Sayonara Tax: istruzioni per l’uso.
Chiarimenti dalle Entrate giapponesi
A pochi mesi dall’applicazione del nuovo tributo sui viaggi internazionali, le nuove regole agli operatori
Chi non paga per dire “Sayonara”
L’amministrazione fiscale giapponese elenca, in modo completo e dettagliato, le persone che non dovranno pagare la International Tourist Tax (d’ora in avanti ITT) per lasciare il paese del Sol Levante. Fra queste, i membri degli equipaggi di navi e aerei, i passeggeri in transito che lasciano il Giappone entro 24 ore dall’arrivo, i passeggeri di navi che approdano nel Paese a causa di condizioni meteorologiche avverse, i bambini con meno di due anni, i diplomatici, il personale delle forze armate degli Stati Uniti o delle Nazioni Unite nel paese per motivi ufficiali.
Un tributo a retroattività zero
A garanzia del consumatore, le Entrate giapponesi precisano, inoltre, che la Sayonara Tax non sarà applicata sui biglietti per i voli e per gli spostamenti marittimi internazionali acquistati prima del 7 gennaio 2019, che è la data in cui il nuovo tributo di 1000 yen (una cifra equivalente a circa 7,6 euro) comincerà ad essere applicato. È prevista, a ogni modo, qualche eccezione. Per esempio, la ITT andrà comunque versata dal possessore di a un biglietto aereo open che decida di fissare la data del viaggio dopo il termine del 7 gennaio.
Abc per gli operatori
Saranno gli operatori delle imprese turistiche a raccogliere la Sayonara Tax prima dell’imbarco dei viaggiatori e successivamente a versarla entro due mesi dalla partenza al fisco giapponese. Per esempio – spiega il fisco nipponico – la ITT raccolta da turisti internazionali che lasciano il Giappone fra il 1 e il 31 marzo 2019 andrà versata entro il 31 maggio 2019.
Esplode la Giappone-mania
Negli ultimi anni il Giappone ha scalato posizione su posizione nella classifica mondiale del turismo. Superato lo shock di Fukushima, fra il 2015 e il 2017 il Paese del Sol Levante è passato dal nono al quarto posto nel rapporto Travel and Tourism Competitiveness curato dal World Economic Forum. Secondo i numeri diffusi dall’Organizzazione mondiale del Turismo, nell’arco degli ultimi cinque anni i turisti che hanno scelto il Giappone come meta sono passati da 8 a quasi 29 milioni. Visitatori attratti dal quel particolare cocktail di tradizioni culturali e modernità digitale che contraddistingue la terra del Sol Levante.
41 miliardi di nuove entrate per un turismo “senza stress”
La stampa giapponese stima in 41 milioni il numero di viaggiatori, nazionali e stranieri, che pagheranno la ITT ogni anno: un totale di 41 miliardi yen (equivalenti a 312 milioni di euro) di nuove entrate per lo stato giapponese. Un ammontare che probabilmente crescerà ancora nei prossimi anni, anche in vista delle Olimpiadi di Tokyo del 2020. Queste risorse saranno impiegate per la creazione di un ambiente turistico stress free, per la diffusione dell’informazione sulle principali attrazioni turistiche nipponiche e per la valorizzazione delle diverse regioni del Paese.