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Ue: Irlanda e Portogallo, una coppia
"affiatata" al vertice delle entrate

Pubblicato sul sito del Df l’aggiornamento sui dati del gettito internazionale relativi ai nove mesi dell’anno

andamento delle entrate
Il tandem al vertice delle entrate tributarie internazionali di Irlanda e Portogallo non è un fatto nuovo. Era già accaduto quest’anno, alla fine del 2014 e oggi si riconferma quasi ad attestare che non si tratta più di episodi isolati, ma di risultati con una ripetitività ciclica. È, in estrema sintesi, l’istantanea scattata dall’ultimo aggiornamento del bollettino periodico pubblicato sul sito del Df e relativo ai primi nove mesi dell’anno.
 
L’Irlanda prima, Germania e Portogallo seconda e terza
L’ex tigre celtica si riconferma al primo posto per risultato di gettito con un più 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Dal rapporto emerge anche che il mese di settembre porta con sé risultati positivi sul fronte dell’imposta sulle persone fisiche (+3,1%), dell’Iva (+10%) e dell’imposta sulle società. La Germania, a sua volta, registra una crescita tendenziale (5,7%) superiore alla media dello scorso anno che riflette l’andamento positivo dell’imposta sui salari, sui redditi delle società con un gettito di periodo che mostra un incremento di 24,5 mld di euro. Il Portogallo, al terzo posto, conferma il valore tendenziale del gettito (+5,3%) che cresce a un tasso inferiore rispetto alla media dello scorso anno.
 
La Spagna, il Regno Unito e la Francia completano la classifica
L’andamento del gettito per la Spagna (4,6%) si conferma in linea con la media dei tassi di crescita del 2014 influenzato dall’aumento delle imposte indirette (+3,6%) e di quelle indirette (+5,3%). A settembre si registra una flessione delle entrate valutata nell’ordine dell’1,3% che appare in controtendenza rispetto a quanto osservato nell’ultimo bimestre.
Il Regno Unito, con una crescita del gettito tributario del +4,4%, evidenzia nei primi mesi dell’anno tassi di variazione superiori alla media del 2014 che riflettono l’andamento positivo delle imposte sul reddito e sul patrimonio (+6,3%) e dell’Iva (+3,6%).
Fanalino di coda della speciale classifica è la Francia che, al netto di rimborsi e sgravi fiscali, registra comunque una variazione tendenziale positiva delle entrate tributarie del +1,2% da attribuire all’andamento positivo dell’imposta sui redditi da lavoro (+1,6%) e dell’Iva (+3,5%). Negativo, invece, è il risultato per le entrate legate alle imposte sulle società (-22,1%).
 
L’andamento del gettito Iva
Il Portogallo guida la speciale classifica con la variazione tendenziale più elevata dall’inizio dell’anno con un tasso di variazione tendenziale positivo (+8,5%) che supera il risultato già positivo del 2014. Al secondo e al terzo posto sono a una spanna l’Irlanda (+8,3%) e la Spagna (+7,3%). A seguire il Regno Unito (3,6%), a una manciata di decimali la Francia (+3,5%) e la Germania (+3,3%). La forbice di variazione tra il Paese con la maggiore crescita, il Portogallo, e quello con la minore, la Germania, è di 5,2 punti percentuali. Regno Unito, Germania e Francia evidenziano tassi di variazione al di sotto della media registrata negli ultimi mesi del 2014.
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