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Dal mondo

Svezia, per le webcamgirl
appuntamento in rete con il Fisco

L'agenzia delle Entrate ha iniziato una vasta campagna di controlli contro chi offre servizi a luci rosse via internet

corone svedesi

La crescita vertiginosa di siti e blog che offrono di tutto dimostra che il web non è soltanto uno strumento efficace per scambiare know-how, servizi e competenze ma anche per creare nuovi tipi di spazi pubblicitari. Un successo connesso alla semplicità d'uso, al basso costo d'esercizio e alla diffusione del computer nelle case e negli uffici. L'opportunità si sta rivelando interessante per le imprese e per le pubbliche amministrazioni che, attraverso il web, cercano nuovi canali di scambio e comunicazione con l'utenza per incrementare da un lato la presenza sul mercato e semplificare dall'altro gli adempimenti amministrativi.


Le illegalità sul web
Ma dentro la rete si nascondono anche realtà che spesso sfuggono al controllo delle autorità giudiziarie, di polizia e tributarie e che sono espressione di una diffusa illegalità anche fiscale. In Svezia l'agenzia svedese delle Entrate, ad esempio, ha deciso di far luce sul fenomeno delle camgirl, ragazze che intrattengono rapporti su internet offrendo servizi erotici tramite una webcam. Secondo la normativa svedese l'attività non è considerata illegale ma è comunque subordinata a una specifica autorizzazione. Tra l'altro, oltre a dover essere registrata, chi la esercita è tenuto a pagare le imposte. 


La Svezia e i controlli informatici
Per far luce sul fenomeno, l'Amministrazione finanziaria ha pensato bene di passare al setaccio tutti quei siti dove le camgirl si esibiscono dal vivo. Per farlo è stata costituita nel 2009 una vera e propria task force che ha identificato attraverso le immagini contribuenti del tutto sconosciuti alla Amministrazione finanziaria. Soltanto in pochi casi era stata presentata la dichiarazione dei redditi.


Le metodologie di ricerca
La tecnologia utilizzata dall'agenzia svedese delle entrate si avvale anche di un sistema sofisticato di ricerca (Xenon web spider), sviluppato nel 2004 in Olanda, e impiegato anche dalle autorità tributarie nazionali di Austria, Danimarca, Canada e Regno Unito. Xenon è una sorta di tela di ragno che può essere configurata per individuare, attraverso l'incrocio delle informazioni distribuite sul web e presenti nei database nazionali, diverse tipologie di attività economiche.

Controlli a tappeto
Gli ultimi interventi sul web rientrano in una vasta campagna di controlli inaugurata dall'agenzia svedese delle Entrate a partire dal 2007. All'epoca a finire sotto la lente d'ingrandimento del Fisco erano stati i siti internet che guadagnavano con il gioco d'azzardo on line. Ora è la volta di quelli che offrono spogliarelli a pagamento.

Il ruolo delle nuove tecnologie
Il decennio compreso tra il 1995 e il 2005 è stato dedicato dalla Amministrazione fiscale svedese alla automatizzazione dei processi. Un'opera che ha visto protagoniste le nuove tecnologie informatiche e che ha permesso al Fisco non soltanto di avvalersi di strumenti all'avanguardia nel settore dei controlli tributari ma anche di semplificare gli adempimenti del contribuente. 

 

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