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Dal mondo

Usa, un anno di fisco e taxpayers - 1
Le azioni di contrasto all’evasione

Svelati i risultati delle Entrate americane nel 2020 nei rapporti del Revenue Service. Concluse 1.600 tra indagini e verifiche. Identificate frodi per 2,3 miliardi di dollari

sede irs

Negli ultimi tre mesi dell’anno, i funzionari del Fisco americano hanno elaborato molte informazioni sul periodo di imposta che si è concluso lo scorso 30 settembre. Grazie a questo lavoro di analisi dei dati, in un breve arco di tempo che va tra la fine del 2020 e l’inizio dell’anno nuovo, l’Irs ha pubblicato due report che fanno il punto sulle attività dell’Agenzia delle Entrate statunitense, una bussola “fiscale” per affrontare le sfide del 2021.  
Le informazioni per comprendere più a fondo il Fisco d’oltreoceano sono contenute nei rapporti 2020 sul risultato delle azioni di contrasto ai reati fiscali (Irs/Ci Annual Report 2020), sul complesso di attività e sui servizi forniti ai contribuenti (Internal Revenue Service Progress Update. Putting Taxpayers First). Mentre in questo articolo ci concentreremo sul primo rapporto (realizzato dalla divisione investigativa dell’Irs, la Criminal Investigation Division), un prossimo approfondimento sarà dedicato al lavoro svolto dagli uffici dell’amministrazione tributaria federale al servizio dei contribuenti statunitensi.

I risultati della lotta alle frodi 
Nel corso del 2020 la divisione investigativa dell’Irs ha identificato frodi fiscali e altri crimini finanziari per oltre 10 miliardi di dollari. Un risultato ancora più significativo se si pensa ai problemi causati dalla pandemia scoppiata nei primi mesi dell’anno e tuttora in corso. Chuck Rettig, attuale direttore dell'Irs, ha sottolineato con soddisfazione come nel corso dei 12 mesi passati, nonostante le condizioni difficili, i funzionari della divisione investigativa “hanno avviato quasi 1.600 indagini e identificato 2,3 miliardi di dollari in schemi di frode fiscale.” 

I numeri del 2020
All’interno dei vari reparti in cui è organizzata la divisione, nel 2020 la compagine degli agenti impegnati sul campo è aumentata (+1% rispetto all’anno precedente) a seguito delle assunzioni effettuate in parte per compensare il calo della forza lavoro causato dai pensionamenti del periodo. Tornando ai risultati ottenuti da questi funzionari e dagli altri reparti della divisione, i casi avviati dalla divisione nel corso dell’anno sono stati quasi 1.600 (esattamente 1.598). Da un altro punto di vista, ciò può essere tradotto con un altro numero: il 73% del tempo di lavoro dei dipendenti è stato assorbito dalle attività relative alle indagini fiscali. Le fonti che hanno innescato le indagini nel 2020 sono state le più disparate come al solito. La maggior parte (il 29%) derivava da segnalazioni di altre agenzie federali, un’altra grossa quota (il 26%), invece, proveniva dagli uffici dei procuratori dei vari distretti. Altri punti salienti trattati nel rapporto: l’avvio di 140 indagini per reati penali, la conclusione di 187 indagini della stessa categoria, il controllo di 133.451 dichiarazioni dei redditi di contribuenti persone fisiche, nelle quali sono stati individuate richieste di rimborso considerate a rischio frode per un importo complessivo di 530 milioni di dollari. 

Il J5 al centro delle attività internazionali
A livello internazionale, la partnership fondamentale per le attività della divisione dell’Irs è rimasta il J5 (Joint Chiefs of Global Tax Enforcement, il comitato composto dai vertici delle amministrazioni tributarie di Usa, Regno Unito, Canada, Australia e Paesi Bassi). Lo scambio di informazioni rilevanti per perseguire l’evasione fiscale internazionale è stato il core business della collaborazione con le 4 amministrazioni componenti il J5. Solo nell’anno preso in esame dal rapporto, il J5 ha condiviso più informazioni (ad esempio su criptovalute e reati fiscali) rispetto a quanto era stato scambiato nei dieci anni precedenti messi insieme. 
Le attività internazionali della divisione investigativa però non si fermano qui. L’ufficio internazionale della CI infatti si occupa di tutte le tematiche relative ai redditi offshore, al riciclaggio di denaro al di fuori dei confini dello Stato, alla criminalità organizzata transnazionale, al finanziamento del terrorismo e agli altri crimini finanziari. Quest’ufficio si occupa anche degli accordi bilaterali e multilaterali e ha dei funzionari distaccati strategicamente in 11 Paesi stranieri (dal Messico a Dubai, passando per le Barbados). 

I compiti assegnati alla Criminal Investigation division
Nel corso del 2020, lo staff CI dell’Irs ha implementato il ricorso all'analisi dei dati nel tentativo di perseguire evasione ed elusione fiscale. Nel contempo ha puntato molto sulla cooperazione internazionale allo scopo di risolvere i casi di maggior complessità. Essendo l’Irs l'unica agenzia statunitense con giurisdizione sui reati fiscali federali, anche quest’anno la divisione investigativa delle Entrate americane è stata chiamata dai procuratori e dalle agenzie federali di tutto il Paese per fornire supporto e condurre indagini su un'ampia varietà di crimini finanziari. Queste attività si concentrano spesso su quei contribuenti che traggono redditi da fonti illegali (come appropriazione indebita, corruzione e frodi di varia natura). Soggetti che a volte sono anche titolari di attività commerciali legali. Le indagini che coinvolgono questi criminali si concentrano quindi sui metodi attraverso i quali cercano di riciclare i redditi illeciti. In alcuni casi le analisi dell’Irs sui crimini finanziari si concludono con lo smantellamento di reti di cybercrime dedite al finanziamento del terrorismo internazionale, come è successo nell’agosto del 2020 nel distretto della Columbia, al termine di un’indagine contro soggetti affiliati ad Al Qaeda e all’Isis.

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