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Strategia di Lisbona, approvato il programma nazionale di riforma

Definite in dettaglio dal Consiglio dei ministri le priorità che sono al centro dell'azione politico-economica del Governo italiano

Lo scorso 5 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato il programma nazionale di riforma (PNR) 2008-2010 per l'attuazione della Strategia di Lisbona ossia il provvedimento che definisce le priorità di politica economica che il Governo ha individuato per raggiungere gli obiettivi del secondo ciclo triennale della strategia fissati dal Consiglio europeo del 13 e 14 marzo scorsi.

Priorità nazionali
Il documento stabilisce le seguenti sette priorità nazionali che specificano gli ambiti d'intervento interni nel rispetto delle  quattro "aree prioritarie" (energia, ricerca e innovazione semplificazione, e flexicurity)  pubbliche che il Consiglio europeo del 13 e 14 marzo 2008 considera in linea con le politiche comuni. In particolare la stabilità delle finanze  pubbliche, l'ampliamento dell'area di libera scelta dei cittadini e delle imprese, l'incentivazione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica, l'adeguamento delle infrastrutture materiali e immateriali, la tutela ambientale, il rafforzamento dell'istruzione e della formazione del capitale umano, le politiche del lavoro. Le nuove priorità arricchiscono il palinsesto di quelle presentate dal governo italiano nel 2005 che individuava cinque priorità: liberalizzazioni, semplificazioni, ricerca e innovazione, capitale umano, infrastrutture (ad esse si aggiunsero su impulso europeo le politiche di stabilità del bilancio e delle politiche attive per il lavoro). 

La valutazione della Commissione Ue
Tirando le somme si affermare che le politiche contenute nel PNR del 2005 sono state attuate, e hanno avuto effetti positivi, come ufficialmente dichiarato sia dalla Commissione che dal Consiglio malgrado la permanenza, nel nostro Paese, della bassa crescita di produttività, aggravata dalle forti differenze regionali e dal permanere di alcune criticità come la rigidità nel funzionamento del mercato del lavoro, il basso grado di concorrenza nel mercato dei prodotti, un livello insufficiente di investimenti in ricerca e sviluppo e soprattutto la tenaglia macroeconomica rappresentata dalla situazione di alto debito. 

Il QSN 2007-2013 e i Fondi strutturali
Il Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 e i programmi operativi dei Fondi strutturali comunitari, già approvati dalla Commissione europea,  sono improntati alla  convergenza con gli  obiettivi di Lisbona come è agevole verificare analizzando  nel dettaglio, il contenuto delle priorità e degli impegni assunti dal Governo.

Stabilità delle finanze pubbliche
Il Governo intende confermare gli obiettivi di finanza pubblica precedentemente concordati, che prevedono il raggiungimento del pareggio di bilancio in termini strutturali nel 2011. L'indebitamento netto compatibile con l'obiettivo di medio termine  è stato fissato  al 2,1% nel 2009, all'1,2% nel 2010, allo 0,3 nel 2011 e in ulteriore successivo ridimensionamento per il biennio 2012-2013.

La riforma del bilancio e la spending review
Sotto il profilo economico-finanziario, la riforma del bilancio, entrata in vigore con la legge di bilancio per il 2008, e il programma di revisione della spesa (spending review), avviato nel 2007, sono improntati a una gestione contabile più flessibile e orientata al risultato, aumentando la trasparenza dei processi e l'efficiente allocazione delle risorse.

La manovra per il 2009-2011
La manovra per il 2009-2011 prevede ulteriori misure di razionalizzazione della spesa pubblica sia a livello centrale, attraverso riduzioni di spesa dei ministeri, sia a livello locale da rendersi efficace attraverso misure sanzionatorie per il mancato rispetto del patto di stabilità interno, premi per gli enti locali virtuosi, contenimento degli strumenti derivati e contrasto all'evasione fiscale. Per adempiere a tale impegno il Governo ha anticipato l'approvazione della manovra finanziaria ed ha adottato un piano triennale di stabilizzazione della finanza pubblica che consente l'integrale convergenza tra parte programmatica e parte attuativa, in linea con gli standard di bilancio propri degli altri paesi europei.

