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Unione europea: benzina che cerchi,
Fisco che trovi…alla pompa

Lo studio di una nota associazione ha messo a confronto l’importo di accise e Iva che incide sul prezzo

distributore di benzina
Le tasse sul costo della benzina negli USA incidono, in media, per il 13% nel caso del regular gasoline e per il 12% nel caso del diesel.
Le tasse sul costo della benzina in Europa, incidono in media, per il 55,8%. Se il prezzo medio europeo alla pompa (per 1000 litri), infatti, è pari a euro 1,626 (e il prezzo netto industriale è uguale a euro 0,719) le tasse influiscono sul prezzo finale per euro 0,907. A indicarlo lo studio di una nota associazione che ha messo a confronto l’importo di accise e Iva. Imposte che finiscono per incidere sul prezzo finale alla pompa di benzina e gasolio.

 
Il ruolo delle tasse in Europa
L’incidenza delle imposte sul gasolio, ricorda lo studio, scende a 48,7%. Il diesel costa al consumatore euro 1,488 (il prezzo netto industriale euro 0,764) e le tasse euro 0,725.
In ogni caso l’incidenza delle tasse nei 27 Stati membri dell’Unione europea va dal 58,1% al 43,3% per la benzina e dal 53,8% al 39,2% per il gasolio (ovvero da 1,033 euro a 0,556 euro per 1 litro di benzina e da 0,905 euro a 0,494 euro per 1 litro di gasolio). 
In definitiva, la somma del carburante presso le stazioni di servizio in Europa varia per la benzina da 1,778 euro a 1,284 euro al litro (con una differenza di euro 0,494) e per il gasolio da 1,683 euro a 1,259 euro al litro (con una differenza di euro 0,424).
 
L’incidenza sulla benzina
Nello specifico i cinque Paesi in cui le accise e l’Iva influenzano maggiormente il costo della benzina sono l’Italia (58,1% con euro 1,033 di tasse), i Paesi Bassi (57,9% con euro 1,016 di tasse), la Grecia (58,3% con euro 1,008 di tasse), la Finlandia (55,9% con euro 0,937 di tasse) e la Germania (55,4% con 0,920 euro di tasse).
I cinque Paesi dove l’imposta incide meno sono Malta (47,7% con euro 0,689 di tasse), Spagna (47,6% con euro 0,681 di tasse), Estonia (48% con euro 0,648 di tasse), Lussemburgo (46,2% con euro 0,644 di tasse) e Cipro (43,3% con euro 0,556 di tasse).
 
L’incidenza sul gasolio
Quattro su cinque Paesi dove le tasse incidono maggiormente sulla benzina si “confermano” tali anche per quanto concerne il gasolio. L’Italia (53,8% con euro 0,905 di tasse), la Grecia (46,7% con euro 0,712 di tasse), la Finlandia (49,0% con euro 0,749 di tasse) e la Germania (47,6% con 0,712 euro di tasse).
Nei top five, in questo caso, entra l’Irlanda (50,7% con 0,791 euro di tasse).
I cinque Stati dove le tasse sulla benzina incidono in modo più lieve sul prezzo alla pompa sono gli stessi con riferimento al gasolio e cioè Malta (43,0% con euro 0,593 di tasse), Spagna (41,9% con euro 0,578 di tasse), Estonia (45,8% con euro 0,618 di tasse), Lussemburgo (39,2% con euro 0,494 di tasse) e Cipro (40,5% con euro 0,531 di tasse).
 
Come avviene la tassazione del carburante in Italia
È bene sottolineare il significato del termine accisa. L’accisa è una imposta che grava sulla quantità del bene e non sul valore totale. Si tratta di una imposta che viene applicata sulla realizzazione e la vendita di un determinato prodotto. In via esemplificativa, si riporta il meccanismo di tassazione del carburante in Italia (dalle rilevazioni Mise del 15 ottobre 2012). Al prezzo netto (industriale) si aggiunge l’accisa (imposta indiretta sulla produzione) e poi si applica l’Iva (imposta indiretta sul valore aggiunto) al 21%. In tal modo si ottiene il prezzo al consumo (alla pompa). Al prezzo netto pari 0,797 euro si aggiunge l’accisa pari a euro 0,728 e si ottiene euro 1,525. Su tale cifra si applica l’Iva al 21% ovvero euro 0,320 per cui 1,525 euro + 0,320 euro = 1,845 euro. Sul punto, giova rilevare che, in tal caso, vige il principio della doppia imposizione fiscale, in quanto l’Iva si applica sul prezzo dopo l’accisa. Peraltro, giova rilevare che nella parte industriale (0,797 euro), una quota, 0,606 euro, equivale al costo della materia prima che subisce l’effetto cambio euro/dollaro e una quota, 0,191 euro, equivalente al margine su cui l’operatore può modificare il prezzo alla pompa. 
 
Le cause del prezzo elevato
Non soltanto un problema di tasse. Secondo lo studio il prezzo del carburante è determinato da tre fattori. Certamente dal peso delle tasse ma anche da un sistema distributivo troppo frazionato e, infine, da un numero di stazioni di servizio self-service particolarmente inferiore rispetto a quello della media europea.


Fonti
Dati ministero Sviluppo economico
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