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Dal mondo

Svizzera: evasione, elusione e Iva
tre le priorità indicate dall’Ocse

Sono alcuni dei temi individuati nell’ultimo rapporto Ocse su economia nazionale, crescita e finanze

rapporto ocse e svizzera
Incrementare la produttività, diminuire la spesa pubblica, creare incentivi fiscali a sostegno del mercato del lavoro e delle famiglie. Sono alcune delle indicazioni contenute nell’Economic Survey 2015, dedicata dall’Ocse alla Svizzera e pubblicata recentemente dall’Organizzazione con sede a Parigi. Come per tutti gli altri Stati, anche per la Confederazione elvetica il report fornisce un quadro completo dell’economia nazionale e alcune importanti raccomandazioni per migliorare la crescita, le finanze pubbliche e il sistema fiscale.

Sotto la lente d’ingrandimento 
Dopo la recessione del 2009, l’economia elvetica ha subito un aumento costante grazie ai bassi tassi di interesse stabiliti dalla Banca Nazionale, all’aumento delle esportazioni e al consistente flusso migratorio. La Svizzera conferma, inoltre, il proprio primato sul fronte della qualità della vita e del benessere. L’Ocse raccomanda alla Confederazione elvetica di incentivare la competitività nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni, anche attraverso la privatizzazione di compagnie nazionali, e di allargare la rete degli accordi per il commercio libero, in particolar modo includendo tra i propri partner Stati Uniti e India. Il report dedica molta attenzione anche all’analisi delle finanze pubbliche, evidenziando innanzitutto come la spesa pubblica elvetica sia tra le più basse dei Paesi Ocse (appena il 33,5% del Pil nel 2014).  Secondo l’Ocse, il governo di Berna dovrebbe aumentare la spesa pubblica per sostenere maggiormente educazione e famiglie (anche attraverso l’introduzione di incentivi fiscali).

Fisco in primo piano 
L’Ocse dedica ampio spazio alle riforme introdotte negli ultimi anni in Svizzera e dall’impegno che recentemente il governo di Berna ha dimostrato a livello internazionale nel contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. La riforma della tassazione sulle imprese, che dovrebbe essere attuata entro un paio d’anni, incassa il giudizio positivo dell’Ocse. Le nuove norme aboliscono gli statuti fiscali cantonali, che consentono regimi tributari privilegiati, sfruttati spesso dalle multinazionali per pagare meno imposte. Per bilanciare un’eventuale diminuzione delle entrate nelle casse dei Cantoni, la riforma aumenta la quota dell’imposta federale di diretta di competenza cantonale, che dovrebbe passare dal 17 al 20,5 per cento. I Cantoni, inoltre, potranno diminuire liberamente le aliquote fiscali e aumentare le deduzioni per gli investimenti in ricerca e sviluppo. 
Sempre sul fronte fiscale, l’Ocse raccomanda alla Svizzera di armonizzare la legislazione Iva, eliminando le numerose esenzioni dall’imposta vigenti e, per quanto riguarda la tassazione ambientale, di aumentare il prelievo fiscale sull’emissione di sostanze inquinanti. 

Contrasto all'evasione e all'elusione
Sul versante internazionale, l’Organizzazione con sede a Parigi esorta il governo di Berna a proseguire sulla strada già intrapresa nel contrasto all’evasione fiscale e nella cooperazione con gli altri Stati. Incassa il giudizio positivo dell’Ocse, infatti, l’adesione nel 2013 della Svizzera al progetto Beps (Base Erosion and Profit Shifting), finalizzato al contrasto dell’evasione fiscale internazionale. Semaforo verde anche per la partecipazione elvetica al Global Forum Ocse sulla trasparenza e lo scambio di informazioni ai fini fiscali, l’organismo che vigila sul rispetto dello standard in materia di assistenza amministrativa tramite valutazioni tra Paesi. Pollice in alto anche per l’impegno della Svizzera nello scambio automatico di informazioni: nel novembre 2014 la Confederazione elvetica è diventata la cinquantaduesima giurisdizione a firmare gli accordi MCAA (Multilateral Competent Authority Agreeement), mentre nel maggio 2015 ha firmato un accordo con l’Unione europea sull’applicazione dello standard globale per lo scambio automatico di informazioni fiscali. 
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