La riforma dello Stato in senso federale
Contestualmente sono stati avviati i lavori per la riforma dello Stato in senso federale che dovrebbe permettere  di conseguire, attraverso l'aumento dell'accountability, della responsabilizzazione dei livelli di governo, della trasparenza nella gestione della cosa pubblica, un aumento dell' efficienza nell'offerta di beni e  servizi, una maggiore consapevolezza delle preferenze dei cittadini-utenti, un rispetto delle specificità regionali e anche nel medio-lungo termine una riduzione della pressione fiscale.

Ampliamento dell'area di libera scelta di cittadini e imprese
Il processo di liberalizzazione e semplificazione dovrà realizzarsi inI tre principali settori di intervento: i servizi privati, il settore dell'energia e i servizi pubblici locali. Gli interventi di modifica della regolazione nel settore dei servizi privati sono finalizzati a rafforzare i diritti dei consumatori a liberalizzare l'accesso ad alcuni mercati, prevalentemente attraverso misure di semplificazione degli adempimenti delle imprese e razionalizzazione dei servizi professionali.

Il settore dell'energia
Nel settore dell'energia, gli interventi concernono la domanda e l'offerta di energia elettrica e gas, con l'obiettivo di avviare la completa apertura dei mercati e lo sviluppo di un'effettiva concorrenza nei settori, creando al contempo gli strumenti per un'adeguata tutela dei consumatori nel mercato liberalizzato. La legge 133/08, in particolare, ha innovato la normativa dei servizi pubblici locali per favorire la concorrenza, la libertà di stabilimento e di prestazione di servizi, assicurare il diritto degli utenti all'universalità ed accessibilità dei servizi, e garantire un livello essenziale della qualità delle prestazioni ed un adeguato livello di tutela. La nuova norma, infatti, dispone che il conferimento della gestione dei servizi debba avvenire mediante procedure competitive ad evidenza pubblica espletate nel rispetto dei principi del Trattato, di quelli generali relativi ai contratti pubblici nonché di quelli di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità.
La semplificazione normativa e la riduzione degli oneri amministrativi sono, dunque, le priorità ineludibili del Governo che si è prefissato di abrogare leggi obsolete e contenere gli oneri amministrativi per ottenerne una riduzione del 25 per cento entro il 2012.

Incentivazione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica
L'Italia intende continuare ad adottare politiche che stimolino la ricerca e  l 'innovazione potenziando  i programmi strategici di ricerca, i distretti tecnologici e prevedendo  un sistema di importanti agevolazioni fiscali. Alle misure predette si sommerà  un nuovo sistema di valutazione della ricerca universitaria basato su un'agenzia indipendente permetterà di migliorarne la qualità.

Adeguamento delle infrastrutture materiali e immateriali
Nel settore delle infrastrutture, la strategia dell'Italia prevede una serie di iniziative innovative, tra cui la concentrazione degli interventi del Fondo per le aree sotto utilizzate a favore di settori strategici, come l'energia, le reti di telecomunicazione e i servizi di trasporto particolarmente nel mezzogiorno. 

Tutela ambientale
Con la manovra economica 2008 il Governo ha approvato una serie di provvedimenti finalizzati al raggiungimento dell'obiettivo di Kyoto in materia di  energie rinnovabili e di efficienza energetica prevedendo, tra l'altro,  la convocazione della Conferenza nazionale dell'energia e dell'ambiente. Il cui obiettivo è l'elaborazione della proposta di "Strategia energetica nazionale" che il Governo dovrà adottare entro febbraio 2009. 

Rafforzamento dell'istruzione e della formazione del capitale umano
Il Piano programmatico in tale settore  individua talune macroaree di intervento ai fini della revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del sistema scolastico. Ad esso si accompagna la previsione di un Piano straordinario  caratterizzato da iniziative di formazione dirette ai lavoratori occupati (formazione continua) che necessitano di interventi di aggiornamento, qualificazione, riqualificazione.

Politiche del lavoro (principi comuni di flexicurity)
Il Governo si è impegnato ad adottare un programma organico di semplificazione e deregolazione del lavoro per facilitare l'occupazione riducendone i costi indiretti. In particolare dovrebbe essere a breve varato un pacchetto di misure specifico in grado di favorire una maggiore flessibilità degli orari e dei tempi di lavoro (part time secondo standard europei e ri-professionalizzazione della donna che decide di rientrare in un'attività lavorativa dopo anni di lavoro di cura nell'ambito del nucleo familiare) e di  sostegno alla famiglia in una logica di sussidiarietà e di integrazione delle politiche pubbliche di sicurezza sociale in raccordo con il sistema privato e del terzo settore.
 

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