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Ue: per le Canarie prorogata
al 2020 l'esenzione dall’AIEM

Il provvedimento, proposto dalla Commissione e sentito il Parlamento, è contenuto in una decisione comunitaria

isole canarie
Il Consiglio su proposta della Commissione europea e previa consultazione del Parlamento Europeo, in deroga agli articoli 28, 30 e 110 TFUE, autorizza le autorità spagnole a stabilire per determinati prodotti fabbricati nelle Isole Canarie, la completa esenzione o la riduzione dell’imposta AIEM (imposte sulle importazioni e cessioni di beni nelle Isole Canarie) fino al 31 dicembre 2020.
Le disposizioni del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), che si applicano alle regioni ultraperiferiche dell'Unione di cui fanno parte le isole Canarie, non autorizzano in linea di principio nessuna differenza di imposizione tra i prodotti locali e quelli provenienti dalla Spagna o dagli altri Stati membri.
Il Consiglio può tuttavia autorizzare, in base all'articolo 349 del TFUE, gli Stati membri con regioni ultraperiferiche a derogare alle disposizioni dell'articolo 110 del TFUE per tener conto della loro situazione socioeconomica strutturale, aggravata da altri fattori che recano grave danno al loro sviluppo. Tali deroghe non devono compromettere l'integrità e la coerenza dell'ordinamento giuridico dell'Unione, comprendente anche il mercato interno e le politiche comuni, come quelle in materia di fiscalità basate sull'articolo 113 del TFUE.   Qualsiasi deroga all'articolo 110 del TFUE deve limitarsi a compensare, integralmente o in parte, lo svantaggio in termini di costi subito dai produttori di queste regioni.
 
La situazione dell’arcipelago
L'economia delle isole Canarie è fortemente dipendente dal turismo. Tale dipendenza costituisce una grave minaccia per lo sviluppo delle isole, poiché i cambiamenti di gusto, le calamità naturali o le recessioni economiche possono avere un'incidenza enorme sulla situazione economica e sociale dell'arcipelago.
Il calo del numero di turisti ha comportato un pesante aumento del livello di disoccupazione, con un tasso che sta diventando più elevato di quello della Spagna continentale. L'aumento è risultato ancor più visibile per la disoccupazione giovanile, fenomeno che si può spiegare con il gran numero di giovani assunti in lavori stagionali dipendenti al turismo.
Il mercato delle isole Canarie è anche caratterizzato da dimensioni ridotte che impediscono alle industrie di raggiungere il livello di produzione ottimale. La maggior parte dei macchinari industriali è concepita per produrre su vasta scala, al fine di aumentare produttività e redditività. Tali macchinari non sono destinati a mercati più piccoli poiché, in questo caso, generano capacità produttiva inutilizzata, il che significa che le industrie sono costrette ad operare a un livello di produzione inferiore rispetto al necessario per minimizzare i costi di produzione, privandosi in tal modo di opportunità per creare economie di scala.
La frammentazione territoriale, e la distanza dalle fonti di molte materie prime, che comportano costi di trasporto più elevati, hanno un effetto rilevante sui costi supplementari sostenuti dagli operatori ivi stabiliti. Nelle isole Canarie l'acqua è una risorsa scarsa. L'insufficienza d'acqua ha ovvie ripercussioni sui suoi costi e in questo modo genera uno svantaggio competitivo rispetto alle industrie situate in altre parti della Spagna o dell'Unione europea. Questo aspetto è particolarmente importante per le industrie per le quali l'acqua costituisce una materia prima fondamentale (industria alimentare, chimica, carta). Poiché non esistono impianti di riciclaggio, i rifiuti vanno trasportati sul continente e i rifiuti tossici devono essere trattati fuori dalle isole Canarie con conseguente innalzamento dei costi ambientali.
Le caratteristiche delle isole Canarie qui descritte compromettono in una certa misura tutta la produzione interna. È pertanto opportuno verificare quali siano le conseguenze dell'attuale tassazione differenziata sulla quota di mercato della produzione locale e adeguare tale tassazione differenziata al fine di garantire che non si generi un'eccessiva distorsione di concorrenza.
 
