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Dal mondo

Regno Unito: la rivoluzione
del fisco digitale è alle porte

Per società, liberi professionisti e proprietari di beni immobili il progetto “Making Tax Digital” entra nel vivo

making tax digital_claim fisco britannico
In questi giorni l’Hmrc, l’Amministrazione fiscale britannica, ha annunciato di aver compiuto nuovi passi in avanti verso una piena digitalizzazione del fisco, che rivoluzionerà la vita di milioni di contribuenti. In particolare, sono state rese note le modalità con cui le società, i liberi professionisti e i proprietari che affittano beni immobili beneficeranno del piano governativo per modernizzare il sistema fiscale. Con Making Tax Digital, questo il nome del progetto che nasce nel 2015 e che si concretizzerà a pieno nel 2020, il Governo della Gran Bretagna si è posto l’ambizioso obiettivo di trasformare il sistema fiscale in qualcosa di completamente diverso per tutti i contribuenti, sia business che persone fisiche.
 
Entro il 2020 fine degli adempimenti burocratici - Entro il 2020, infatti, saranno sostanzialmente aboliti gli adempimenti burocratici, liberando i contribuenti dall’onere di comunicare all’Hmrc le informazioni, addio anche a ritardi e lungaggini, il sistema fiscale opererà in tempo reale, consentendo a oggi contribuente di essere sempre aggiornato e rimuovendo il rischio di dimenticare le scadenze, commettere errori e incorrere quindi in penalità o maturare debiti nei confronti del Fisco. Inoltre, ognuno avrà accesso a un proprio account digitale, molto simile a quello bancario, nel quale saranno presenti automaticamente tutte le informazioni relative alla posizione fiscale del contribuente, sancendo così definitivamente l’addio alla dichiarazione dei redditi. Questi i sintesi i punti chiave della riforma che anno dopo anno sta prendendo sempre più forma anche grazie a un importante lavoro di condivisione delle scelte che l’Amministrazione fiscale britannica sta realizzando insieme ai contribuenti e agli stakeholder. Non solo una rivoluzione tecnologica ma anche in termini di compliance se si pensa che 8 miliardi di sterline  l’anno  vanno in fumo a causa di errori fiscali evitabili commessi dalle piccole imprese.
 
Spazio alle imprese: dialogo per costruire regole condivise –  Nessuna decisione definitiva senza prima aver consultato i contribuenti e i professionisti del settore fiscale. Questo sembra essere stato il leitmotiv dell’imponente operazione di digitalizzazione del sistema fiscale che l’Hmrc sta mettendo in atto anno dopo anno.  Un approccio che ha portato a realizzare negli ultimi otto mesi sei consultazioni che hanno prodotto oltre tremila risposte che l’Amministrazione fiscale britannica ha utilizzato per poter definire nel dettaglio come il progetto Making Tax Digital debba calarsi nella realtà. Il 2017, quindi, si apre con indicazioni certe su come funzionerà il nuovo sistema che mira, nel concreto, ad aiutare milioni di imprese a corrispondere le imposte dovute in modo corretto sin da subito, senza dover presentare la dichiarazione dei redditi annuale.
 
Nel dettaglio, tra i punti chiave definiti, dopo aver ascoltato le opinioni di imprese e professionisti del settore fiscale, c’è, ad esempio, la possibilità per le imprese di continuare a registrare ricavi e spese attraverso fogli di calcolo, che saranno collegati a un software che invierà automaticamente i dati  aggiornati all’Hmrc, il software sarà disponibile gratuitamente per la maggior parte delle piccole imprese  e le aziende che per scelta non vorranno passare al digitale avranno la libertà di utilizzare i vecchi sistemi. Inoltre, i liberi professionisti e i proprietari che affittano beni immobili con un fatturato inferiore a 10mila sterline all’anno non saranno obbligati a tenere i registri contabili digitalmente o a fornire aggiornamenti trimestrali, passeranno al digitale solo su base volontaria. Novità anche per due milioni e mezzo di liberi professionisti e proprietari di beni immobili che operano in autonomia che potranno optare per il regime contabile semplificato cosiddetto “cash in, cash out’ e per gli enti di beneficenza che non dovranno tenere registri contabili digitali o inviare gli aggiornamenti trimestrali.
 
I britannici avranno 12 mesi per familiarizzare con i cambiamenti in corso. In questo lasso di tempo, infatti, non saranno applicate sanzioni e l’Hmrc continuerà a recepire i feedback e indirà una nuova consultazione in primavera per definire il modello sanzionatorio. Inoltre, l’Amministrazione fiscale di Sua Maestà si impegna a  testare il nuovo sistema digitale  con centinaia di migliaia  di imprese prima di rilasciarlo, per essere sicuri che il software sia user friendly  e per dare ai contribuenti il tempo di prepararsi e adeguarsi.
 
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