1,7 miliardi di euro in entrate aggiuntive negli ultimi 15 anni attraverso i programmi di Voluntary Disclosure. 310 milioni di euro riscossi come risultato diretto dello scambio di informazioni su richiesta a partire dal 2014. Sono solo alcune delle cifre presentate nell’ultimo report Tax Transparency in Africa 2023, pubblicato in occasione del 13° meeting di Africa Initiative che si è svolto dal 6 al 7 luglio in Sud Africa. Il testo documenta l’impegno del continente nella lotta all’evasione fiscale internazionale nel lungo periodo e presenta i progressi più recenti dei Paesi africani, con l’identificazione nel 2022 di 66 milioni in entrate addizionali grazie allo scambio di informazioni (EOI), con un incremento del 47 % rispetto ai 37,2 milioni del 2021.
Il ruolo del continente
Africa Initiative, con 37 Paesi aderenti nel 2023, assume anno dopo anno un ruolo via via più centrale nell’ambito delle “strutture” che contrastano l’evasione fiscale internazionale. Sono quattro i Paesi africani (la Repubblica del Congo, lo Zimbawe, l’Angola e la Sierra Leone) che hanno fatto ingresso nel Global Forum dal mese di giugno del 2022 e 10 quelli che si sono già impegnati allo scambio automatico di informazioni finanziarie (AEOI) a partire da una data programmata e messa in calendario. La Convenzione sulla mutua assistenza amministrativa in materia fiscale, considerato il più “completo” strumento di cooperazione nel contrasto all’evasione fiscale, include ora 23 Paesi africani. “Rimaniamo fermi – ha precisato Philippe Kokou B. Chodie, commissario generale dell’Amministrazione fiscale del Togo e vicepresidente di Africa Initiative – nel nostro impegno ad aiutare i Paesi africani nel beneficiare degli standard di trasparenza fiscale e nell’attuazione degli stessi. La nostra azione comune ci permetterà di ottenere risultati migliori”.
Scambio informazioni e recupero crediti fiscali
Nel 2022 le richieste di scambio di informazioni attivate dai Paesi africani sono state 531, in calo rispetto alle 592 del 2021. D’altra parte, le richieste di scambio di informazioni “in ingresso” sono aumentate da 628 nel 2021 a 683 nel 2022, con una crescita del 9%. Secondo il report, i margini di miglioramento sarebbero ancora notevoli con “la maggioranza dei Paesi africani che non ha ancora espresso tutto il potenziale in materia”. L’edizione 2023 del documento presenta, inoltre, anche gli ultimi sviluppi relativi all’assistenza transfrontaliera nel recupero dei crediti fiscali, con la pubblicazione di una “cassetta degli attrezzi” ad hoc a disposizione delle amministrazioni dei Paesi africani.
Una rete globale di formatori
I progressi compiuti sono frutto anche della formazione del personale delle amministrazioni fiscal africane. Nel corso del 2022, si legge nel report, sono stati organizzati 15 eventi formativi col coinvolgimento di 1.170 funzionari in rappresentanza di 37 Paesi africani. 27 funzionari dei Paesi africani hanno partecipato all’edizione 2022 del programma Train The Trainer (traducibile come “Forma il formatore”) e hanno poi organizzato 21 iniziative di formazione locali con la partecipazione di 433 funzionari tributari nei rispettivi Paesi. Si tratta di un programma che, attraverso la formazione di funzionari delle diverse amministrazioni fiscali nazionali, punta a creare e supportare una rete globale di formatori con un alto grado di competenza in grado di diffondere e adattare alle esigenze dei Paesi di riferimento le conoscenze acquisite. E non basta, perché a questa iniziativa si aggiunge il programma Women Leaders In Tax Transparency, che lo scorso anno ha registrato la partecipazione di otto funzionarie tributarie provenienti da otto Paesi africani differenti. "I nostri programmi più recenti, Train the Trainer e Women Leaders in tax Transparency - ha commentato Zayda Manatta, Capo del Segretariato del Global Forum - stanno mostrando risultati molto positivi in Africa e moltiplicheremo i nostri sforzi per aiutare a promuovere la trasparenza fiscale a beneficio di tutti i Paesi africani e dei loro cittadini".