Gli aiuti richiesti
L'AIEM costituisce un'imposta statale indiretta che viene riscossa, in una volta, sulle forniture di merci nelle isole Canarie. La base imponibile per le merci importate deriva dal valore in dogana, quella delle forniture di merci effettuate dai produttori delle isole Canarie è basata sull'importo totale del corrispettivo.
Le misure specifiche di cui alla decisione 2002/546/CE stabiliscono una forma di tassazione differenziata, a beneficio di talune produzioni locali. Tale vantaggio fiscale costituisce un aiuto di Stato per il quale è richiesta l'approvazione della Commissione, che è stata concessa con la decisione sull'aiuto di Stato NN 22/2008.
Il 16 novembre 2010 la Spagna ha presentato una richiesta alla Commissione chiedendo di prorogare di due anni il periodo di applicazione della decisione 2002/546/CE, in modo da far coincidere la sua data di scadenza con quella degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013.
A marzo 2013, le autorità spagnole hanno chiesto alla Commissione di predisporre una decisione del Consiglio che autorizza la Spagna ad applicare l’esenzione dall'imposta AIEM, o riduzioni della stessa, per il periodo 2014-2020, su taluni prodotti fabbricati localmente nelle isole, modificando l'elenco dei prodotti e le aliquote massime applicabili ad alcuni di essi.
A giugno 2013 la Commissione ha adottato nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale per il periodo 2014-2020. Tali orientamenti fanno parte di una strategia più ampia, volta a modernizzare il controllo degli aiuti di Stato e intesa a favorire la crescita nel mercato unico, incoraggiando l'adozione di misure di aiuto più efficaci e concentrando l'azione di controllo della Commissione sui casi con il maggiore impatto sulla concorrenza.

L'indagine della Commissione europea
La Commissione ha esaminato la domanda ricevuta dalle autorità spagnole, nonché le informazioni fornite da diversi soggetti interessati che hanno preso l'iniziativa di contattare la Commissione. Dall’esame della domanda presentata si è avuto la conferma che le caratteristiche peculiari delle isole Canarie limitano il loro sviluppo e sono responsabili dei costi aggiuntivi per gli operatori ivi situati. È pertanto giustificato mantenere l'esenzione dall'AIEM per un elenco di prodotti industriali locali.
Questa misura è necessaria e proporzionata e non compromette l'integrità e la coerenza dell'ordinamento giuridico dell'Unione. Le autorità spagnole hanno inserito nell'elenco dei prodotti da assoggettare a tassazione differenziata alcuni prodotti con una quota di mercato di produzione locale molto modesta. La giustificazione presentata dalle autorità spagnole indica che sono previsti programmi perincrementare la produzione locale di tali prodotti, aumento che non sarà possibile senza la tassazione differenziata. Dall'esame dettagliato effettuato dalla Commissione, è possibile stabilire i diversi elenchi di prodotti secondo le aliquote di tassazione differenziata, il settore e la tariffa doganale comune.
L'esame, effettuato per giungere a una conclusione sulle aliquote differenziate accettate, non solo ha tenuto conto della quota di mercato media della produzione locale, ma anche della sua evoluzione, nonché di altre informazioni comunicate dai soggetti interessati che hanno preso contatto con la Commissione per fornire le informazioni pertinenti. Per le industrie che fabbricano prodotti con tariffe doganali comuni diverse, si è analizzata l'evoluzione della quota di mercato combinata per tutti i prodotti e non soltanto le singole quote di mercato. Questi sono i motivi che spiegano perché i prodotti con analoghe quote di mercato medie di produzione locale hanno un'aliquota massima diversa di tassazione differenziata.
 
Tipi di esenzioni e adempimenti richiesti
Sono state individuate quattro tipi di aliquote differenziate che vanno dal 5% e fino al 25% per il tabacco. L'esenzione massima applicabile ai prodotti finiti del tabacco è tuttavia più elevata, poiché il settore del tabacco rappresenta un caso eccezionale. L'industria del tabacco, che ha avuto in passato un notevole sviluppo nelle isole Canarie, attraversa da alcuni anni una fase di profonda crisi. I tradizionali svantaggi sopra descritti, dovuti all'insularità, sono ovviamente all'origine del calo della produzione locale di tabacco nelle isole. Tale esenzione dall'imposizione è infatti direttamente collegata all'obiettivo di mantenere un'attività produttiva nelle isole Canarie.
La durata del regime agevolato è fissata a 6 anni e mezzo. Sarà tuttavia necessario valutarne i risultati. Le autorità spagnole devono presentare alla Commissione, entro il 30 settembre 2017, una relazione sull'applicazione del regime, per verificare l'incidenza delle misure adottate e il loro contributo alla promozione o al mantenimento delle attività economiche locali, tenuto conto degli svantaggi delle regioni ultraperiferiche. Su tale base, verranno eventualmente riesaminati il campo d'applicazione e le esenzioni autorizzate in virtù delle norme comunitarie.
Al fine di non compromettere l'integrità e la coerenza dell'ordinamento giuridico dell'Unione, nonché salvaguardare una concorrenza senza distorsioni sul mercato interno, il vantaggio fiscale concesso all’arcipelago spagnolo che deriva dall'AIEM deve rimanere proporzionato e in linea con le politiche di aiuti di Stato.
 
 

           
 
 
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