Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Dal mondo

Spagna: nel 2013 poste le basi
per un 2014 foriero di novità

Le misure di quest’anno cominceranno a dare i frutti del lavoro svolto nell’anno che sta per arrivare

il premier rajoy
Esportazioni in aumento, inflazione entro limiti fisiologici, drastica diminuzione del numero dei disoccupati, riforma della Pubblica Amministrazione, rilancio della competitività delle imprese, interventi a sostegno delle famiglie sono soltanto alcuni dei provvedimenti decisi dal governo di concerto con il Parlamento nel biennio 2012-2013. L’insieme di queste misure, ha ricordato il premier Rajoy nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa, sono propedeutiche a ulteriori provvedimenti, in corso di definizione che, nel 2014, andranno ad aggiungersi al novero di quelli già adottati negli ultimi due anni.
 

La riforma fiscale: una necessità e una opportunità
La riforma fiscale, ha ricordato Rajoy, oltre a rappresentare un obiettivo strategico per il rilancio della competitività delle imprese, permetterà di raggiugere due risultati. Da un lato intervenire sulla tassazione delle persone fisiche attraverso un opportuno abbassamento delle aliquote dopo i recenti interventi al rialzo che entro la fine dell’anno dovrebbero essere rivisti. Dall’altro evitare manovre correttive, come quelle adottate negli ultimi due anni, le paventate modifiche alle aliquote Iva nel 2014 e nel 2015. A proposito della riforma fiscale, il premier ha sottolineato che sarà accompagnata da un modello di finanziamento regionale e sarà adottata anche per "aiutare gli imprenditori, le piccole e medie imprese, i lavoratori autonomi, realtà che creano lavoro, benessere e ricchezza”.
 
Le motivazioni alla base delle scelte
Superare una situazione di partenza molto difficile da arginare e porre le basi per far crescere l'economia e creare nuovi posti di lavoro soprattutto in ambito giovanile. Sono queste le motivazioni che hanno sostenuto le scelte di politica economica degli ultimi due anni, ha sottolineato Rajoy, e che hanno messo a dura prova la capacità di tenuta del sistema Paese. I risultati, però, non hanno tardato a farsi sentire ed è auspicabile che molti se ne vedranno nel 2014. A cominciare dal significativo risparmio di più di 6.000 milioni di euro dal pagamento di interessi, per finire con le esportazioni che, secondo le ultime cifre, risultano in aumento. Altrettanto significativi i risultati sul fronte del contenimento dell’inflazione e della lotta alla disoccupazione giovanile, soprattutto di quella inferiore ai 25 anni di età.
 
L’anno che verrà e gli interventi su Irpef e Iva
Il presidente ha ribadito che nel 2015 è prevista una diminuzione della tassazione sulle persone fisiche, l’Irpf, e, riguardo all'Iva, nessun intervento al rialzo delle aliquote è previsto da qui al 2015. Nel caso in cui si rendessero necessari, però, alcuni aggiustamenti "non sarebbero del livello di quelli adottati negli ultimi due anni” ha ricordato Rajoy. Crescita economica, aumento delle entrate tributarie, riforme sono gli obiettivi strutturali nel medio, lungo termine. In linea con questi obiettivi, Rajoy ha annunciato che, nel gennaio 2014, presenterà una relazione completa sui progressi realizzati con la riforma dell'amministrazione. In particolare i significativi risparmi di spesa che permetteranno "di semplificare sul piano amministrativo la vita dei cittadini".
 
Gli interventi nel settore bancario e finanziario
Per quanto riguarda il piano di salvataggio delle banche, ha spiegato Rajoy, l’accordo prevede di "ripianare il debito entro dieci anni" e comunque è stato raggiunto con “una buona decisione, perché, diversamente, avrebbe comportato costi superiori". Un Paese come la Spagna, ha ricordato Rajoy, “non può crescere in assenza di un sistema finanziario" e l’impegno economico è inferiore rispetto ad analoghe operazioni compiute da Paesi come Gran Bretagna e Germania  ha concluso Rajoy.

Lo sviluppo di un modello regionale
Il Presidente ha sottolineato che, negli ultimi due anni, ha seguito da vicino la situazione catalana. A suo avviso esistono problemi molto gravi, come anche in altre regioni, ma i più importanti sono il livello di disoccupazione e l’elevato debito pubblico accumulato, la difficoltà di pagare i fornitori e l'incapacità di finanziarsi sui mercati. Per questo il governo ha deciso di assegnare ventinovemila milioni di euro alla Catalogna, seimila dei quali destinati al pagamento di novecentomila  fatture di trentacinquemila fornitori. L'obiettivo, secondo Rajoy, è affrontare queste priorità. Per quanto riguarda la questione territoriale come premier sono "il primo a rispettare le leggi e farle rispettare e quello che non farò mai e in nessun modo è rompere la sovranità nazionale", ha concluso.
URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/dal-mondo/articolo/spagna-nel-2013-poste-basi-2014-foriero-novita