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Dal mondo

Ue, contro frodi ed evasione
la nuova strategia è multilevel

L’esecutivo comunitario ha proposto nell’ultimo documento un concreto approccio a livello nazionale e internazionale

sede commissione ue
La comunicazione  COM (2012) 351 sviluppa e definisce le strategie per combattere in modo efficace e continuativo l’evasione e la frode fiscali all’interno dei 27 Stati membri dell’Unione europea. Nel contempo sottolinea l’importanza della tax compliance dei contribuenti onesti che, nonostante il periodo economicamente difficile, adempiono agli obblighi fiscali, focalizzando l’attenzione su chi froda ed evade le imposte. Nel documento sono poi indicate misure risolutive per aumentare il gettito fiscale degli Stati membri e ristrutturare i sistemi tributari in modo funzionale alla crescita, in linea con la “Commission Communication on the Annual Growth Survey 2012 “.
 
Le linee guida su tre livelli 
La Commissione europea propone un concreto approccio a livello nazionale, internazionale ed europeo. La nuova strategia prevede il miglioramento della riscossione delle imposte in ogni singolo Stato membro, una maggiore collaborazione transfrontaliera tra le Amministrazioni fiscali degli Stati dell’Unione europea, l’ attuazione a livello europeo di una politica accurata e coerente nei confronti dei Paesi terzi e l’implementazione di norme a livello internazionale volte a garantire parità di condizioni. 
 
Politica fiscale nazionale efficiente ed efficace
La recente “ Analisi annuale della crescita per il 2012– COM(2011) 815 definitivo del 25 novembre 2011 – 17229/11 e le conclusioni del Consiglio del 16 febbraio 2012 (6353/1/12 Rev.1), seguite dalle raccomandazioni sia ai singoli Stati membri che all’eurozona, hanno evidenziato l’esistenza di considerevoli e consistenti problemi di evasione fiscale all’interno degli Stati membri correlati alle scarse e obsolete procedure amministrative relative alla riscossione delle imposte. Pertanto, la Commissione europea  suggerisce agli Stati membri di implementare politiche fiscali efficaci ed efficienti e, soprattutto, effettuare una riscossione delle imposte connessa a una più attiva, proficua e mirata politica di contrasto all’elusione e all'evasione fiscali. Purtroppo, i recenti rapporti statistici (Taxation Trends in the European Union 2012 edition) relativi al gettito dell'Iva negli Stati dell’UE, mostrano un ammanco di entrate Iva piuttosto ingente, proprio perché gli Stati membri riscuotono soltanto parte delle entrate teoriche dell'Iva. Pertanto, pur valutando le aliquote Iva ridotte e le esenzioni dall'Iva dovute, non v’è alcun dubbio che il deficit di entrate Iva degli Stati membri è senz’altro imputabile all'evasione fiscale. Per questa ragione la Commissione europea invita gli stati membri a utilizzare i programmi comunitari istituiti con la Decisione n. 1482/2007/CE del Parlamento europeo e del Consiglio  dell’11 dicembre 2007 (Fiscalis 2013), volti non soltanto a migliorare il funzionamento dei sistemi di imposizione nel mercato interno ma anche diretti a favorire l’applicazione effettiva e uniforme del diritto comunitario in materia fiscale. 
 
Identificare in dettaglio le carenze gestionali
La Commissione europea invita gli Stati membri a individuare i punti deboli della gestione amministrativa delle Amministrazioni Fiscali per sviluppare nuove metodologie di riscossione delle imposte e suggerisce una più intensa, proficua e fiduciosa collaborazione transfrontaliera. L'esecutivo comunitario ha anche annunciato che sarà elaborato un nuovo modello ancor più efficace dell’ormai tradizionale programma Fiscalis e con obiettivi ancor più specifici per sviluppare una più proficua cooperazione amministrativa tra gli Stati membri, ridurre i gravami amministrativi ai contribuenti dell’UE, potenziare i sistemi informatici europei. L’obiettivo è garantire uno scambio più efficiente e qualitativo tra Stati di dati fiscali su contribuenti che svolgono attività economiche intracomunitarie. 
 
Gettito effettivo dell'IVA nel 2010 (% del gettito teorico ad aliquote standard)
da (Taxation trends in the European Union, edizione 2012)





fonte: (Taxation trends in the European Union, edizione 2012)

 
Rafforzare la cooperazione fiscale  tra gli Stati dell’Unione europea
La Commissione europea evidenzia che, nonostante gli Stati dell’UE abbiano a disposizione strumenti legislativi  efficaci ed aggiornati, talvolta rivisitati e novellati,  come per esempio la “direttiva Risparmio” (Council Directive 2003/48/EC of 3 June 2003 on taxation of savings icore in the form of interest payments)  o come la direttiva 2010/24/UE  che introduce nuove norme sulla mutua assistenza amministrativa e lo scambio elettronico  delle informazioni sia per le imposte dirette che indirette, gli strumenti normativi sono scarsamente e limitatamente utilizzati. 
 
Quasi un decalogo di interventi
Il documento elaborato dalla Commissione europea prevede una serie di interventi mirati in vari settori. In particolare:
rafforzare la collaborazione transfrontaliera perché sia più produttiva e attenta;
utilizzare i nuovi formati elettronici per lo scambio di informazioni;
intensificare gli attuali  rapporti di fiducia  tra Stati;
esercitare una maggiore solidarietà e reciproca comprensione,  per una più attiva collaborazione e cooperazione;
attuare una più efficace comunicazione per sviluppare e condividere tra Stati strumenti, sistemi e metodi di lavoro;  
garantire il principio di legalità ed equità fiscale, per lottare contro l’evasione, le frodi fiscali e la criminalità fiscal-finanziaria;
contribuire insieme alla creazione di un ambiente fiscale sano ed equo in Europa, negli Stati membri e per i contribuenti.
 
Le nuove misure della Commissione europea
Per contrastare più efficacemente il fenomeno della pianificazione fiscale aggressiva e migliorare l’accesso alle informazioni sui flussi di denaro,  la Commissione europea ha annunciato anche l’istituzione di una squadra di ispettori dedicati alla frode transfrontaliera e l’ intensificazione di controlli simultanei da uno Stato all’altro. La nuova strategia  europea di lotta alla frode e all’evasione fiscale prevede una maggiore  semplificazione degli adempimenti fiscali, una più intensa divulgazione delle norme fiscali in vigore nell’Ue e negli Stati membri, la creazione di un portale internet tasse ed imposte “Tax Webportal “ per tutti i tipi di imposte e  contribuenti e la creazione di uno sportello unico  "The one-stop shop" per i contribuenti non residenti negli Stati membri. Una piattaforma denominata “EU VAT FORUM” presieduta dalle autorità fiscali europee e rappresentanti delle imprese sarà istituita per migliorare l’attuale funzionamento del sistema Iva e rafforzare l’adempimento spontaneo. Infine, nello spirito della “Corporate Social Responsability” ribadito nella "Communication on a renewed EU strategy 2011-14 for Corporate Social Responsibility" – COM (2011) 681 final del 25 ottobre 2011 - è prevista l’istituzione di una   "Taxpayer' s chart" mentre saranno implementate nuove norme di diritto penale per scoraggiare i reati fiscali, il riciclaggio di denaro, la criminalità fiscale comunitaria ed extracomunitaria.
 
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