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Dal mondo

Spagna, parte la stagione dichiarativa:
potenziate app e assistenza telefonica

L’ Agencia tributaria stima oltre 20,3 milioni dichiarazioni in arrivo quest’anno, 350mila in più rispetto allo scorso anno

Arena dei tori

Anche in Spagna è tempo di dichiarazione dei redditi. Dal 2 aprile i contribuenti spagnoli possono accedere alla propria dichiarazione precompilata, modificarla, integrarla e inviarla all’Agencia tributaria attraverso la piattaforma “Renta web”, accessibile tramite il sito internet ufficiale dell’amministrazione fiscale spagnola o attraverso l’applicazione ufficiale, che quest’anno si arricchisce di nuovi servizi. Ampliato anche il servizio di assistenza telefonica “Le Llamamos”, che permette di fissare un appuntamento, via internet o telefono, con un operatore del Fisco per ricevere informazioni utili e presentare la propria dichiarazione in tranquillità.

Un periodo finestra per ottenere le credenziali di accesso e visualizzare i propri dati
Come già sperimentato nel 2018, anche quest’anno la messa a disposizione della dichiarazione precompilata è stata anticipata di due settimane, in modo da dare l’opportunità ai cittadini di visualizzare i dati e, in caso, di adoperarsi per ottenere le credenziali di accesso al sistema. In questo periodo sono stati quasi un milione e mezzo i contribuenti spagnoli che si sono loggati nella piattaforma per visualizzare le informazioni precompilate dal Fisco e altrettanti quelli che hanno richiesto e ottenuto i codici di accesso.

I numeri della stagione dichiarativa 2019
Saranno circa 20.350.000 le dichiarazioni dei redditi che arriveranno nelle banche dati dell’Agencia tributaria, circa 361.000 in più rispetto a quelle pervenute lo scorso anno. Di queste, circa 14.314.000 daranno diritto ad un credito fiscale, per un importo che dovrebbe aggirarsi sui 10,468 miliardi di euro, il 4,5% in più rispetto allo scorso anno. Una cifra simile (10,160 miliardi di euro) sarà quella raccolta dallo Stato dalle 5.161.000 dichiarazioni che, invece, si chiuderanno con importi “a debito”.
Dal 15 maggio sarà possibile presentare i modelli dichiarativi anche in formato cartaceo, per chi non vuole rinunciare alla procedura tradizionale. L’ultima data da ricordare è, infine, quella del 1° luglio, il termine ultimo di invio della dichiarazione per non incorrere in sanzioni e per non pagare gli interessi.
L’amministrazione finanziaria spagnola consiglia di prestare particolare attenzione al controllo dei dati in quanto, nonostante i database siano sempre più precisi, è possibile che siano presenti dati non corretti o non perfettamente allineati. In particolare, è consigliabile controllare le informazioni relative agli immobili e ai dati identificativi catastali, alle condizioni personali e familiari (se cambiate nel corso del 2018), alle locazioni, ai contributi pensionistici, ai sussidi, alle deduzioni e alle detrazioni.

Potenziata l’assistenza telefonica
Il servizio di assistenza telefonica “Le Llamamos”, che quest’anno spegne tre candeline, si amplia. Grazie al potenziamento delle linee, si stima che potranno essere gestite circa mezzo milione di chiamate nel corso dell’intera campagna. Si tratta di un sistema utilizzato da quella fascia di contribuenti che ha meno dimestichezza con le nuove tecnologie digitali e permette, con pochissimi passaggi, di fissare un appuntamento, a intervalli di 15 minuti, tra le 9 e le 20.30, con un funzionario del Fisco, il quale fornirà tutta l’assistenza necessaria per presentare la propria dichiarazione dei redditi in serenità. Il contribuente non dovrà fare altro che tenere a disposizione le informazioni in suo possesso nel momento concordato con l’Agenzia per la compilazione del modello e lasciarsi guidare.

L’App ufficiale si arricchisce di nuovi servizi
A un anno dal suo debutto, anche l’applicazione ufficiale del Fisco, disponibile per smartphone e tablet, amplia i suoi servizi. Da quest’anno è possibile, infatti, modificare le proprie coordinate bancarie, visualizzare le dichiarazioni dei redditi inviate negli ultimi tre anni o annullare una richiesta di appuntamento con i funzionari dell’Agencia tributaria.
Nessun cambiamento, invece, per quanto riguarda il suo funzionamento: chi ha ancora installata l’app sul proprio dispositivo e non l’ha rimossa dovrà solamente aggiornare il campo relativo al periodo d’imposta. I contribuenti che hanno una situazione fiscale semplice e lineare potranno addirittura inviare la dichiarazione con un solo click, ma l’app resta comunque un ottimo strumento anche per tutti gli altri contribuenti, che potranno accedere ai propri dati fiscali in qualsiasi momento e in mobilità, conoscere il momento di emissione dell’eventuale rimborso e rimanere aggiornati sulle scadenze e sulle altre notizie fiscali grazie alle notifiche push. Ogni utente può installare l’app al massimo in cinque diversi dispositivi e può gestire fino a venti profili, in modo da poter gestire, per esempio, le dichiarazioni dei redditi dei parenti o avere a disposizione in un unico posto le dichiarazioni congiunte.
 

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