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Dal mondo

Ue: parte il progetto Taxedu.
Nasce il sito sull’educazione fiscale

Presentato a Bruxelles il portale dedicato ai giovani dai 9 ai 25 anni realizzato in cooperazione con 16 Stati membri

Taxedu
“Tax builds my future”, le tasse costruiscono il mio futuro, è questo uno dei messaggi chiave del progetto pilota Digital Tax Education for young Europeans, un’iniziativa del Parlamento europeo, della Commissione europea e delle autorità fiscali nazionali che, dopo un anno di lavoro, trova concreta realizzazione con il lancio oggi a Bruxelles del portale Taxedu. Si tratta di un hub online dove confluiscono materiali formativi interattivi, moduli di e-learning e micro-learning insieme a videogame, realizzati appositamente per introdurre il concetto di tassazione e suoi benefici in un modo accattivante, allo scopo di spiegare ai giovani come le tasse contribuiscano in modo strategico al funzionamento della società e, di conseguenza, di ridurre l’evasione fiscale e le frodi sul lungo periodo. Il portale è stato realizzato in tutte le lingue dell’Unione europea e tra i destinatari trova anche gli insegnanti ai quali è dedicato uno specifico “Teachers’ corner” con risorse, consigli e trucchi su come affrontare in aula il tema della tassazione e i suoi benefici. Tra gli elementi più innovativi di Taxedu c’è sicuramente la collaborazione delle amministrazioni fiscali dei singoli Stati membri, tra cui l’Italia, che hanno contribuito a realizzare un progetto che tenesse conto di tutte le specificità dei vari Paesi e la consultazione realizzata con i giovani cittadini europei che hanno espresso il loro parere durante la progettazione del sito e sui contenuti formativi.

Il fisco per ogni età 
Il portale Taxedu è stato concepito per adattarsi alle esigenze di apprendimento delle diverse fasce di età. Sono state, infatti, realizzate tre sezioni, una dedicata ai bambini dai 9 ai 12 anni, una agli adolescenti tra i 13 e i 17 anni e un’ultima ai giovani adulti dai 18 ai 25 anni, partendo dai concetti base di tassazione, per i più piccoli, fino ad arrivare agli aspetti fiscali più rilevanti per i giovani adulti che, ad esempio, scelgono di lavorare all’estero. Anche i moduli di micro-learning e di e-learning sono profilati in base alla fascia d’età e mirano a sviluppare, grazie anche alla presenza di un piccolo protagonista alieno, una consapevolezza fiscale che può essere messa in pratica giocando a “Taxlandia”, il videogioco in cui i ragazzi devono interpretare il ruolo di primo ministro dello Stato di Taxlandia, un ipotetico stato europeo ricco di montagne ondulate, laghi blu e diversi problemi di finanza pubblica. Il compito dei ragazzi sarà riportare l’economia sulla giusta strada, bilanciando le esigenze di cittadini, turisti e imprese. Il gioco avrà diversi livelli di difficoltà, a seconda della fascia di età, e tra i principali obiettivi da realizzare per guadagnare punti ci sarà riscuotere più imposte possibili per costruire infrastrutture, salvare le città dai disastri naturali  e dai cattivi investimenti, fare in modo che tutti siano felici e si sentano socialmente protetti, combattere la criminalità e l’inquinamento e, contemporaneamente, evitare le proteste  dei cittadini.
 
Quando le tasse diventano social
Raggiungere il maggior numero possibile di ragazzi in giro per l’Europa è un obiettivo non secondario del progetto pilota “Digital tax education for young Europeans”. È per questa ragione che di pari passo con le attività sviluppate direttamente sul portale, la Commissione europea sta promuovendo i principi della legalità fiscale anche attraverso i social media, con immagini e frasi chiave, sempre sotto il cappello di “Taxedu”. Oltre ad un’intensa attività su Twitter, Instagram e Facebook, dove i like sono già arrivati a quota 5mila, sono stati lanciati anche dei “playbuzz trivia”, dei simpatici quiz incentrati sui temi della tassazione.
 
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