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Dal mondo

Ue: le risorse dell'Europa vantaggio di economia e fisco (2)

Le nuove possibilità di accesso diretto ai finanziamenti comunitari nell'iniziativa targata made in Italy

finanziamenti diretti Ue

Il Safer Internet Plus e il Programma Hercule II antifrode e il Pericle a tutela dell'anticontraffazione monetaria figurano tra i principali settori di investimento dell'Unione europea. Oltre allo spazio dedicato all'ambiente, alla salute, alle politiche cooperative per lo sviluppo, all'occupazione e alla solidarietà sociale.

Il ruolo e la funzione di Hercule 2007-2013
Il Programma Hercule II 2007-2013, co-finanziato dall'Olaf, l'Ufficio europeo di lotta alle frodi, in collaborazione con l'Ordine nazionale dei dottori commercialisti ha evidenziato l'impegno dell'Italia nel contrasto alle frodi nei fondi strutturali europei fin da quando, il 6 aprile 2004, fu  adottata la Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che ne ha decretato l'esordio. Da allora, l'Italia ha aderito impiegando le migliori risorse istituzionali e dando, tra l'altro, continuo impulso anche all'attività di informazione sul corretto impiego dei fondi e sulla lotta alle frodi, a beneficio degli attori istituzionali, imprenditoriali, professionali, del mondo universitario e dell'opinione pubblica.
I vantaggi di una comunicazione efficace che illustri, in generale, le corrette dinamiche di accesso ai fondi, nonché i rischi derivanti dalle frodi e le misure investigative e giudiziarie previste a livello nazionale ed europeo, è stato e continua ad essere il migliore incentivo  per l'accrescimento della consapevolezza collettiva sulle opportunità offerte dal "sistema Europa", e rassicurare sulla capacità di risposta dell'Unione europea e degli Stati contro la criminalità.

Il ruolo e la funzione di Pericle
Il programma Periche, finalizzato a sensibilizzare il personale interessato dalla dimensione comunitaria dell'euro, favorire un clima di fiducia reciproca attraverso azioni concrete (tirocini, workshop specializzati, scambi di personale, ecc.) e la diffusione di informazioni, esperienze e buone pratiche, privilegia anch'esso il finanziamento dell'attività informativa.
Nell'ambito del programma beneficiano di finanziamenti  seminari, tirocini, workshop specializzati, scambi di agenti e ogni altra attività volta a potenziare le competenze dei professionisti direttamente interessati dall'introduzione della nuova moneta (funzionari dei corpi di polizia, delle dogane e delle amministrazioni finanziarie, rappresentanti delle banche centrali, delle zecche e degli istituti poligrafici, magistrati e giuristi specializzati e tutte le altre categorie professionali interessate) attraverso percorsi formativi pluridisciplinari e transnazionali.

Pericle e il riparto delle spese
Le spese relative all'organizzazione delle attività sono ripartite tra la Comunità e gli Stati membri organizzatori ma l'Unione può cofinanziare fino all'80% delle azioni di formazione nel territorio di un Paese terzo e il contributo attivo di alcuni organismi specializzati, quali il Sebc (Sistema europeo delle banche centrali), i Can/Cnap (Centri nazionali di analisi rispettivamente per le banconote e per le monete), il Ctse (Centro tecnico e scientifico europeo), l'Europol, l'Interpol e gli Uffici centrali istituiti a norma della Convenzione internazionale per la repressione del falso nummario (Convenzione di Ginevra del 20 aprile 1929).
Lo scambio delle informazioni viene effettuato nel rispetto della sicurezza e richiede, pertanto, il continuo raffinamento della metodica d'inchiesta nella valutazione dell'impatto economico e finanziario della contraffazione monetaria. I progetti a titolo del programma possono trarre origine dalle autorità competenti degli Stati membri o dalla Commissione. Gli Stati membri presentano un progetto all'anno (in via eccezionale due) relativi a workshop, incontri e seminari. Nel selezionare i progetti che le saranno presentati, la Commissione privilegia:

  • la dimensione europea del progetto;
  • la rispondenza del progetto agli obiettivi del programma;
  • la qualità del progetto sotto gli aspetti della concezione, dell'organizzazione, della presentazione, degli obiettivi e del rapporto costo/efficacia;
  • la compatibilità con le azioni dell'Unione europea, in corso o previste per il futuro.

La Commissione ha il compito di valutare l'attuazione dei progetti (tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013, l'importo di riferimento finanziario per l'esecuzione del programma ammonta a 7 milioni di euro).

