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Dal mondo

Ue: tre priorità tra cui il Fisco
nel sondaggio Eurobarometro

Evasione, terrorismo, ma anche immigrazione, ambiente sono gli argomenti più gettonati dai cittadini

eurobarometro
Un’azione più efficace contro l’evasione fiscale, il terrorismo e la disoccupazione, ma anche un maggior interventismo per risolvere le crisi dei migranti e per proteggere l’ambiente e le frontiere esterne.
Sono queste i risultati dell’ultimo sondaggio di Eurobarometro pubblicato dal Parlamento europeo, condotto su un campione di 27.969 cittadini europei, tra cui 1.033 cittadini italiani, intervistati tra il 9 e il 19 aprile del 2016.
 
Il contesto internazionale – Per interpretare in maniera significativa i risultati del sondaggio è bene considerare il contesto europeo e internazionale in cui è stato condotto, partendo dai risultati del referendum in cui i cittadini del Regno Unito si sono espressi a favore dell’uscita dall’Unione europea.
In primo luogo, vanno ricordati i tragici attentati di Bruxelles del 22 marzo 2016, che hanno fatto seguito ad altri attentati terroristici nell’Unione europea, tra cui quelli compiuti in Francia nel gennaio e nel novembre 2015 e in Danimarca nel febbraio 2015.
Inoltre, nel periodo subito precedente all’indagine hanno avuto luogo una serie di elezioni, tra cui quelle politiche in Irlanda e quelle parlamentari in Slovacchia, e di referendum tra cui quello in Italia sull’abolizione dello sfruttamento del gas e del petrolio off-shore.
Non può sottacersi, sulla scena internazionale, il recente scandalo dei Panama Papers, la cui pubblicazione è iniziata il 3 aprile 2016.
Il contesto europeo e internazionale ha certamente influenzato in maniera significativa le risposte degli intervistati
 
I principali risultati dell’indagine – Eurobarometro è stato istituito nel 1973 ed è il servizio della Commissione europea che misura ed analizza le tendenze dell’opinione pubblica in tutti gli Stati membri, per consentire alla Commissione di preparare le sue proposte legislative, prendere decisioni e valutare il proprio operato.
Le inchieste e gli studi riguardano argomenti di primaria importanza per la cittadinanza europea e per far questo Eurobarometro si avvale sia di sondaggi d’opinione che di gruppi di discussione (“focus group”). Dalle sue rilevazioni vengono tratti circa 100 rapporti all’anno.
Il sondaggio è stato commissionato dal Parlamento Europeo per avere il punto di quale sia la direzione che le politiche comunitarie devono prendere in quindici aree tematiche, tra cui il terrorismo, il lavoro e l’evasione fiscale.
Secondo il campione che ha preso parte al sondaggio si rendono necessari urgenti e numerosi interventi da parte dell’Unione europea in una vasta gamma di aree tematiche.
Le priorità sono certamente la lotta al terrorismo (82%) ed il contrasto alla disoccupazione (77%) e, in quest’ottica, le misure che sono ritenute più urgenti secondo gli intervistati sono la prevenzione dei finanziamenti alle organizzazioni terroristiche (42%) e gli interventi volti a rafforzare i controlli lungo le frontiere esterne all’Unione (39%).
Tra i cittadini europei è palpabile anche un forte sentimento di insicurezza e preoccupazione legata alla gestione delle proprie risorse finanziarie. Ben il 75% del campione intervistato ritiene sia necessario adottare da parte dell’Unione Europea maggior azioni di contrasto nel campo dell’evasione fiscale.
I risultati dell’indagine indicano che questa percezione è strettamente legata alle crisi economica e finanziaria e ai principali scandali che recentemente hanno dominato l’informazione europea e internazionale: infatti il 66% degli intervistati ritiene che l’azione europea contro la frode fiscale sia insufficiente.
Questi i risultati del sondaggio per Paese alla domanda se l’azione dell’UE di lotta alla frode fiscale sia eccessiva, adeguata/piuttosto adeguata o insufficiente.



Insufficiente (%)





Nonostante i risultati non siano molto incoraggianti, sono comunque numerose le iniziative che il Parlamento europeo ha in cantiere in materia di tassazione, prime fra tutte le raccomandazioni ai Paesi dell’Unione, di prossima pubblicazione, per rendere il sistema fiscale sulle società più equo in tutta Europa.
È obiettivo del Parlamento far sì che il sistema di tassazione delle imprese multinazionali sia trasparente, dimodoché i profitti siano dichiarati e tassati nel Paese in cui sono realizzati, e che si raggiunga un maggior coordinamento tra i Paesi dell’Unione.
Il Parlamento ha deciso inoltre l’istituzione di due commissioni di inchiesta.
La prima ha il compito di investigare gli accordi finanziari vantaggiosi ottenuti da alcune multinazionali con alcuni Stati membri, che finiscono per incrinare il sistema della libera concorrenza.
La seconda commissione ha un mandato di 12 mesi e ha il compito esclusivo di esaminare i fatti portati alla luce dai cd. Panama Papers, volto a valutare come la Commissione europea e gli Stati membri intendono contrastare i fenomeni del riciclaggio di denaro e dell’evasione fiscale internazionale.

In Italia – Il campione ha riguardato anche 1.033 cittadini italiani, secondo cui la lotta al terrorismo e alla disoccupazione vengono giudicate di pari importanza: in entrambi i casi, l’88% degli intervistati dichiara di volere un maggiore intervento da parte dell’UE.
L’85% degli intervistati ha espresso un parere favorevole per ulteriori interventi in materia di immigrazione dell’UE mentre il 79% di questi, in linea con i risultati europei, auspica un maggior interventismo nel campo dell’evasione fiscale.

 
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