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Dal mondo

Usa, l’Irs pubblica il bilancio del 2022.
In un report i dati di un anno di attività

L’Agenzia delle Entrate statunitense pubblica il rendiconto con il dettaglio dei costi sostenuti per le attività strategiche negli ultimi 12 mesi

sede irs

Con l’Agency Financial report, l’Irs (Internal Revenue Service) rende pubblica, in un’ottica di trasparenza amministrativa, la gestione finanziaria delle proprie attività per l’anno fiscale che va dal 1° ottobre 2021 al 30 settembre 2022. Il report, in particolare, illustra come le risorse dell’Agenzia siano state investite per raggiungere le quattro aree di intervento individuate dal Piano strategico 2022-2026 (servizi, controlli, personale e trasformazione).

Un anno di attività in numeri
Quasi 5mila miliardi di dollari di imposte riscosse, 642 miliardi di rimborsi erogati con una media di 1.838 di dollari per singolo rimborso individuale, 260 milioni di dichiarazioni e modelli gestiti. Sono queste alcune delle cifre chiave dell’attività messa in campo dall’Irs durante l’anno in esame.
L’importanza rivestita dall’Agenzia delle Entrate statunitense è testimoniata anche dai fondi stanziati ad hoc dal Congresso con l’Inflation reduction Act del 2022. La legge ha previsto per l’amministrazione fiscale lo stanziamento di 79,4 miliardi di dollari fino al 2031 che serviranno, in particolare, a finanziare il contrasto all’evasione, l’erogazione di servizi ai contribuenti e l’innovazione tecnologica per ridurre il tax gap e incrementare la compliance.

Nuovi sviluppi per servizi e controlli
Sul fronte dei servizi, che hanno comportato costi per 7.085 milioni di dollari, una delle priorità delineate dal Piano strategico è stata quella di migliorare l’assistenza ai gruppi di contribuenti che presentano particolari difficoltà. Ad esempio, a coloro che non conoscono bene l’inglese viene offerta la possibilità di scegliere la lingua con cui rapportarsi e dialogare con l’Amministrazione finanziaria. Un servizio fondamentale considerando che, secondo i dati riportati sul sito dell’Irs, più del 20% dei cittadini residenti in Usa parla a casa una lingua diversa dall’inglese.
Tra i vari servizi offerti per venire incontro a questa categoria di utenti, la possibilità di accedere ai servizi di interpretariato via telefono in oltre 350 lingue e guide e opuscoli informativi disponibili anche online in versione multilingue.  L’Irs destina, inoltre, una parte delle proprie risorse alla digitalizzazione dei servizi e alla protezione dei dati e della loro privacy contro eventuali minacce esterne.
Per quanto riguarda l’attività di controllo, per cui i costi sono stati pari a 8.441 milioni di dollari, l’Agenzia ha rafforzato gli investimenti sugli strumenti digitali. In particolare, sull’utilizzo sempre più massiccio dei data analytics per contrastare le forme di evasione più sofisticata individuando in modo sempre più efficace situazioni a rischio e schemi fraudolenti. Gli investimenti nell’analisi dei dati si sono rivelati funzionali anche per garantire un efficace scambio di informazioni con altre Amministrazioni statunitensi o estere.

La transizione digitale va avanti
Sono 675, invece, i milioni di dollari investiti nella trasformazione dell’Irs, con l’obiettivo di modernizzare l’amministrazione, dotandola di una migliore infrastruttura tecnologica, incrementare la digitalizzazione dei processi interni e dei servizi all’esterno e migliorare la gestione e l’analisi dei dati. Con la digitalizzazione, in particolare, l’Amministrazione è riuscita a ridurre i costi operativi della propria attività: dal 2016 il numero delle interazioni digitali è aumentato da 394 milioni a 1,44 miliardi, mentre il costo della singola interazione, che rimane comunque più basso di quella che avviene attraverso i canali fisici tradizionali, è diminuito da 0,20 a 0,13 dollari.
Infine, la gestione del personale, i cui costi sono spalmati tra gli obiettivi strategici precedenti, ha tra le proprie priorità la selezione delle risorse umane, la creazione di un ambiente di lavoro equo, inclusivo e sostenibile e la valorizzazione e l’aggiornamento delle competenze professionali dei dipendenti.

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