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Dal mondo

La Spagna in cima alle entrate
batte tutti anche sul fronte Iva

È la principale novità emersa dal secondo bollettino 2014 di febbraio pubblicato sul sito web del Dipartimento Finanze

la piramide del successo
La Spagna è l’outsider di turno del secondo Rapporto 2014 sulle entrate tributarie internazionali. A indicarlo il bollettino del dipartimento delle Finanze, pubblicato sul sito web, che vede l’Europa del sud al vertice della speciale classifica. Almeno per i primi due posti. Dietro alla Spagna, in seconda posizione, segue, infatti, un altro rappresentante della stessa area geografica, il Portogallo, che ha chiuso l’anno trascorso da protagonista assoluto. Medaglia di bronzo alla Francia che si classifica al terzo posto.
 
I risultati delle prime tre posizioni di vertice
La Spagna, su base cumulata, registra, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un incremento delle entrate tributarie nell’ordine del 7,5%. Un risultato ottenuto grazie all’aumento del gettito delle imposte dirette (2%) e di quelle indirette (12%). In seconda posizione il Portogallo, a una manciata di decimali dalla prima in classifica, che ha fatto registrare un incremento del 7,2%, in parte legato al gettito delle imposte dirette (14,7%) e per altro verso di quelle indirette (2,9%). In flessione, per il secondo mese consecutivo, è invece il gettito dell’imposta sui redditi delle società (-21%). Al terzo posto la Francia (+5,5%), le cui entrate tributarie, al netto di rimborsi e sgravi, hanno raggiunto quota 2,4 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Su questo risultato hanno influito le entrate dall’imposta sui redditi da lavoro (+17,8%), l’Iva (+3,4%) mentre fortemente negativo è l’andamento delle imposte sulle società (-78,1%).
 
A seguire Regno Unito, Germania…
Al quarto e quinto posto si classificano, rispettivamente, il Regno Unito e la Germania. Il Regno Unito mostra a febbraio una moderata crescita (+1,7%) in controtendenza con il dato di sostanziale di stabilità rilevato a gennaio. Nel bimestre gennaio-febbraio le entrate tributarie si attestano a 87,2 miliardi di sterline con un incremento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il risultato riflette l’andamento cumulato positivo dell’Iva (+6,1%) mentre negativo è il gettito delle imposte sul reddito e sul patrimonio (-2,6%). Per la Germania il gettito nel periodo di riferimento mostra un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel solo mese di febbraio le entrate, al netto delle imposte locali, sono in linea rispetto allo stesso mese dello scorso anno per effetto dell’andamento positivo dell’imposta sui salari (+7,2%) compensato dal risultato negativo di quella sulle società.
 
… e Irlanda
L’andamento tendenziale delle entrate tributarie nel periodo di riferimento è stato del 31,4% che ha permesso di recuperare il valore negativo registrato in gennaio (-17,1%). Questo risultato ha fatto sì che il gettito si attestasse a 5,8 miliardi euro in linea rispetto allo stesso periodo del 2013 (-0,1%). Il tasso di variazione tendenziale in negativo dello 0,1% riflette, infatti, il calo del gettito derivato dall’imposta sulle società e per la sostanziale stabilità mostrata dall’imposta sui redditi delle persone fisiche.
 
L’andamento del gettito Iva di tutti i Paesi
I dati sul fronte del gettito Iva evidenziano, per tutti i Paesi oggetto di rilevazione, tassi di variazione tendenziali positivi. Anche sul fronte Iva, la Spagna conquista il palmares del migliore risultato in assoluto. Gli iberici fanno infatti segnare un incremento del 12,5%. Al secondo posto, medaglia d’argento, è invece la ex tigre celtica Irlanda, con un incremento del gettito Iva del 7,1% seguita dal Regno Unito con un 6,1%. A seguire il Portogallo (+3,6), la Francia (+3,4%) e la Germania (+1,6%). Da sottolineare poi tre elementi. Il primo riguarda le entrate Iva di Regno Unito, Irlanda e Francia che, comparati, risultano in crescita robusta rispetto ai valori registrati lo scorso anno. Il secondo riguarda invece Portogallo e Spagna che confermano, dati alla mano, l’andamento positivo degli ultimi mesi del 2013. Il terzo è una annotazione statistica. La forbice di variazione che divide il Paese con la minore crescita, sempre positiva, ovvero la Germania (+1,6) e quello con la crescita più elevata, la Spagna (+12,5%), è stato, nel periodo di riferimento, di 10,9 punti percentuali.
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