore di informazione oltre a quelli già esistenti e sensibilizzare l'opinione pubblica anche in un momento di crisi del mercato globale. A beneficiare dell'iniziativa le piccole e medie imprese che possono oggi contare su una serie di videoguide dedicate alle principali novità in materia tributaria. Dalle imposte sul reddito per i lavoratori autonomi, all'imposta sulle società per arrivare sino all'Iva. L'idea è molto semplice: ci si racconta attraverso un filmato, magari descrivendo la propria esperienza, senza tralasciare i particolari. È il caso di Ruth, Nick e Hannah che spiegano, con parole loro, come progettare una iniziativa imprenditoriale, come orientarsi nel mercato e quali sono i principali adempimenti amministrativi e fiscali previsti dalla normativa britannica. Il tutto illustrato con la tipica tecnica televisiva. La serie, strutturata in 10 episodi suddivisi per argomento, consente all'utenza di avere accesso a tutte le informazioni più importanti di cui può avere bisogno. E se proprio non si può fare a meno della classica informazione cartacea, il fisco britannico ha pensato anche a questo affiancando al videoclip una guida pratica ai principali adempimenti tributari.

Il videoclip ultimo esempio di una serie
In effetti la Gran Bretagna non è nuova a iniziative del genere. Nel 2006 l'Inland Revenue ha presentato il primo spot televisivo antievasione per sensibilizzare l'opinione pubblica nei riguardi di un fenomeno che, oltre a sottrarre ingenti risorse alle casse dell'Erario, sta provocando un deciso rallentamento dell'economia. L'iniziativa rientrava in una strategia di comunicazione a tutto tondo caratterizzata dalla realizzazione di spot e altre iniziative monotematiche che, all'epoca, hanno interessato anche radio e giornali. E se è vero che l'Amministrazione fiscale britannica ha puntato sulla strategia del media mix per combattere l'evasione fiscale, è anche vero che non è il solo e unico esempio di campagna emozionale basata sull'uso dello spot televisivo in economia. In occasione della campagna di informazione sull'euro, i canali informativi di internet, televisione, radio e carta stampata sono stati utilizzati da vari Paesi, Italia per prima, per consentire al cittadino di familiarizzare con la moneta unica europea.

 

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