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Ue: su contabilità e finanza definito programma ad hoc

A stabilirlo la decisione n. 716/2009/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 settembre 2009

il globo

Con Decisione n. 716/2009/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, è stato istituito un programma comunitario a sostegno di attività specifiche nel campo dei servizi finanziari, dell'informativa finanziaria e della revisione contabile. Il programma copre l'arco di tre anni e nasce come risposta alle problematiche insorte a seguito della  crisi finanziaria iniziata negli Stati Uniti con il fallimento della società finanziaria Lehman Brothers il 15 settembre 2008 e di lì dilagata per oltre 15 mesi in tutte le economie mondiali.

Il recepimento nell'ordinamento nazionale
La Decisione, pubblicata  sulla GU L 253 del 25.9.2009, ed entrata in vigore il 15 ottobre 2009, è  stata recepita dagli Stati membri il 1° luglio 2010. La presa di coscienza da parte degli Stati membri di intervenire, attraverso la  Commissione europea  sui meccanismi di finanziamento dei comitati delle autorità di vigilanza per renderli più indipendenti, si è tradotta nella formalizzazione della Comunicazione della Commissione, del 29 ottobre 2008, intitolata "Dalla crisi finanziaria alla ripresa - Un quadro d'azione europeo" con cui gli eurocommissari hanno evidenziato la necessità di ridefinire il modello di regolamentazione e di vigilanza del settore finanziario dell'Unione europea.

Dall'Europa agli Stati Uniti
L'adozione della Comunicazione è stata il prodotto del lavoro profuso dal gruppo di esperti "De Larosière" incaricati di riflettere sulla futura architettura della vigilanza europea. Parallelamente, anche il vertice del G20, tenutosi a Washington il 15 novembre 2008, ha insistito sulla necessità di migliorare il coordinamento internazionale tra gli organi di vigilanza finanziaria. Il programma contiene una serie di misure di sostegno delle attività o azioni di determinati organismi nei settori dei servizi finanziari, dell'informativa finanziaria e della revisione contabile che in buona sostanza si concretizzano nelle  due seguenti modalità realizzative:
- attività a sostegno dell'attuazione delle politiche comunitarie mirate alla convergenza in materia di vigilanza;
- attività di elaborazione o di apporto di contributi all'elaborazione di informazioni relative alle stesse.

I beneficiari del programma
Il programma è destinato un ben determinato pubblico di beneficiari in aggiunta ai quali si sommano altri soggetti che posseggano tassativi requisiti. Rientrano nella prima categoria di destinatari :
a) lo European Financial Reporting Advisory Group (Efrag);
b)l'International Accounting Standards Committee Foundation (Iascf);
c) il Public Interest Oversight Board (Piob);
d) il "CEBS Secretariat limited", con sede a Londra, Comitato delle autorità europee di vigilanza bancaria  (Cebs);
e) un'associazione legge 1901, con sede a Parigi, che sostiene il Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (Cervm);
f) un organismo tedesco a scopo non lucrativo, con sede a Francoforte, che sostiene il Comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali (Ceiops).
Possono beneficiare del programma anche altri organismi, a condizione che si tratti di  persone giuridiche che svolgono attività senza fini di lucro con l'obiettivo di promuovere l'interesse pubblico, che perseguano scopi di interesse generale europeo e che non si trovino in una delle situazioni di cui all'articolo 93, paragrafo 1, all'articolo 94 e all'articolo 96, paragrafo 2, lettera a), del Regolamento finanziario.

Le modalità di erogazione delle sovvenzioni
Quali sono alla luce degli ultimi interventi le modalità di erogazione delle sovvenzioni? La Commissione europea provvede al finanziamento dell'EFRAG, dell'IASCF e del PIOB attraverso sovvenzioni di funzionamento, che si estendono al funzionamento delle segreterie e alla retribuzione dei dipendenti. Le strutture di sostegno dei comitati europei di vigilanza ricevono finanziamenti sotto forma di sovvenzioni per azioni concernenti  le seguenti attività:
- progetti nel campo delle tecnologie dell'informazione;
- programmi di formazione e sistemi di stanziamento del personale dei revisori nazionali;
- organizzazione di conferenze, seminari, sessioni di formazione e riunioni di esperti;
- preparazione e diffusione di pubblicazioni nonché la preparazione e realizzazione di altre attività di formazione;
- lavori di ricerca nonché preparazione di studi;
- altre attività di sostegno specifico nel campo della contabilità, della revisione contabile, della convergenza o cooperazione in materia di vigilanza.
La Commissione accorda, inoltre, dei finanziamenti sotto forma di sovvenzioni anche ad altri organismi che hanno fornito un programma di lavoro e un bilancio globale preventivo adeguati.
I beneficiari delle sovvenzioni debbono pubblicizzare  le sovvenzioni ricevute pubblicandole  su un sito internet o nella relazione annuale e dichiarando di aver ricevuto un finanziamento a titolo del bilancio dell'Unione europea.
La cifra di riferimento finanziario ammonta a 38,7 milioni di euro per il periodo 2010-2013.

I controlli
La Commissione vigila affinché il beneficiario della sovvenzione presenti ogni anno una relazione tecnica finanziaria, nonché una relazione delle attività finanziarie. L'organismo comunitario ha poteri di esercizio della  supervisione e di controllo finanziario simili a quelli che possiede la Corte dei conti.
 

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