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Dal mondo

Usa, il futuro dell’Agenzia fiscale
in un Piano strategico decennale

L’Internal revenue service ha pubblicato un documento con le linee guida della propria attività nei prossimi anni

irs smartphone

“Fornire ai contribuenti americani servizi di elevata qualità”. Con queste parole Daniel I. Werfel, Commissario dell’Irs (Internal revenue service), ha presentato il Piano operativo strategico con cui l’Agenzia fiscale statunintense intende affrontare le sfide del prossimo decennio. Il Piano è stato introdotto grazie al finanziamento di 80 miliardi di dollari stanziato dal Congresso con l’Inflation reduction act dell’agosto dello scorso anno. Un’occasione storica per il Fisco americano che con questi fondi può modernizzare la propria amministrazione e le proprie procedure dopo che per oltre un decennio, dal 2010 al 2020, ha subito un taglio delle proprie risorse del 22%.

Più assistenza e semplificazione
Il Piano prende le mosse dagli ultimi dati contenuti nella Taxpayer Experience Survey, la ricerca che periodicamente analizza l’esperienza dei contribuenti nelle loro interazioni con l’Irs e mette in evidenza i punti deboli dell’attività dell’Agenzia fiscale.
Prima criticità: la compilazione della dichiarazione dei redditi che, ad esempio, per le imprese consta di ben seimila pagine. Secondo i dati, i contribuenti spendono in media 13 ore per compilare la propria dichiarazione. Nel 2021 solo il 63% dei contribuenti è rimasto soddisfatto delle modalità di compilazione della dichiarazione e quasi il 60% ha dichiarato di aver avuto bisogno dell’assistenza dell’Irs, ma di aver avuto difficoltà a contattare l’Amministrazione. Il fronte dell’assistenza rappresenta, infatti, una criticità importante dell’attività dell’Agenzia: ad esempio, nel 2022 i call center dell’Amministrazione hanno risposto a meno di due su dieci chiamate in arrivo da parte dei contribuenti.
Altro punto critico, la digitalizzazione dei servizi: ancora nel 2021, 57,4 milioni di dichiarazioni sono state compilate in versione cartacea, nonostante il 93% dei contribuenti intervistati abbia dichiarato di preferire la versione online.

I cinque obiettivi del Piano
Il Piano mette nero su bianco le cinque priorità dell’Irs per i prossimi anni: migliorare i servizi ai contribuenti, risolvere le criticità poste dai cittadini, ridurre il tax gap, rafforzare l’suo dell’analisi dei dati e delle nuove tecnologie per aumentare l’efficienza, attrarre e mantenere dipendenti qualificati che migliorino l’attività e la reputazione dell’Agenzia.
Per quanto riguarda i servizi ai cittadini, la priorità è quella di migliorare l’assistenza, attraverso l’assunzione di nuovo personale, quasi seimila dipendenti, che sarà dislocato nei vari centri di assistenza in tutto il Paese. E inoltre, diminuire il magazzino delle dichiarazioni da lavorare, aumentare il livello di soddisfazione dei servizi di assistenza durante la stagione dichiarativa da parte degli utenti, incrementare il numero delle dichiarazioni disponibili online, velocizzare l’erogazione dei rimborsi.
Migliorare la tax compliance è un altro degli obiettivi del Piano. In particolare, lo sforzo dell’Irs si concentrerà sui contribuenti che presentano le situazioni più complesse, come le aziende di grandi dimensioni e i contribuenti individuali con situazioni patrimoniali articolate.
Un focus particolare è dedicato all’utilizzo dell’analisi dei dati e delle nuove tecnologie che saranno utilizzati in diversi ambiti, tra cui lo studio della tax compliance (cosa spinge i contribuenti a versare spontaneamente le imposte) e del tax gap. I nuovi strumenti di analisi e tecnologici saranno applicati anche per migliorare l’allocazione delle risorse interne, per supportare i processi decisionali e per l’analisi del rischio e dei dati che provengono dalle Amministrazioni fiscali straniere.  
 

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