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Dal mondo

Uk: al via il Making Tax Digital.
Fisco a prova di tecnologia

Il Governo britannico fa partire il progetto che per ora interessa solo l’Iva, dal 2020 anche le altre imposte

L’Inghilterra sta per lanciare la nuova strategia fiscale per il digitale, per il primo anno (2019), unicamente riservata all’Iva e la estenderà ad altre imposte non prima del 2020. Le imprese iscritte al registro Iva con un volume d’affari annuo superiore alle 85mila sterline saranno tenute a rispettare le regole del Making Tax Digital (Mtd). Dovranno tenere un registro Iva digitale, registrarsi all’Mtd ai fini Iva, utilizzare software online compatibili con il progetto (e preautorizzati dalle Entrate britanniche) per presentare le dichiarazioni Iva. L’ambizione del Fisco britannico è quella di diventare una delle amministrazioni fiscali più avanzate al mondo e questo progetto sta modificando radicalmente il modo in cui funziona il sistema fiscale, trasformando il Fisco attraverso la tecnologia e rendendolo più efficace, più efficiente e più facile per i contribuenti.

Il calendario Making tax digital
Dal primo aprile di quest’anno tutte le imprese registrate con partita Iva con un fatturato tassabile superiore alla soglia Iva (85mila sterline) sono tenute a conservare i registri digitali e inviare le dichiarazioni Iva digitalmente al Fisco britannico utilizzando software compatibili con Mtd (ad eccezione di quelle aziende per le quali il nuovo adempimento è stato posticipato).
A partire dal 1° ottobre 2019, invece, saranno tutte le società registrate con partita Iva che sono state differite, a dover conservare i registri digitali e inviare le dichiarazioni Iva in formato digitale alle Entrate britanniche utilizzando un software compatibile con il progetto Making tax digital. La proroga si applica a una minoranza di imprese con un registro Iva più complesso che rientrano in una delle seguenti categorie:  gruppo o divisione Iva, residente all’estero,    trust,    organizzazione no-profit non costituita in forma di società,    coloro che presentano le dichiarazioni annuali,    ente locale,   impresa pubblica,    coloro che effettuano pagamenti in acconto.
Lo step successivo prevede che, a partire dal 2020, tutte le aziende e le persone fisiche siano in grado di poter archiviare i registri Iva in formato digitale e inviarli all’Agenzia delle Entrate del Regno Unito.

I vantaggi del sistema
Le aziende, indipendentemente dal fatturato, possono trarre vantaggio dall’utilizzo di software per conservare i dati in formato digitale. Infatti, i software non solo possono aiutare l’azienda ad avere una gestione più efficace, ma possono ridurre anche gli errori evitabili nei registri aziendali che si verificano quando vengono eseguiti calcoli manuali o le informazioni vengono trascritte. L’obiettivo del Regno Unito è quello di esercitare un maggior controllo sull’evasione e la frode fiscale, oltre che di ridurre gli errori che si verificano sui documenti elaborati senza l’ausilio di strumenti informatici.

Il progetto Making tax digital
I dati del 2018 sulla perdita di gettito nel Regno Unito mostrano che la maggior parte dei contribuenti ha intenzione di pagare le giuste imposte sui propri redditi, ma che trova difficile il sistema fiscale, con errori che costano all’Erario oltre 9 miliardi di sterline l’anno.
Per rendere il Fisco più digitale e alla portata di tutti, nel 2015 è nato il progetto Making tax digital che il governo inglese inizialmente ha proposto fosse attuato in due anni, prima applicandolo alle dichiarazioni dei redditi (nel 2018) e successivamente all’Iva (nel 2019) e infine all’imposta sulle società (nel 2020).
Il progetto è frutto di ben 6 consultazioni con le varie parti interessate e pubblicate nel mese di agosto 2016, ognuna dedicata a uno specifico gruppo di imprese o a determinati aspetti come per esempio l’estensione della contabilità di cassa ai proprietari terrieri o l’allineamento di elementi del quadro amministrativo fiscale per tutti i tipi di tasse, compresa la semplificazione delle sanzioni per il deposito posticipato e per i ritardi di pagamento.

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