L'azione svolta da Fiscalis
Preservare l'efficienza dei sistemi fiscali  tutelando gli interessi  mercato interno continua ad essere il leit motif della politica dell'Unione che guarda al programma Fiscalis come quello meritevole di particolare attenzione. Con le programmate iniezioni di  finanziamento la Commissione europea s'impegna dal 2008 nel miglioramento del funzionamento dei sistemi fiscali nel mercato interno  costituendo una barriera di protezione degli interessi dei diversi attori coinvolti, sia a livello nazionale che internazionale, favorendo la cooperazione tra i Paesi partecipanti, con azioni polarizzate a intensificare i sistemi di comunicazione e scambio di informazioni e i controlli multilaterali. Gli intenti possono essere resi maggiormente incisivi ed efficaci se corroborati da un'adeguata attività di informazione e di formazione attraverso   seminari e gruppi di progetto, visite di  lavoro e  attività di formazione affidata a professionisti qualificati e di indubbia fama. Anche in ambito fiscale le forze disposte in campo sono di tutto riguardo: un budget complessivo pari a 156,9 milioni per il periodo 2008-2013. Ma gli obiettivi sono altrettanto ambiziosi:

  • l'applicazione uniforme della normativa fiscale comunitaria in tutti gli Stati membri;
  • la tutela degli interessi finanziari nazionali e comunitari;
  • il buon funzionamento del mercato interno attraverso la lotta contro l'elusione e l'evasione fiscale, compresa la sua dimensione internazionale;
  • evitare le distorsioni della concorrenza;
  • la riduzione degli oneri di conformità in corso per le amministrazioni e dei contribuenti.

Fiscalis, l'Iva e le accise
Il programma, nello specifico, interviene nel meccanismo impositivo dell'Iva e delle accise, in materia di imposizione sul reddito e sul patrimonio e in materia di imposte sui premi assicurativi. Fiscalis 2013 innova rispetto al precedente in materia di Iva e accise considerando prioritari: efficienza, efficacia e generalizzazione delle attività di scambio di informazioni e cooperazione amministrativa tra Stati; attività di affinamento della formazione e specializzazione dei funzionari in modo da consentire loro di raggiungere un livello elevato di comprensione del diritto comunitario e della sua applicazione ai Paesi membri; il continuo miglioramento delle procedure amministrative in funzione delle esigenze delle amministrazioni e dei contribuenti attraverso lo sviluppo e la diffusione della normativa di prassi rilevante.

Fiscalis 2013: le proposte e il riparto delle spese
Possono presentare proposte i 27 paesi membri dell'Unione europea. Il programma è aperto anche alla partecipazione dei Paesi candidati che beneficiano di una strategia di pre-adesione, dei Paesi potenziali candidati (a seguito della conclusione di accordi quadro relativi alla loro partecipazione ai programmi comunitari) così come ad alcuni paesi partner nell'ambito della politica europea di vicinato
Le spese necessarie per la realizzazione di Fiscalis 2013 sono ripartite tra la Comunità e Paesi partecipanti secondo criteri tassativamente previsti. Vengono imputati alla Comunità (che esercita il  controllo permanente attraverso la Commissione europea e gli organismi a ciò deputati nei singoli Stati partecipanti) i seguenti oneri: i costi di acquisto, sviluppo, istallazione, manutenzione e normale funzionamento dei sistemi di comunicazione e di scambio delle informazioni; le spese di viaggio e soggiorno sostenute  dai funzionari dei Paesi partecipanti per la partecipazione a visite di lavoro, seminari e stages; i costi sostenuti per la realizzazione dei seminari; le spese per l'acquisto, l'installazione e la manutenzione di sistemi e moduli di formazione se questi sono comuni a tutti i Paesi partecipanti; le spese afferenti altre attività di supporto alla realizzazione del programma fino ad un massimo del 5% dell'intero costo.
Gravano, viceversa, sui bilanci dei singoli Stati partecipanti: i costi di acquisto, sviluppo, installazione, manutenzione e normale funzionamento degli elementi non comunitari dei sistemi di comunicazione e di scambio di informazioni; le spese sostenute per la formazione (anche linguistica)iniziale e permanente dei funzionari.

Cooperazione finanziaria e crisi di stabilità
Lo Strumento per la Stabilità rappresenta la strategia di finanziamento della Commissione europea per la cooperazione finanziaria, economica e tecnica contro le situazioni di instabilità e di crisi nei paesi terzi. L'assistenza condivisa si oppone come deterrente agli accadimenti che emergono in tempi crisi che possono tradursi in un pericolo per la democrazia, l'ordinamento giuridico e l'ordine pubblico. In tali emergenze l'Unione reputa importante intervenire con sollecitudine ed efficacia in difesa dei  diritti umani e delle libertà fondamentali per scongiurare l'insorgere o il proseguire di conflitti armato o le minacce di destabilizzazione degli assets istituzionali.

Il finanziamento bipolare
Anche in tale alveo l'azione richiede strategia mirata, elevata competenza tecnica e, ovviamente, un notevole budget. La pianificazione dell'impegno si concretizza nell'adozione di un finanziamento bipolare:  una componente di breve termine (gestita dalla DG relazioni esterne) e una componente di lungo termine (suddivisa a sua volta in tre priorità, le prime due gestite dalla DG EuropeAid e la terza dalla DG Relazioni Esterne).
Il budget complessivo pari a 2,06 miliardi di euro ( stanziato per il periodo  2007 e 2013) prevede un impegno pari al 72% del budget totale per prima componente ed il restante 23 % alla seconda a  beneficio di  progetti e programmi a sostegno del bilancio generale o settoriale, contributi a fondi internazionali, ecc… Non sono esclusi  il cofinanziamento con gli Stati membri, qualsiasi altro Paese donatore, le organizzazioni internazionali e regionali, le società, le imprese e le altre organizzazioni e imprese private, gli altri attori non statali, i Paesi o le regioni partner beneficiari dei fondi e gli altri organismi ammissibili al finanziamento.

fine 

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