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Svizzera: sull’imposta diretta
il metodo di stima è corretto

Due istituti di ricerca sono stati incaricati di analizzare la validità del sistema che è impiegato dal Fisco federale

rapporti economici
Il Dipartimento federale delle Finanze di Berna ha commissionato a due noti istituti di ricerca l’analisi dei metodi di stima dell’imposta federale diretta impiegati dall’Amministrazione federale delle contribuzioni (Afc). L’obiettivo era quello di verificare se vi fossero, nella pratica, metodologie in grado di migliorare il metodo di stima attualmente utilizzato dall’Amministrazione federale delle Contribuzioni.
L’Amministrazione ha comunque accolto la proposta del Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo e, parallelamente al modello esistente, ha elaborato un modello di stima combinato.
 
Le due relazioni - Il Dipartimento federale delle Finanze ha pubblicato le due relazioni relative alla stima delle entrate provenienti dall’imposta federale diretta, una redatta da un noto Istituto di ricerca e l’altra dal Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo. Quest’ultimo ha confrontato il modello di stima dell’Amministrazione con modelli alternativi, mentre l’istituto di ricerca ha cercato relazioni significative tra i dati disaggregati e le entrate dell’imposta federale diretta. Nel complesso le conclusioni di entrambi i report sono le stesse, cioè che non esistono misure evidenti che permettano di migliorare il metodo di stima impiegato. L’Afc ha comunque accolto una proposta del Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo e ha elaborato, parallelamente al modello esistente, un modello di stima combinato. Questo nuovo metodo si basa sulla procedura attuale, ma integra anche un modello econometrico che comprende l’analisi delle serie temporali. Lo scopo è confrontare i risultati dei due metodi in modo tale da rendere il modello di stima dell’Afc ancora più preciso.
 
Le stime analizzate - Nel suo report relativo alla verifica dei metodi di stima delle entrate dell’imposta federale diretta, il Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo giunge alla conclusione che le stime dell’Afc non sono distorte. In effetti queste stime non sono né sottovalutate né sopravvalutate in modo sistematico. Dall’analisi effettuata è emerso che nessun altro modello econometrico di stima dell’Afc avrebbe fornito risultati fondamentalmente migliori. La relazione dell'Istituto di ricerca, invece, analizza la modellizzazione delle relazioni tra indicatori economici, ricavi previsti ed entrate dell’imposta federale diretta sulla base di dati disaggregati. I ricercatori hanno esaminato se esistono o meno relazioni significative tra i singoli indicatori non aggregati e le previsioni dei ricavi dell’Afc.
 
L’imposta federale diretta – La prima imposta diretta introdotta a livello federale è stata, durante la prima guerra mondiale, l’imposta di guerra riscossa una tantum tra il 1916 e il 1917. Per finanziare le spese della Confederazione sono state introdotte poi l’imposta straordinaria di guerra (1921–1932) e il tributo federale di crisi (dal 1934). Il gettito che deriva dall’imposta federale diretta confluisce nella cassa della Confederazione e viene utilizzato per finanziare i molteplici compiti che la Confederazione è chiamata a svolgere. Dall’1 gennaio 2008 ogni Cantone versa alla Confederazione l’83% del gettito fiscale dell’imposta federale diretta, delle multe e degli interessi riscossi.
 
 
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