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Ue: dall'1 gennaio è la Grecia
al vertice del Consiglio

Elencate dal governo ellenico le priorità della presidenza di turno dell'Unione europea per il primo semestre 2014

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Promuovere politiche dirette ad affrontare la recessione e la disoccupazione stimolando la crescita; salvaguardare il ruolo e la funzione della moneta unica europea attraverso un rafforzamento dell'Unione economica e monetaria. Sono alcune delle priorità indicate dal governo ellenico nel piano della presidenza di turno dell’Ue, approvato dal Parlamento nazionale. Da ieri, infatti, la Grecia è subentrata alla Lituania al vertice di gestione del Consiglio dell’Unione europea.
 
Il contesto della nuova presidenza
In questo delicato contesto tre sono le priorità indicate dal governo ellenico nel programma del semestre europeo di presidenza: crescita, lavoro e coesione sociale, integrazione della Ue e dell'eurozona, immigrazione e mobilità per rafforzare la crescita. In assoluta continuità con gli altri presidenti di turno e, nel rispetto del principio della tripla presidenza condivisa, previsto dal Trattato di Lisbona.
 
Crescita, occupazione e coesione sociale
La crescita, unitamente al lavoro e alla coesione sociale, rappresentano un trinomio imprescindibile per la presidenza greca per due motivi. La disoccupazione ha raggiunto livelli record nella maggior parte degli Stati membri dell'Unione europea, Grecia compresa; la disoccupazione, unitamente alla recessione degli ultimi anni, oltre a costituire una minaccia costante per le economie europee, colpisce soprattutto i giovani. In questo contesto un ruolo strategico è rappresentato da fiscal compact, BEI e BCE. Il fiscal compact può e deve rappresentare una opportunità di sviluppo se collegato a un programma di investimenti europeo diversificato e alle politiche di coesione. La Banca europea per gli investimenti (BEI) deve poter assumere un ruolo di peso per progetti ad alta intensità di lavoro (ad esempio, per le Pmi, le infrastrutture di base, l’energia e il clima) a condizione che vi sia il sostegno e la fiducia della Banca centrale europea.
 
Integrazione della Ue e dell'eurozona
Affrontare la crisi economica e finanziaria dell’Unione europea e completare la nuova architettura dell’Unione economica e monetaria sono due delle priorità per la presidenza greca come per le presidenze di turno successive, tra cui quella italiana che seguirà a quella ellenica da giugno. L'obiettivo principale è salvaguardare la stabilità della moneta comune e coordinare ex ante le politiche fiscali ed economiche nazionali. Tra le questioni sul tappeto nei prossimi mesi vi è la nascita del sindacato bancario europeo che dovrà decidere quando chiudere le banche in fallimento e che rappresenta il secondo pilastro dell’Unione bancaria. Un nodo essenziale per il miglioramento del funzionamento dell'Unione economica e monetaria e un prerequisito per una maggiore fiducia nell'economia europea. Una seconda questione riguarda invece l’accordo sui principi quadro dell’integrazione economica e di bilancio. L’obiettivo della presidenza greca, anche in questo caso, è garantire l'effettiva attuazione e integrazione dei nuovi meccanismi di governance economica senza trascurare la dimensione sociale dell'Uem, considerato uno dei pilastri per la sua annunciata trasformazione.
 
Immigrazione, mobilità ed economia marittima 
La presidenza greca intende concentrare i suoi sforzi su una gestione globale dell'immigrazione che sia in grado di stimolare la crescita e affrontare i problemi che derivano dai fenomeni illegali che influiscono in modo negativo sulla coesione sociale e sulla stabilità politica. Paese circondato dal mare, la Grecia riconosce il grande potenziale che le attività marittime esercitano sull'economia dell'Unione nel suo complesso, in modo sostenibile. Allo stesso tempo, i problemi logistici mettono in evidenza, però, l'urgenza di affrontare e risolvere i problemi della sicurezza connessi alla gestione delle frontiere, comprese quelle di mare.
 
La funzionalità dell’istituzione comunitaria
I Paesi che compongono l'attuale trio di presidenza, nel periodo compreso tra il primo gennaio 2013 e il 30 giugno 2014, sono rispettivamente Irlanda, Lituania e Grecia. In base a quanto previsto dal trattato di Lisbona, i tre Stati che assumono la presidenza di turno dell'Unione europea garantiscono, attraverso il principio della condivisione, un costante e continuo contatto, necessario per la stabilità delle deliberazioni e delle politiche comunitarie. Dal 1° luglio 2014 sarà l'Italia ad assumere il prestigioso e delicato incarico con l'obiettivo di progettare e realizzare in modo efficace il programma condiviso di gestione del Consiglio dell'Unione europea.



Il calendario di attività della presidenza ellenica del Consiglio dell'Unione
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