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Dal mondo

Ue: tra Francia e Commissione
irrisolta la querelle sugli e-book

Per l’esecutivo comunitario la misura ridotta viola i principi comunitari e potrebbe profilarsi l'intervento della Corte

e-book
La Francia è sul banco degli imputati dell’Unione europea “accusata” dalla Commissione di aver violato le direttive e i principi comunitari di fair tax competition sulla tassazione Tva (Iva). Dal 1° gennaio 2012, il governo d’oltralpe, infatti, ha ridotto l’aliquota sugli e-book (libri elettronici) dal 19,6% al 7% (-12,6 punti) portandola in linea con quella dei libri cartacei.
Lo scopo del progetto, seguendo un principio di neutralità fiscale, mira a scardinare un diverso regime d’imposta che posizionerebbe le imprese interne su un piano inferiore rispetto alle concorrenti internazionali che sfruttano le aliquote di vantaggio Iva per i prodotti digitali.
Diverso, invece, è l’orientamento della Commissione europea secondo cui gli e-book, equiparati ai servizi “on-line” non possono essere soggetti, in quanto tali, ad aliquota agevolata (per i quali è possibile tassare beni di prima necessità, come generi alimentari o medicinali) e devono scontare una imposizione ordinaria.
Secondo l’esecutivo comunitario la misura ridotta lederebbe i principi fondamentali dell’Unione europea in tema di concorrenza fiscale/commerciale tanto che la vicenda (dopo le preliminari ammonizioni) potrebbe essere risolta soltanto con l’intervento della Corte di giustizia.
 
Le posizioni del sindacato dell’editoria e del ministero della Cultura
A difesa del provvedimento francese sono scesi in campo il ministero della cultura e il sindacato nazionale dell’editoria.
Aurélie Filippetti, ministro della Cultura, difende la parità dell’aliquota Iva fra libri cartacei e libri elettronici in quanto garantiscono un equivalente trattamento dell’accesso alla cultura, quale che sia il supporto utilizzato.
Anche il sindacato di categoria prende una chiara posizione ribadendo che la natura della lettura non cambia al mutare del mezzo; un libro elettronico è, come un libro cartaceo, un’opera di spirito: è determinato dal suo contenuto (sostanziale) e non dal suo supporto (formale).
 
Obiettivo 2015
Al riguardo, il Commissario europeo per la fiscalità, Algirdas Semeta, ha ribadito che la questione della tassazione dei libri cartacei versus libri digitali deve essere affrontata e risolta con l’armonizzazione e nell’ottica di una revisione generale della tassazione dell’Iva comunitaria (da attuare nel 2015) ma, ha proseguito, nel frattempo tutti gli Stati membri devono assumere un comportamento di leale concorrenza.
Senza entrare nel merito delle scelte politiche di ogni singolo Paese e, sia pur nella consapevolezza che taluni provvedimenti sono meritevoli di apprezzamento in quanto diretti ad incentivare (come nel caso di specie) l’affermazione sul mercato di determinati prodotti culturali, se influiscono sul mercato interno, distorcendolo, creano una disparità alla libera circolazione.
 
La proposta di legge italiana
Il tema della equiparazione dei libri (cartacei-digitali), tuttavia, non si è limitato soltanto alla Francia. Anche in Italia, infatti, è partita, in questa prospettiva, una mobilitazione e come i “cugini” d’oltralpe l’obiettivo è arrivare alla equiparazione dell’Iva tra i due strumenti con aliquota al 4%.
Da qui la genesi della proposta di legge presentata da un gruppo di deputati, il cui primo firmatario è Davide Carlo Caparini (Lega Nord). I nuovi supporti digitali (personal computer, tablet, smartphone), si legge nel documento, consentono la fruizione di libri, periodici e quotidiani anche non cartacei ma, incomprensibilmente, l’aliquota dell’Iva per i testi digitali è stabilita al 21%.
Per tali ragioni, il parlamentare propone l’applicazione di un’identica aliquota ridotta dell’Iva al 4% sulle pubblicazioni cartacee ed elettroniche, anche distribuite attraverso piattaforma telematica, per incentivare alla lettura, accrescere la diffusione di testi, agevolare il risparmio delle famiglie, rispettare l’ambiente e diffondere prodotti ecocompatibili, fruibili, facilmente aggiornabili e interattivi.
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