Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Dal mondo

Ue: sì a commissione d’inchiesta
sul caso Panama Papers

Istituita dal Parlamento europeo con un mandato ad hoc che sarà deciso il 4 maggio prossimo dalla Conferenza

europarlamento
L’Europarlamento lancia una Commissione d’inchiesta sulla vicenda dei Panama Papers. La Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo, in cui siedono i capigruppo politici e il presidente dell'Assemblea, ha deciso all'unanimità, a Strasburgo, l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla vicenda dei Panama Papers, le rivelazioni giornalistiche sugli elusori fiscali nei paradisi offshore. Il mandato della commissione d'inchiesta sarà deciso dalla stessa Conferenza dei presidenti il 4 maggio prossimo, dopo un voto della plenaria durante la prossima sessione di Strasburgo. Entro 12 mesi al massimo dovranno essere tratte le conclusioni del lavoro che si fonderà prevalentemente su audizioni e missioni.
 
Come viene creata la Commissione d’inchiesta
La Commissione d'inchiesta, precisa un comunicato del Parlamento, viene istituita sulla base della Decisione interistituzionale del 19 aprile 1995 che attribuisce tra l'altro il potere di convocare rappresentanti dei governi ed impone la consegna di documenti. L'obiettivo è passare ai raggi x i meccanismi di aggiramento delle regole fiscali da parte di singoli individui attraverso i paesi non cooperativi, di cui fa parte Panama, alla luce delle ultime rivelazioni. In tal modo il Parlamento completa l'attività di indagine tecnico-politica essendo la commissione speciale sui “tax rulings”, gli accordi preventivi tra multinazionali e amministrazioni fiscali degli Stati membri, ancora in piena attività all'inizio del secondo mandato. Sul tavolo ci sarebbe l'opzione di fondere la nuova commissione di inchiesta sui Panama Papers, cioè sull'evasione e sull'aggiramento fiscale condotto dagli individui. con quella che si sta occupando dell'attività fiscale “aggressiva” delle società multinazionali creata in seguito allo scandalo LuxLeaks. Il presidente di quest'ultima commissione Alain Lamassoure (Ppe-Francia) si è già pronunciato a favore di una commissione specifica con questo argomento: in entrambi i casi l'aggiramento fiscale (da verificare caso per caso se si è trattato di frode) avviene attraverso gli stessi intermediari, attraverso le grandi banche, negli stessi paradisi fiscali, ma i beneficiari sono diversi.
 
Gli eurodeputati sollecitano a intensificare gli sforzi contro l’evasione fiscale
In seguito alla pubblicazione dei Panama Papers, relativi a oltre 200.000 società offshore e ai loro proprietari segreti tra cui molti politici e celebrità, i deputati hanno sollecitato la Commissione europea e gli Stati membri a intensificare i loro sforzi per combattere l'evasione fiscale e il riciclaggio di denaro nel dibattito di martedì. Gli eurodeputati chiedono a governi e alla Ue di agire rapidamente per una "stretta effettiva" all'evasione fiscale intensificando gli sforzi per contrastare sia l'erosione della base impositiva che il riciclaggio di denaro. Il dibattito sui Panama Papers nel corso della sessione plenaria a Strasburgo, ha avuto luogo nelle stesse ore durante le quali a Parigi l'Ocse ha convocato una riunione della rete Jisic (Joint International Tax Shelter Information and Collaboration), che raggruppa i responsabili fiscali di 46 paesi, che ha il mandato di reagire ai rischi di frode fiscali su scala internazionale. Si è trattato di un primo scambio di valutazioni sul dopo Panama Papers.
 
Il rapporto del Segretariato Ocse al G20
Intanto è degli ultimi giorni il rapporto del Segretariato generale Ocse al G20 relativo a Panama. Dalla lettura del documento emerge che Panama è uno dei pochi centri finanziari a non aver ancora aderito al Common Reporting Standard così come non ha espresso alcun interesse alla firma della convenzione multilaterale sulla mutua assistenza amministrativa in materia fiscale. In merito ai progressi connessi al Global Forum, Panama è passato alla fase due delle peer review soltanto di recente dopo essere rimasta “bloccata” alla fase 1 per cinque anni.
 
URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/dal-mondo/articolo/ue-si-commissione-dinchiesta-sul-caso-panama-papers