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Dal mondo

Ue: sull’attuazione delle direttive,
palmares alle repubbliche baltiche

Pubblicato dalla Commissione europea il tradizionale rapporto che fotografa il recepimento negli ordinamenti

podio di merito
L’Internal Market Scoreboard, il documento che fotografa la situazione del deficit di recepimento medio (ossia la percentuale delle direttive Ue per il mercato interno non convertite in leggi nazionali nei tempi previsti), evidenzia un tendenziale miglioramento della performance delle prestazioni in buona parte dei 27 eurostati. Il rapporto  della Commissione europea sul quadro di valutazione del mercato interno misura una discesa dello stato di attuazione delle direttive e della loro fedele trasposizione nell'ordinamento degli Stati membri.
 

 
Il recepimento delle direttive
In media, gli Stati membri, dopo la scadenza  del  termine di recepimento fissato, si concedono nove mesi supplementari prima di adottare la normativa di attuazione. Soltanto Malta, Svezia, Spagna, Francia e Lettonia hanno un ritardo medio più breve rispetto al novembre 2011. Relativamente alle direttive che hanno un ritardo superiore ai due anni rispetto al termine di recepimento (elencate nella relazione) ventidue Stati membri soddisfano l'obiettivo "tolleranza zero" . 
 
Deficit medio di recepimento e di conformità
Nel campo del mercato unico, il deficit medio di recepimento è pari allo 0,9% ossia al di sotto dell'obiettivo convenuto (1%) dai capi di Stato e di governo europei nel 2007. Il numero delle direttive recepite in modo non corretto e il deficit medio di conformità Ue passa dallo 0,8% di sei mesi fa allo 0,7% del mese di ottobre, sfiorando la quota dello 0,5% proposta nell'Atto per il mercato unico dell'aprile 2011. 
Nell’arco di tempo preso in considerazione si registra, tuttavia, una crescita del  numero di direttive recepite in ritardo di 2 anni (o più) del tempo medio supplementare necessario per dare attuazione a una direttiva dell'Unione europea nel diritto nazionale (da 7,9 a 9,1 mesi). Il numero degli Stati membri che ha raggiunto l'1% è aumentato da undici a sedici. Lussemburgo, Romania, Finlandia, Regno Unito, Austria, Portogallo, Slovenia, Belgio, Cipro, Polonia e Italia devono raddoppiare gli sforzi per conseguire questo obiettivo.
 
Il palmares dei risultati
In totale, hanno raggiunto o eguagliato il miglior risultato in assoluto otto Stati membri, ossia Repubblica ceca, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Lettonia e Malta. Malta e Lettonia svettano tra gli Stati “virtuosi”, con due sole direttive in attesa di recepimento. Non meno degna di menzione è la buona prassi di tempestivo recepimento condotta dalla Repubblica ceca e dalla Grecia. La Repubblica ceca dal deficit di recepimento dell’ultimo semestre (1,9% del maggio scorso) è approdata  allo 0,6% di oggi. La Grecia, che nel passato biennio era il Paese con il più alto deficit di recepimento tra i 27 Stati membri, ha raggiunto lo 0,5%. 
 
Le procedure di infrazione
Conforta il trend relativo alle procedure di infrazioni.  Il numero complessivo di procedimenti d’infrazione relativi al mercato interno risulta sceso del 37% rispetto al 2007. Una volta che la Corte di giustizia dichiara lo stato d'infrazione del diritto dell'Unione, gli Stati membri debbono ottemperare alla  sentenza. Tuttavia, in numerosi casi ciò avviene dopo molto tempo, in media oltre 17,5 mesi. Per Irlanda, Francia e Spagna l'intervallo è di quasi due anni. 
 
Fiscalità e ambiente: più del 40% dei procedimenti d’infrazione
Dalle 34 procedure in media per Stato membro di sei mesi fa il numero dei procedimenti aperti si attesta sugli attuali 31.  Il dato appare la inerziale conseguenza dell’implementazione di dispositivi di soluzione dei problemi di mancata conformità al diritto comunitario nella  fase precedente della procedura
Tenendo conto di tutti gli indicatori relativi al recepimento, gli Stati che vantano i migliori risultati complessivi sono la Lettonia, l'Estonia, il Lussemburgo e la Lituania.
Ambiente e fiscalità sono i settori in cui si registra più del 40% dei procedimenti d'infrazione.
La durata media dei procedimenti d’infrazione aperti varia da uno (Lussemburgo) a tre anni (Svezia).
 
La governance del mercato unico
Nella comunicazione "Una governance migliore per il mercato unico" la Commissione ha proposto una serie di misure intese a rafforzare la governance nel mercato unico (cfr. IP/12/587), identificando i settori chiave che possono "determinare i maggiori vantaggi in termini di crescita e occupazione". 
L’esecutivo Ue  ha chiesto agli Stati membri l’impegno in termini di  "tolleranza zero" in materia di recepimento di direttive e la collaborazione degli stessi  nell’assicurare adempimento  e termine  delle violazioni del diritto comunitario entro diciotto mesi, dodici in caso di secondo ricorso. 
La Commissione redigerà una relazione annuale sull'integrazione del mercato unico nonché indici di performance dei risultati delle policy, ossia una valutazione dei processi utile anche per il “benchmarking” di politica territoriale strategica. La relazione sarà di supporto  per l’invio, nell'ambito del processo del semestre europeo, di raccomandazioni specifiche per Paese,  utili, tra l’altro, agli attori dei cluster sul territorio per definire strategie produttive e organizzative oltre che di governance. 
 
Tabella dello stato di recepimento delle direttive in materia di mercato interno
La tabella sul recepimento delle direttive in materia di mercato interno riporta gli indicatori principali nella finalità di fornire una visione più completa del grado di attuazione e di applicazione della legislazione in materia di mercato interno da parte degli Stati membri. 
 
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