Ue: una task force fiscale
per la digital economy
Il gruppo di lavoro, istituito dall’esecutivo di Bruxelles, dovrà studiare le migliori modalità di tassazione

La tassazione digitale a livello comunitario e internazionale
L’Unione europea sarà attiva ai lavori del Beps (Base Erosion and Profit Shifting) dell’Ocse in modo che vi sia una coerenza sulla tassazione digitale a livello comunitario e internazionale. Secondo il Rapporto Beps dell’Ocse, i principi accolti a livello internazionale non sono stati in grado di seguire i rilevanti cambiamenti che hanno interessato, soprattutto negli ultimi anni, i differenti settori economici: in particolare, è stato evidenziato che le imprese multinazionali strutturino il loro business sfruttando le distorsioni che esistono nei vari ordinamenti nazionali, per eliminare o ridurre in modo significativo il livello di imposizione sul reddito.
Il piano d’azione BEPS e il commercio elettronico
A luglio 2013 l’Ocse ha pubblicato il piano di azione sul Beps con l’indicazione di quindici aree d’intervento, tra le quali vi è anche l’economia digitale. Secondo il piano, gli attuali principi di fiscalità internazionale risultano inefficaci nel far fronte alle principali tematiche che il commercio elettronico presenta, come, ad esempio, la connessione dei redditi prodotti con un determinato territorio ed è opportuno identificare le principali problematiche riscontrate dai diversi Stati e le azioni necessarie per eliminarle.
Algirdas Šemeta, commissario europeo per la fiscalità e l’Unione doganale afferma che “i sistemi fiscali in vigore oggi sono stati concepiti in un’epoca in cui ancora non esistevano i computer. La tassazione non deve essere un ostacolo su tutto ciò che di buono esprime la rivoluzione digitale. Dobbiamo assicurare che il settore giochi il giusto ruolo e paghi il giusto. Le sfide collegate alla tassazione dell’economia digitale sono enormi e non ci sono ancora risposte pronte. Per questo abbiamo bisogno di riflessioni profonde, su questo tema all’interno dell’Unione europea, per assicurare che i prossimi passi che faremo siano quelli giusti”.
Economia digitale: il contesto
L’economia digitale è considerata una risorsa importante per lo sviluppo economico e il mondo del lavoro nell’Unione europea. Quindi, per la politica fiscale, il gruppo di esperti avrà bisogno di assicurare che i sistemi fiscali sostengano la crescita del settore digitale nel mercato unico. Questo significa incoraggiare un ambiente proficuo per il business e rimuovere gli ostacoli fiscali che possono scoraggiare gli investimenti e la crescita. Il settore digitale, inoltre, deve contribuire equamente alle finanze pubbliche. Al momento attuale l’elusione fiscale aziendale e la pianificazione fiscale aggressiva sono particolarmente problematiche nell’economia digitale. Ciò è dovuto alla natura globale e intangibile di queste aziende e al fatto che le regole fiscali di oggi non sono state concepite per l’e-commerce. Il risultato è che le tasse pagate dall’economia digitale sono spesso non in linea con la presenza e i profitti di questo settore nell’Unione europea. Il gruppo elaborerà, quindi, un approccio completo sulla tassazione del digitale per proteggere la base imponibile degli Stati membri e assicurare che il principio della tassazione equa non sia indebolito.