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Dal mondo

Ue: l’ex tigre celtica sul ramo
più alto delle entrate fiscali

Pubblicato sul sito del Df il bollettino delle entrate tributarie internazionali per i primi dieci mesi dell’anno

L’Irlanda dopo aver condiviso con la Spagna, per la seconda volta consecutiva, lo scettro delle entrate fiscali internazionali nei primi nove mesi dell’anno, torna a far parlare di sé conquistando, questa volta da sola, la testa della speciale classifica per dati di gettito. Al secondo posto il Portogallo che conferma il trend positivo già registrato per tutto il 2013 mentre la medaglia di bronzo se la aggiudica la Spagna a ridosso della Germania. Sono, in estrema sintesi, le indicazioni contenute nell’ultimo aggiornamento dei dati internazionali di gettito, pubblicato sul sito del Df e relativo ai primi dieci mesi dell’anno.
 

L’Irlanda prima davanti al Portogallo, terza la Spagna
L’Irlanda questa volta non condivide con nessuno degli altri rivali il risultato e mantiene la posizione di testa con il tasso di crescita più elevato e una variazione positiva da inizio anno del 9,3%. A garantire la performance positiva è stato l’incremento registrato dall’imposta delle persone fisiche (+3,1%), delle società (+80,9%) e dell’Iva (+72,7%). Il Portogallo conferma il trend positivo del 2013 e ottiene un meritato secondo posto facendo segnare un tasso di variazione tendenziale cumulato (+6,8%) grazie all’aumento del gettito delle imposte dirette (+7,9%) e di quelle indirette (+5,9%). Si tinge di bronzo la prestazione della Spagna (+3,9%) che, rispetto all’ultima rilevazione, si classifica al terzo posto recuperando il differenziale negativo registrato a gennaio rispetto allo stesso periodo del 2013. A fare il risultato l'aumento del gettito delle imposte dirette (+1,6%) e di quelle indirette (+6,7%).
 
Germania e Regno Unito a ridosso, male la Francia
La Germania con un +3% si classifica a ridosso della Spagna e l’aumento del gettito di periodo di 13,7 mld di euro risulta comunque in linea con la media registrata nel 2013. In ottobre l'imposta sui redditi delle società evidenzia un valore negativo per 1,2 mld di euro anche se il differenziale si conferma positivo rispetto allo stesso periodo del 2013 (+1%). Chiude, per risultati positivi, il Regno Unito (+2,6%) che conferma l’andamento tendenziale osservato nei mesi scorsi grazie alla crescita moderata di imposte sul reddito e patrimonio (+0,4%) e positiva dell’Iva (+4,2%). Al di sotto dei risultati registrati nell’ultimo anno è la Francia che, dopo dodici mesi all’insegna di un tasso medio del 6,5%, fa segnare in ottobre una ulteriore flessione. Un risultato che le vale, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un -2,8% a causa dell’andamento negativo delle entrate dalle imposte sulle società (-34,3%). A fare da contraltare il gettito positivo dell’imposta sui redditi da lavoro (+6,4%) e Iva (+2,2%).
 
La classifica per gettito Iva
Sul versante dell’Iva la Spagna, come avvenuto lo scorso anno,  si conferma in testa alla speciale classifica con la variazione tendenziale più elevata dall’inizio del 2014 (+8,2%). Un risultato condiviso, ex aequo, con l’Irlanda (+8,2%). Seguono al secondo posto il Portogallo (+7,2%) che fa meglio dello scorso anno dato che è davanti al Regno Unito (+4,2%), terza in classifica, Germania (+2,8%) e Francia (+2,2%). Anche il Regno Unito incrementa i tassi di crescita mentre la Germania e la Francia confermano l’andamento positivo degli ultimi mesi del 2013. Tutti i Paesi osservati, indica il bollettino del Df, mostrano tassi di variazione tendenziali positivi anche se permane la forte oscillazione tra il valore più elevato e quello più contenuto pari a sei punti percentuali.
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