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UK, boom di contribuenti single, ma soltanto per il fisco locale

Uno studio dell’Audit Commission rivela la crescita del meccanismo di evasione ai danni delle contee

Il matrimonio made-in UK non sembra più di moda, tanto che s’afferma sui documenti fiscali, come un’onda lunga, il profilo del contribuente solitario, quasi 10milioni. Sbagliato, la realtà è diversa, anzi, i conti proprio non tornano. A lanciare l’allarme è stata, per prima, l’Audit Commission, sorta di Corte dei Conti in stile britannico che esaminando i flussi, il gettito e i trend della council tax, l’imposta sulla proprietà che si versa annualmente nelle casse degli enti locali, ha rilevato un lungo elenco di anomalie. Tra le quali, la più sfacciata interessa lo status coniugale di centinaia di migliaia di cittadini.
 
Meno tasse, più single In pratica, per beneficiare dello speciale sconto del 25per cento che spetta ai proprietari single, quasi magicamente nella compilazione della documentazione da inviare al fisco molti contribuenti dimenticano appositamente il matrimonio per riscoprirsi scapoli e solitari. E non si tratta di comuni errori dovuti alla complessità dei modelli e delle norme. Al contrario, l’impianto normativo e le procedure da seguire per pagare la council tax sono tra le più semplici e dirette tra quelle, ad oggi, in vigore nel Regno Unito. Tanto chiare e facilmente comprensibili che ogni anno all’incirca 50miliardi di sterline transitano nella piena disponibilità degli erari locali, consentendo l’erogazione di servizi fondamentali alle comunità. Ora però, il boom dei contribuenti inaspettatamente single sembra porre seri problemi di gettito che, a conti fatti, e soprattutto in tempi di Crisi, richiedono risposte immediate.
 
I conti non tornano, anzi, i matrimoni scompaiono – Un primo intervento, deciso, lo ha fornito proprio la Audit Commission. Infatti, secondo lo studio, elaborato dagli esperti della Commissione di Controllo, dietro la scelta di centinaia di miglia di contribuenti di reinventarsi single, si celerebbe esclusivamente la finalità di conseguire un risparmio fiscale dribblando il fisco locale. In media, lo sconto del 25per cento sul versamento della council tax, è pari a circa 300 sterline l’anno, somma che equivale al 12per cento del reddito medio britannico che, ora soprattutto, sarebbe sufficiente a convincere il contribuente che possiede proprietà residenziali a scambiare il proprio status personale.
 
L’onda lunga dei single per ragioni fiscali – Al momento, raffrontando i documenti fiscali con i dati del registro civile, la stima minima del numero dei contribuenti britannici che si reinventano single soltanto per gabbare il fisco, risulta pari a quasi 400mila proprietari d’immobili residenziali. Ma si tratta d’una stima minima. Altri studi e ricerche, condotti in questi giorni da think tank specializzati e da enti privati, hanno spinto l’asticella ancora più in alto, sottolineando come dei circa 10milioni di contribuenti che s’avvalgono dello sconto del 25per cento, almeno 1,5milioni in realtà non ne avrebbero alcun diritto, non essendo scapoli.
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