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Svizzera: sulle eredità milionarie
il no di Cantoni e Consiglio

L'istituzione dell'imposta nazionale metterebbe a rischio le aziende di proprietà familiare sottraendo importanti risorse

svizzera
Bocciatura in Svizzera per l’iniziativa popolare federale che propone di “tassare le eredità milionarie per finanziare la previdenza pubblica”. Il Consiglio federale elvetico e i Cantoni hanno infatti respinto la proposta di riforma dell’imposta sulle successioni, che sarà comunque sottoposta al voto popolare a metà giugno.
 
L’iniziativa popolare e la controproposta delle istituzioni – Il progetto di riforma, depositato due anni fa, propone di introdurre un’imposta federale sulle successioni e sulle donazioni, con la soppressione delle analoghe forme di prelievo fiscale a livello cantonale. Le eredità e le donazioni sarebbero tassate con un’aliquota del 20 per cento, con la deduzione di una quota esente sino a due milioni di franchi svizzeri. La riforma punta a finanziare la previdenza pubblica Avs, a cui sarebbero indirizzati infatti i 2/3 delle entrate relative all’imposta (e ai cantoni andrebbe comunque un terzo del gettito). Secondo il parere espresso dal Consiglio federale elvetico e dai Cantoni, la tassazione delle eredità milionarie non consentirebbe comunque di fare tornare i conti della previdenza pubblica. Le istituzioni propongono quindi di aumentare l'imposta sul valore aggiunto di una percentuale massima dell’1,5 per cento, nell'ambito della riforma globale “Previdenza per la vecchiaia 2020”.
 
I Cantoni a difesa della sovranità finanziaria - I Cantoni dicono no all’iniziativa popolare perché – si legge in una nota pubblica dell’Amministrazione federale svizzera – con l’approvazione della proposta dovrebbero accettare limitazioni della loro sovranità in ambito finanziario e subirebbero probabilmente perdite sul fronte delle entrate. Nella presentazione delle ragioni della bocciatura la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e il consigliere di Stato Peter Hegglin, presidente della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDCF), hanno inoltre spiegato che l’approvazione della proposta metterebbe inoltre a dura prova la tenuta economica delle aziende di proprietà familiare nella trasmissione della proprietà di generazione in generazione.
 
In pericolo la successione nelle aziende familiari? - Secondo il Consiglio federale elvetico e i Cantoni l'istituzione dell'imposta nazionale sulle eredità milionarie metterebbe a rischio le aziende di proprietà familiare, sottraendo risorse che sarebbero preziose per il proseguimento dell'attività imprenditoriale.
 
I promotori, imposta sui grandi patrimoni per ridurre le disuguaglianze - Il comitato promotore dell'iniziativa ritiene invece che l'approvazione dell'attuale riforma consentirebbe di ridurre la concentrazione dei patrimoni e un’eccessiva disuguaglianza socio-economica. "La concorrenza fiscale - argomentano in promotori - ha fatto sì che gli eredi siano quasi ovunque esonerati dall’imposta sulle successioni. Ciò ha contribuito a una ridistribuzione ineguale dei patrimoni. Il 2 per cento più ricco della popolazione possiede da solo quanto posseduto dal rimanente 98 per cento. Con un’imposta moderata del 20 per cento sui grandi patrimoni, intendiamo ovviare a questa situazione".
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