Ue: Irlanda ancora davanti a tutti.
Un trend che prosegue da 19 mesi
A confermarlo è l’aggiornamento dei dati internazionali di gettito pubblicato sul sito del Df per i dieci mesi dell’anno

Irlanda in testa seguita da Germania e Portogallo
L’Irlanda ancora una volta non condivide con nessuno degli altri rivali il risultato e mantiene la posizione di testa con il tasso di crescita più elevato e una variazione positiva da inizio anno del 9,6%. A fare la differenza sono le entrate cumulate di periodo che sono superiori rispetto a quelle ottenute nel 2014 e un trend positivo che non si arresta da diciannove mesi. La Germania conquista la medaglia d’argento anche se la crescita, pur essendo al di sopra della media dello scorso anno, segue a distanza quella dell’ex tigre celtica (+5,4). Il Portogallo, rispetto allo scorso anno, scende, invece, di una posizione e si piazza al terzo posto di merito con un tasso di variazione tendenziale cumulato del 5,3% vicino a quello della Germania e una crescita che appare inferiore rispetto alla media del 2014.
Spagna, Regno Unito e Francia completano il profilo
La Spagna, che lo scorso anno aveva raggiunto il terzo posto di merito, scende di una posizione e si colloca al quarto (+4,5%). L’andamento del gettito si conferma comunque in linea con la media dei tassi di crescita del 2014. Il Regno Unito con un +4,2% evidenzia tassi di variazione superiori alla media osservata lo scorso anno e il gettito del periodo si attesta a circa 400 mld di sterline grazie all’andamento positivo delle imposte sul reddito e sul patrimonio (+6%) e dell’Iva (+3,4%). Chiude la classifica la Francia che con un +1,2% conferma il dato positivo registrato nell’ultimo trimestre dell’anno. Il risultato riflette l’andamento positivo dell’imposta sui redditi da lavoro (+1,4%) e dell’Iva (+3,2%) mentre negativo è quello delle entrate legate alle imposte sulle società (-21,8%).
La classifica per gettito Iva
Sul versante dell’Iva, il Portogallo conquista il primo posto della speciale classifica (+7,9%) seguito a pochi decimali di distanza dalla inossidabile Irlanda (+7,7%) e dalla Spagna (+7,3). Seguono, con un risultato ex aequo, il Regno Unito e la Germania (+3,4%). A chiudere la speciale classifica ci pensa la Francia con un +3,2%. Come per lo scorso anno, anche per questi dieci mesi del 2015 permane la forte oscillazione tra il valore più elevato, del Portogallo, e quello più contenuto, della Francia, pari a 4,7 punti percentuali.